Venerdì 28 e sabato 29 marzo 2025 si svolge a Berlino la quinta edizione delle Roginskie čtenija, conferenza internazionale dedicata al ricordo di Arsenij Roginskij. Tema dell’edizione è L’esperienza delle donne nel blocco (post) socialista: terrore, resistenza, memoria. Organizzata da Zukunft Memorial, Memorial Deutschland e Memorial Italia, la conferenza è disponibile on line, previa registrazione, in tedesco, inglese e russo. Per Memorial Italia partecipano Simone Bellezza, membro del comitato scientifico, e Daniela Steila. Per maggiori informazioni sul programma e per registrarsi e collegarsi: 30marta.memo.ngo/en. Ricordiamo che il 30 marzo Arsenij Roginskij avrebbe festeggiato il suo compleanno. Il documentario Il diritto alla memoria è un ritratto cinematografico a lui dedicato, un monologo-confessione nel quale Roginskij parla di sé, del proprio paese, del suo passato, presente e futuro. Tra i fondatori di Memorial e per molti anni presidente dell’associazione, storico di altissimo profilo, dissidente e prigioniero politico, Roginskij era un formidabile narratore. Un anno prima di morire riflette, per la prima volta davanti a una telecamera, su questioni intime ed essenziali: la sua nascita in un lager sovietico e la morte del padre in una prigione staliniana, l’essenza del Terrore di massa, il dovere dello storico e le ragioni per cui i russi respingono la memoria del passato totalitario del proprio paese. Di Arsenij Roginskij ha voluto parlare anche la nostra Elda Garetto e al ricordo della sua figura è dedicata la lectio Lo storico e il giudice del nostro Carlo Ginzburg.
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Oleg Orlov: “Oggi è peggio dell’epoca sovietica, ma siamo molti di più a opporci”
Oleg Orlov, co-presidente di Memorial, è detenuto in carcere in Russia a causa di una persecuzione politica. Ecco la traduzione di un’ampia intervista a Orlov raccolta dal giornalista e scrittore Filipp Dzjadko (Memorial Zukunft) prima della sentenza definitiva.
Dichiarazione di Memorial sulla legge sugli "agenti stranieri"
Il 2 febbraio 2024 il Ministero della Giustizia della Federazione Russa ha inserito nel Registro degli agenti stranieri quattro membri di Memorial. Pubblichiamo il comunicato del Centro per i Diritti Umani Memorial in proposito.
Attacco alla memoria. Le targhe di “Ultimo indirizzo” stanno sparendo dalle vie di Mosca
Il progetto è un’iniziativa civile che vede Memorial tra i principali promotori e prevede la collocazione di una targa commemorativa sulla facciata dell’ultima casa abitata da chi è stato vittima di repressione politica a partire dall’ottobre del 1917. Circa quindici le lastre rimosse nella capitale.
In arte Joker James. Aleksej Ponomarëv: “Con podcast e hip hop vogliamo aprire qualche spiraglio in Russia”
Raccontare l’attualità (e riflettere sul passato) con il giornalista e rapper. “Forse in molti si aspettano da me dei brani ancora più radicali e univoci, in cui invito a rovesciare il regime di Putin e infiammo gli animi. Ma non ci riesco, perché comunque le mie canzoni non sono propaganda politica: sono solo dei piccoli frammenti di me e della mia coscienza, a cui voglio dare voce”.
Processo alla memoria. Conversazione con Konstantin Goldenzweig
Il regista russo: “Putin non capisce la lingua del dialogo perché dietro il dialogo vede solo debolezza. L’unica cosa che il Cremlino e i suoi sostenitori capiscono adesso è il linguaggio della forza”.
In difesa della memoria. Ricordando Arsenij Roginskij.
Elda Garetto ricorda la figura di Arsenij Roginskij (1946-2017), tra i fondatori di Memorial.
La stampa italiana sulla liquidazione di Memorial
Elenco delle testate italiane che hanno dato la notizia
In Russia ci sono 420 prigionieri politici
Il numero di prigionieri politici in Russia oggi è quasi cinque volte superiore a quello di cinque anni fa.
Il Ministero della Giustizia mette sotto accusa Memorial
“per aver minato le fondamenta dell’ordine costituzionale della Federazione Russa”