La crociata e la ruota panoramica. Com’è cambiata l’ideologia del regime di Putin in 20 anni

Andrej Zorin (2014; foto di Stanislav Lvovsky; CC BY-NC-ND 2.0)

Il professore dell’Università di Oxford ripercorre le mutazioni dalla formula “Stato forte e stile di vita civile” al messianismo revanscista che è diventato il fondamento ideologico dell’attuale azzardo militare. La forza trainante è la necessità di giustificare l’immutabilità del potere russo.

“In Russia è lotta senza quartiere contro i giornalisti”. Conversazione con Tikhon Dzyadko

Tikhon Dzyadko, redattore di TV Rain (Foto di Dhārmikatva - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=100876214)

l caporedattore di Dožd’: “Negli ultimi 25 anni abbiamo sempre lavorato nonostante qualcuno o qualcosa. Il problema principale è l’impunità assoluta sia per i crimini contro i giornalisti, sia per le pressioni nei loro confronti”.

Le culture d’Ucraina e la loro distruzione in tempi di guerra

Lo scrittore Aleksej Nikitin (Personal archive of Oleksii Nikitin, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=53805241, CC BY-SA 4.0)

L’arte e la cultura sono indifese di fronte alla guerra. Produttività e fervore culturale torneranno un giorno, ma fino ad allora il paesaggio sarà alterato in modo irriconoscibile: ciò che è stato distrutto non può essere riportato indietro.

Il regime, la follia, il dissenso, il futuro. Conversazione sulla Russia con Anna Zafesova

La giornalista Anna Zafesova: “Il giorno in cui, non sappiamo come e quando, cadrà il regime di Putin, bisognerà evitare che si ripeta la situazione di trent’anni fa, quando è stata proclamata la fine della storia e poi si è invece scoperto che i russi si sono rivelati più sovietici dei sovietici. Stavolta bisognerà seguire questa transizione molto da vicino”.

Ucraina, il pluralismo alla prova della guerra. Conversazione con Andreas Umland

“Quello che stiamo vedendo negli ultimi mesi in Ucraina è l’avveramento di un vecchio detto: non sono solo gli stati che fanno le guerre; spesso le guerre fanno gli stati. È in corso un processo di unificazione culturale del paese, e allo stesso tempo di sfaldamento dei vecchi gruppi di potere politico-oligarchici. Certamente la guerra cambierà il paesaggio politico”.

“È il momento di svegliarsi e agire”. Andare al fronte adesso fa davvero paura ai giovani russi

Centinaia di persone hanno deciso di sfidare la polizia in assetto antisommossa. Sui cartelli, “Net mobilizacii” (No alla mobilitazione), in aggiunta al “Net vojne” (No alla guerra) diffuso già da mesi.

Bartosz Hlebowicz: “Il Governo polacco ha imitato Putin fino a quando non s’è ritrovato i ‘rascisti’ alle porte”

Il corrispondente di “Gazeta Wyborcza” fornisce una prospettiva diversa sulla guerra in Europa Orientale e una visione dall’esterno sul dibattito pubblico italiano: “Oggi per i polacchi auspicare la libertà per l’Ucraina è una reazione naturale”.

Il Caucaso del Nord e l’Ucraina: 20 settimane di “operazione militare speciale”

L’ultimo rapporto sulla guerra in Ucraina, pubblicato da novayagazeta.eu, copre il periodo da marzo a giugno 2022 e si concentra su un unico tema: il coinvolgimento dei cittadini e delle forze di sicurezza delle repubbliche del Caucaso settentrionale.