“Legami spezzati” di Andrej Lošak

A cura di Memorial Italia è disponibile la versione sottotitolata in italiano del film di Andrej Lošak Legami spezzati (Razryv svjazi), realizzato nel 2022, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Quest’evento ha creato una frattura all’interno della società russa, dividendola in due fazioni inconciliabili: quella di chi si oppone alla guerra e quella di chi appoggia ciò che il Cremlino si ostina a chiamare “operazione speciale”.

"Legami spezzati" di Andrej Lošak

A cura di Memorial Italia è disponibile la versione sottotitolata in italiano del film di Andrej Lošak Legami spezzati (Razryv svjazi), realizzato nel 2022, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Quest’evento ha creato una frattura all’interno della società russa, dividendola in due fazioni inconciliabili: quella di chi si oppone alla guerra e quella di chi appoggia ciò che il Cremlino si ostina a chiamare “operazione speciale”.

Nel Rinascimento del cinema ucraino emergono le voci femminili

L’ultimo decennio ha visto emergere il meglio delle forze, anche per l’urgenza condivisa da alcune generazioni di cineasti di contrapporsi, con una forte presenza artistica e creativa, al rischio di “invasione culturale” .

Il viaggio di Elena Kostioukovitch nella mente di Vladimir Putin

Vladimir Putin (da kremlin.ru)

Il recente volume traccia un itinerario in cui si alternano considerazioni di ordine politico, storico, antropologico, consentendo di cogliere aspetti che sfuggono alle analisi consuete.

Un giorno verrà un uomo dagli occhi azzurri e dirà “Roar”

Il socio di Memorial Italia Simone Guagnelli ha pubblicato nel blog su “Huffington Post” presenta le voci russe del dissenso che si esprimono contro la guerra, dall’interno dei confini della Federazione Russa o dall’estero, dove sono state costrette a rifugiarsi per scampare alle persecuzioni da parte del Cremlino.

Un giorno verrà un uomo dagli occhi azzurri e dirà “Roar”

La prima uscita di Russian Oppositional Arts Review è interamente dedicata all’aggressione russa in Ucraina, con un numero eterogeneo di rubriche e collaboratori. Chi ha un minimo di familiarità con la storia sovietica non può non rimanere impressionato da questo ritorno a una cultura clandestina e dissidente.

“Putin si ispira alla Cina. L’Occidente più che ingenuo, è ignorante”. Conversazione con Radka Denemarková

Radka Denemarková

La storia vista dal punto di vista delle vittime: “Odio l’espressione ‘dobbiamo guardare alla situazione dal punto di vista geopolitico’ e replico sempre che invece la situazione va osservata dal punto di vista umano” .

Una comfort zone ovattata e rassicurante. La tv di Stato russa prima e dopo la guerra

Foto di Olena Bohovyk su Unsplash.

Dopo il 24 febbraio è aumentato il budget del governo ai media statali; le trasmissioni di attualità hanno scalzato quelle di intrattenimento. Il telespettatore può convincersi che la vita continua normalmente, sentirsi nel giusto, essere orgoglioso del Paese e di se stesso.