Prime dichiarazioni di Oleg Orlov dopo lo scambio di prigionieri del 1 agosto 2024.

Pochi giorni prima dello scambio di prigionieri del 1 agosto 2024, mentre Oleg Orlov si trovava ancora nel centro di detenzione preventiva SIZO-2 di Syzran’, regione di Samara, l’amministrazione del carcere gli ha proposto di firmare con urgenza la domanda di grazia diretta al presidente Putin. Orlov ha rifiutato. Non gli è stato richiesto il… Continua a leggere Prime dichiarazioni di Oleg Orlov dopo lo scambio di prigionieri del 1 agosto 2024.

1 agosto 2024. Oleg Orlov libero.

Il Centro per i diritti umani Memorial conferma la notizia: Oleg Orlov è libero. Ha chiamato sua moglie al telefono dall’aereo, è in viaggio verso Colonia. Ricordiamo che oggi, 1 agosto 2024, The Insider ha dato notizia della liberazione da parte della Federazione Russa di prigionieri politici in cambio di cittadini russi detenuti negli Stati… Continua a leggere 1 agosto 2024. Oleg Orlov libero.

Oleg Orlov. Trasferito senza preavviso verso destinazione ignota.

Apprendiamo dal Centro per la difesa dei diritti umani Memorial che Oleg Orlov è stato trasferito dal centro di detenzione preventiva di Syzran’ verso destinazione ignota. Oggi, 29 luglio 2024, l’avvocato di Orlov ha raggiunto il centro di detenzione preventiva SIZO-2 di Syrzan’, nel quale il copresidente del Centro per la difesa dei diritti umani… Continua a leggere Oleg Orlov. Trasferito senza preavviso verso destinazione ignota.

Il’ja Jašin. Intervento del 18 luglio 2024.

Pubblichiamo la traduzione del discorso tenuto giovedì 18 luglio 2024 da Il’ja Jašin in occasione dell’udienza, svoltasi presso il tribunale di Safonovo, relativa alla richiesta, avanzata da Jašin e dalla sua difesa, di dichiarare illegittima la reclusione in cella di isolamento. Il’ja Jašin, oppositore politico, è detenuto in una colonia penale della regione di Smolensk… Continua a leggere Il’ja Jašin. Intervento del 18 luglio 2024.

Oleg Orlov. Confermata la condanna a due anni e mezzo di reclusione.

Giovedì 11 luglio 2024 si è tenuta a Mosca, presso il Mosgorsud, Tribunale municipale di Mosca, l’udienza per il ricorso contro la condanna di Oleg Orlov. La giudice Marija Larkina ha confermato la sentenza senza modifiche: Oleg Orlov, 71 anni, al momento ex copresidente del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial, è ritenuto… Continua a leggere Oleg Orlov. Confermata la condanna a due anni e mezzo di reclusione.

Evgenija Berkovič e Svetlana Petrijčuk. Condannate a sei anni di reclusione.

Lunedì 8 luglio 2024 il Tribunale militare n. 2 del Distretto occidentale di Mosca ha condannato a sei anni di reclusione in colonia penale la regista Evgenija (Ženja) Berkovič e la sceneggiatrice Svetlana Petrijčuk per apologia di terrorismo. Lo stato russo – nel giorno degli attacchi terroristici su Kyïv, Dnipro, Kryviy Rih e altre città… Continua a leggere Evgenija Berkovič e Svetlana Petrijčuk. Condannate a sei anni di reclusione.

Michail Kriger. Confermata condanna a sette anni di reclusione.

Giovedì 4 luglio 2024 la Corte Suprema della Federazione Russa ha esaminato il ricorso in cassazione contro la condanna di Michail Kriger. L’udienza si è conclusa con la conferma della sentenza. Ricordiamo che il 17 maggio 2023 Michail Kriger, attivista e socio di Memorial Podmoskov’e, era stato condannato a sette anni di reclusione dal Tribunale… Continua a leggere Michail Kriger. Confermata condanna a sette anni di reclusione.

Oleg Orlov: “Oggi è peggio dell’epoca sovietica, ma siamo molti di più a opporci”

Oleg Orlov. Foto: Aleksandra Astachova / Mediazona

Oleg Orlov, co-presidente di Memorial, è detenuto in carcere in Russia a causa di una persecuzione politica. Ecco la traduzione di un’ampia intervista a Orlov raccolta dal giornalista e scrittore Filipp Dzjadko (Memorial Zukunft) prima della sentenza definitiva.

Dalla colonia penale di Smolensk. “Guerra in Ucraina e dittatura di Putin, contro l’interesse del popolo russo”

Il grande merito dell’opera, Un Occidente prigioniero o la tragedia dell’Europa centrale (Adelphi), è quello di disegnare un’idea d’Europa in cui non ci sono paesi occidentali (Austria) e orientali (Cecoslovacchia), ma un’unica matrice culturale comune.