Marati Alessandro
Cognome:
Marati
Nome:
Alessandro
Figlio di:
Alessandro
Pseudonimo:
Luogo e data di nascita:
Nato a Pietroburgo nel 1907
Origine sociale e percorso politico prima dell'arrivo in URSS:
Data dell'arrivo in URSS:
Percorso politico e professionale in URSS:
Non iscritto al partito, laureato, ingegnere edile
Data, luogo e motivi dell'arresto:
Arrestato nel 1933 a Nucha per sabotaggio sul lavoro, è condannato a 1 anno di lavori forzati. Nel 1934, indagato per sabotaggio sul lavoro, temendo l'arresto, lascia la città di Lagodechi (Georgia).
Arrestato (nel 1938?) dall'UNKVD dell'Ossezia Meridionale
Arrestato (nel 1938?) dall'UNKVD dell'Ossezia Meridionale
Condanna:
Condannato a 1 anno di lavori forzati nel 1933 a Nucha per sabotaggio sul lavoro.
Giudicato il 21 giugno 1938 dalla trojka dell'NKVD della Georgia (Goglidze, Talachadze, Cereteli, Morozov, relatore Tekaev). L'atto d'accusa recita: "Marati A.A. è accusato di aver svolto attività di sabotaggio nell'edilizia durante il suo lavoro sia a Nucha, а Lаgodechi, sia a Stalinir e а Džava. A Nucha sotto la guida dell'ex direttore della locale centrale idroelettrica (ora arrestato come sabotatore), a Lagodechi sotto la guida di Pivovarov (arrestato), a Stalinir sotto la guida di Ždanaev G. e Kazalov Ch. (arrestati come sabotatori controrivoluzionari), a Džava sotto la guida di Dzasochov (Direttore della stazione climatica di Džava). Inoltre Marati svolse propaganda antisovietica. Si è riconosciuto colpevole, e l'accusa è confermata dalle deposizioni di testimoni oculari". Il caso passa al Collegio speciale.
Condannato a 20 anni di reclusione il 25.5.1939 dal Tribunale regionale dell'Ossezia Meridionale. Il 21.6.1940 il caso è riesaminato da una sessione esterna del Collegio Militare della Corte Suprema dell'URSS. Il 25.3.1941 il caso passa all'esame della Procura dell'Ossezia Meridionale e viene rimandato al Tribunale regionale
Giudicato il 21 giugno 1938 dalla trojka dell'NKVD della Georgia (Goglidze, Talachadze, Cereteli, Morozov, relatore Tekaev). L'atto d'accusa recita: "Marati A.A. è accusato di aver svolto attività di sabotaggio nell'edilizia durante il suo lavoro sia a Nucha, а Lаgodechi, sia a Stalinir e а Džava. A Nucha sotto la guida dell'ex direttore della locale centrale idroelettrica (ora arrestato come sabotatore), a Lagodechi sotto la guida di Pivovarov (arrestato), a Stalinir sotto la guida di Ždanaev G. e Kazalov Ch. (arrestati come sabotatori controrivoluzionari), a Džava sotto la guida di Dzasochov (Direttore della stazione climatica di Džava). Inoltre Marati svolse propaganda antisovietica. Si è riconosciuto colpevole, e l'accusa è confermata dalle deposizioni di testimoni oculari". Il caso passa al Collegio speciale.
Condannato a 20 anni di reclusione il 25.5.1939 dal Tribunale regionale dell'Ossezia Meridionale. Il 21.6.1940 il caso è riesaminato da una sessione esterna del Collegio Militare della Corte Suprema dell'URSS. Il 25.3.1941 il caso passa all'esame della Procura dell'Ossezia Meridionale e viene rimandato al Tribunale regionale
Data, luogo e causa della morte:
Liberazione:
Riabilitazione:
Riabilitato il 9 settembre 1963 per decreto del Presidium della Corte suprea della Georgia
Archivi:
Martirologi:
Stalinskie spiski po Gruzii
Fonti di stampa:
Documenti, lettere, oggetti, fotografie: