Voci stridenti. Il baritono putiniano e il basso ucraino sul palco del Teatro San Carlo

Ildar Abdrazakov (foto di Gilzetbase, CC BY-SA 4.0)

Abdrazakov è un artista vicino al regime di Mosca, che si è visto cancellare molte dati negli Usa e in Europa. Nonostante le proteste per la sua presenza al Don Carlo, le autorità culturali italiane restano in silenzio. E il collega ucraino Tsymbalyuk, pur “sotto shock”, ci sarà perché ha “un contratto da rispettare”.

John Hall, professore statunitense: “Il genocidio culturale è difficile da dimostrare”.

Il professor John Hall sottolinea come sia difficile dimostrare che sia in atto un genocidio culturale secondo i criteri che sono attualmente in vigore per definirlo, poiché è necessario fornire evidenza di un fattore soggettivo, ovvero l’intenzione di cancellare una cultura. Ecco cosa racconta della sua esperienza in Ucraina.

Vakulenko e gli altri. Siamo davvero compartecipi del lutto che vive la cultura ucraina?

Lo scrittore ucraino Volodymyr Vakulenko (1972-2022) (foto di Marija Lysyc'ka-Beskorsa, CC BY-SA 4.0)

Alla tragedia delle vite umane spezzate si aggiunge il danno ai beni culturali. In Italia la percezione delle perdite culturali causate dalla guerra è solo parziale.

“Tenere in bocca un ago di silenzio”. Finalmente un’antologia di poesia ucraina in italiano

Ricordare anche attraverso i versi la tragedia che sta vivendo il Paese quotidianamente è un esercizio utile per capire a fondo le ragioni degli ucraini e dei loro poeti, in un contesto culturale segnato dal tradizionale ruolo di questi ultimi come guide della nazione.