Lev Rubinštejn: “C’è una signora da non dimenticare, anche se ora ha un pessimo aspetto: si chiama speranza”

Lev Rubinštejn (foto di Natalia Senatorova, CC BY-SA 4.0)

Intervista al poeta e saggista sulle forme di resistenza alla repressione, sull’emigrazione, sulla speranza, sulla sopravvivenza di molti meccanismi del sistema sovietico nella politica russa contemporanea, sull’aiuto che può venire a chi protesta contro la guerra dall’esperienza degli artisti underground degli anni ’70.

“Dopo quale Russia?”. Un secolo di poesia dell’emigrazione in musica

Il rapper Oxxxymoron a Berlino nel 2022 (foto: A.Savin, Wikipedia)

Come canta il rapper Vladi in un suo nuovo album del dicembre 2022, che colpisce davvero dritto al cuore, in Russia ci troviamo in una fase storica in cui “il tempo è sospeso” e “febbraio continua”.

Essere russi fa male. Delitto e castigo della letteratura russa

Putin costringe il suo popolo in un Medioevo mentale. La strada che porta alla guerra in Ucraina passa attraverso secoli di resistenza disperata della cultura russa e delle sue ripetute sconfitte nella lotta contro il potere criminale dello Stato. Essere russi fa male.