Una fonte vicina al Cremlino ha così descritto alla testata indipendente Meduza il nocciolo del corso: “Hanno sempre voluto il male della Russia, ma ora hanno le ore contate”.
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“I serbi amano Putin anche più dei russi, mentre l’Ue non fa molto per i Balcani”. Conversazione con Pëtr Nikitin
L’attivista e traduttore di origini russe da tempo residente a Belgrado: “Vogliamo far capire ai serbi che la Russia non è Putin, e che tra russi, ucraini e bielorussi non c’è un conflitto etnico. È un conflitto inventato, politico”.
“In Russia è lotta senza quartiere contro i giornalisti”. Conversazione con Tikhon Dzyadko
l caporedattore di Dožd’: “Negli ultimi 25 anni abbiamo sempre lavorato nonostante qualcuno o qualcosa. Il problema principale è l’impunità assoluta sia per i crimini contro i giornalisti, sia per le pressioni nei loro confronti”.
Bartosz Hlebowicz: “Il Governo polacco ha imitato Putin fino a quando non s’è ritrovato i ‘rascisti’ alle porte”
Il corrispondente di “Gazeta Wyborcza” fornisce una prospettiva diversa sulla guerra in Europa Orientale e una visione dall’esterno sul dibattito pubblico italiano: “Oggi per i polacchi auspicare la libertà per l’Ucraina è una reazione naturale”.
Gli orfani deportati in Russia, una strategia per distruggere l’Ucraina come Stato
Secondo dati preliminari, i bambini trasferiti in modo coatto sarebbero quasi duecentomila. I figli che l’Ucraina rischia di perdere per sempre, se non riuscirà a riportarli in patria.
Osservo il mio vagone moscovita. Il problema non sono i russi, tutto il mondo è a bordo
L’amara analisi del sociologo russo di fama internazionale, che si è espresso subito, pubblicamente, contro la guerra: i leader occidentali condividono la responsabilità morale dello scoppio del conflitto in Ucraina.
Il cinema russo nella nuova realtà. “Legami spezzati” parla dei conflitti tra amici e in famiglia a causa della guerra
Il film di Andrej Lošak, giornalista dal fine fiuto investigativo e dall’indiscussa capacità di sentire l’attualità.
La letteratura dell’assenso
Un segno dei tempi in Russia è dato anche dalla necessità di ritardare l’uscita di alcuni articoli. Per poter pubblicare questo testo Memorial Italia ha infatti dovuto attendere che una delle persone che si sono esposte si mettesse in salvo all’estero.
Non solo Junarmija. Col “Grande cambiamento” Putin si fa i suoi giovani balilla
Oltre al patriottismo, sarà posta in primo piano la difesa dei “valori tradizionali” (religione cristiana ortodossa, eterosessualità, famiglia nucleare…) attraverso cui, nell’attuale congiuntura storica, la Russia sta cercando di imporsi come faro della civiltà mondiale in contrapposizione alla “decadente” Europa.
Come raccontare l’“operazione militare speciale”: i vademecum del Cremlino per la propaganda
La testata russa indipendente Meduza ha potuto prendere visione di alcuni vademecum (metodički) destinati ai propagandisti, dove la guerra in Ucraina viene chiamata “crisi ucraina contemporanea”.