Io e la mia amica moscovita N., dall’altra parte della barricata

La parata della Vittoria a Mosca, 9 maggio 2022, Mos.ru, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Ha meno di 40 anni, è laureata, di grande cultura e sensibilità, e non ignora la guerra in corso. Ma, rispetto ad altre persone molto simili a lei che frequentavo a Mosca nello scorso decennio, ha scelto coscientemente di stare dalla parte opposta della barricata.

La guerra e l’università. Testimonianza di un professore russo, costretto a emigrare

Il sistema universitario statale in Russia si è già totalmente screditato; non ci sono più margini di miglioramento e non si capisce come ricostruirlo (o se sia davvero necessario), perché il virus putiniano lo sta penetrando sempre più in profondità.

La guerra e l’università. Testimonianza di un professore russo, costretto a emigrare

Università Statale Lomonosov di Mosca (foto: Dmitry A. Mottl, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons, con modifiche)

“Il sistema universitario statale in Russia si è già totalmente screditato; non ci sono più margini di miglioramento e non si capisce come ricostruirlo (o se sia davvero necessario), perché il virus putiniano lo sta penetrando sempre più in profondità.”

Ucraina, un anno di guerra. Continue repressioni, ma non possiamo abbandonare la Russia

Elena Parij, Aleksej Mosin, Irina Skačkova durante una manifestazione di protesta nel 2020 (foto di Ivan Abaturov, CC BY-SA 4.0)

Prima e dopo quel famigerato 24 febbraio 2022.

Saša Seregina: “La Russia è riuscita a occupare la Serbia senza sparare un colpo”

This image was made by Sadko.Please credit this with: "Sadko, Wikipedia" in the immediate vicinity of the image. A message or email to me would be appreciated as well.If you would like special permission to use, license, or purchase the image please contact me Sadko to negotiate terms., CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

“Eravamo sicuri che prima o poi le ricadute della guerra, nella forma di un’aggressione ibrida, si sarebbero fatte sentire in Serbia. E avevamo ragione, purtroppo”.

La guerra russa in Ucraina sta smantellando l’ordine mondiale

Andreas Umland (Pavlo1, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

L’effetto si riversa sia sull’ordine di sicurezza europeo, sia sul diritto internazionale e sulla legittimità delle organizzazioni sovranazionali che dovrebbero farlo rispettare. Il Cremlino sfrutta i suoi privilegi formali e materiali, come i diritti speciali nell’ambito Onu e Tnp, o il possesso del suo arsenale nucleare e il controllo di alcune rotte commerciali. L’Occidente si convinca che questa è molto di più di una crisi regionale.