l caporedattore di Dožd’: “Negli ultimi 25 anni abbiamo sempre lavorato nonostante qualcuno o qualcosa. Il problema principale è l’impunità assoluta sia per i crimini contro i giornalisti, sia per le pressioni nei loro confronti”.
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Bartosz Hlebowicz: “Il Governo polacco ha imitato Putin fino a quando non s’è ritrovato i ‘rascisti’ alle porte”
Il corrispondente di “Gazeta Wyborcza” fornisce una prospettiva diversa sulla guerra in Europa Orientale e una visione dall’esterno sul dibattito pubblico italiano: “Oggi per i polacchi auspicare la libertà per l’Ucraina è una reazione naturale”.
Il cinema russo nella nuova realtà. “Legami spezzati” parla dei conflitti tra amici e in famiglia a causa della guerra
Il film di Andrej Lošak, giornalista dal fine fiuto investigativo e dall’indiscussa capacità di sentire l’attualità.
La letteratura dell’assenso
Un segno dei tempi in Russia è dato anche dalla necessità di ritardare l’uscita di alcuni articoli. Per poter pubblicare questo testo Memorial Italia ha infatti dovuto attendere che una delle persone che si sono esposte si mettesse in salvo all’estero.
Non solo Junarmija. Col “Grande cambiamento” Putin si fa i suoi giovani balilla
Oltre al patriottismo, sarà posta in primo piano la difesa dei “valori tradizionali” (religione cristiana ortodossa, eterosessualità, famiglia nucleare…) attraverso cui, nell’attuale congiuntura storica, la Russia sta cercando di imporsi come faro della civiltà mondiale in contrapposizione alla “decadente” Europa.
Come raccontare l’“operazione militare speciale”: i vademecum del Cremlino per la propaganda
La testata russa indipendente Meduza ha potuto prendere visione di alcuni vademecum (metodički) destinati ai propagandisti, dove la guerra in Ucraina viene chiamata “crisi ucraina contemporanea”.
Il viaggio di Elena Kostioukovitch nella mente di Vladimir Putin
Il recente volume traccia un itinerario in cui si alternano considerazioni di ordine politico, storico, antropologico, consentendo di cogliere aspetti che sfuggono alle analisi consuete.
Un giorno verrà un uomo dagli occhi azzurri e dirà “Roar”
La prima uscita di Russian Oppositional Arts Review è interamente dedicata all’aggressione russa in Ucraina, con un numero eterogeneo di rubriche e collaboratori. Chi ha un minimo di familiarità con la storia sovietica non può non rimanere impressionato da questo ritorno a una cultura clandestina e dissidente.
“Putin si ispira alla Cina. L’Occidente più che ingenuo, è ignorante”. Conversazione con Radka Denemarková
La storia vista dal punto di vista delle vittime: “Odio l’espressione ‘dobbiamo guardare alla situazione dal punto di vista geopolitico’ e replico sempre che invece la situazione va osservata dal punto di vista umano” .
Una comfort zone ovattata e rassicurante. La tv di Stato russa prima e dopo la guerra
Dopo il 24 febbraio è aumentato il budget del governo ai media statali; le trasmissioni di attualità hanno scalzato quelle di intrattenimento. Il telespettatore può convincersi che la vita continua normalmente, sentirsi nel giusto, essere orgoglioso del Paese e di se stesso.