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Vakulenko e gli altri. Siamo davvero compartecipi del lutto che vive la cultura ucraina?

Lo scrittore ucraino Volodymyr Vakulenko (1972-2022) (foto di Marija Lysyc'ka-Beskorsa, CC BY-SA 4.0)

Alla tragedia delle vite umane spezzate si aggiunge il danno ai beni culturali. In Italia la percezione delle perdite culturali causate dalla guerra è solo parziale.

“Tenere in bocca un ago di silenzio”. Finalmente un’antologia di poesia ucraina in italiano

Ricordare anche attraverso i versi la tragedia che sta vivendo il Paese quotidianamente è un esercizio utile per capire a fondo le ragioni degli ucraini e dei loro poeti, in un contesto culturale segnato dal tradizionale ruolo di questi ultimi come guide della nazione.

Le culture d’Ucraina e la loro distruzione in tempi di guerra

Lo scrittore Aleksej Nikitin (Personal archive of Oleksii Nikitin, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=53805241, CC BY-SA 4.0)

L’arte e la cultura sono indifese di fronte alla guerra. Produttività e fervore culturale torneranno un giorno, ma fino ad allora il paesaggio sarà alterato in modo irriconoscibile: ciò che è stato distrutto non può essere riportato indietro.

La poesia ucraina oggi, tra testimonianza e impegno: Bucha e le sue radici

In guerra, la scrittura svolge tre funzioni vitali: facilita la comprensione di quello che accade tramite la fusione di immediatezza e complessità del linguaggio poetico; preserva la memoria del presente per il futuro; e fa dialogare la cultura ucraina di oggi con i lettori stranieri.