A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Andino Nome: Boris Figlio di: Achimovič Percorso professionale/politico in URSS: Lavora come progettista nel reparto costruzioni dello stabilimento metallurgico “Il’ič” di Mariupol’ Data, luogo e motivi dell’arresto: Licenziato dal lavoro ed espulso dall’URSS nel 1934 perché di nazionalità italiana Liberazione: Si stabilisce in Italia, dove lavora come ingegnere in una fabbrica di Torino Fonti archivistiche: Testimonianza di Boris Parsenjuk
Categoria: Italiani in URSS_schede-biografiche
Anderson Roberto
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Anderson Nome: Roberto Figlio di: Domenico Pseudonimo: Henderson Giorgio Luogo e data di nascita: Nato a Roma il 18 aprile 1900 Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Ultimo dei 9 figli di Domenico Anderson, famoso fotografo, e di Clotilde Sardi. Si laurea in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino il 29 luglio 1924. Durante gli studi universitari conosce una giovane studentessa rumena di origine ebraica, Lia, che sposerà subito dopo e da cui avrà due figli, Paolo e Paola. Nel dicembre 1924 giunge in URSS con passaporto inglese. Data dell’arrivo in URSS: 1924 Percorso professionale/politico in URSS: A Mosca si registra presso il Consolato Britannico nel 1926 e poi nel 1932. Iscritto alla VKP (b) dal 1926, nel 1937 acquista la cittadinanza sovietica. A Mosca frequenta il club degli emigrati politici italiani. Lavora in seguito come ingegnere capo alla fabbrica di cuscinetti a sfere “Kaganovič”. Data, luogo e motivi dell’arresto: E’ arrestato a Mosca il 20 agosto 1937 con l’accusa di aver partecipato a un’organizzazione terroristica controrivoluzionaria trockista e aver svolto attività di sabotaggio alla fabbrica di cuscinetti a sfere Kaganovič, distruggendo sistematicamente l’impianto elettrico e le attrezzature antiincendio. Condanna: Condannato alla pena capitale il 27 settembre 1938 dal Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS, in base agli art. 58-6 e 58-11 del Codice Penale della RSFSR Data, luogo e causa della morte: Fucilato alla Kommunarka il 27 settembre 1938. Riabilitazione: Riabilitato il 5 novembre 1955. Fonti archivistiche: GARF,f.10035,op.1,d. P-63129; P-26462; RGASPI,f. 513,op. 2,d. 69; CA FSB RF,Fascicolo di istruttoria n. 964550; APC,1921-1943,fasc. 1517; FIG,Fondo Robotti; Martirologi: Kommunarka
Anatra Vladimiro
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Anatra Nome: Vladimiro Figlio di: Angelovič Luogo e data di nascita: Nato a Odessa nel 1880 Percorso professionale/politico in URSS: Non iscritto al partito; disoccupato al momento dell’arresto Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato a Odessa il 13 maggio 1926 dalla sezione provinciale della GPU in base all’art. 60 con l’accusa di partecipazione a un’organizzazione controrivoluzionaria. Condanna: Condannato alla fucilazione l’11 ottobre 1926 dal Collegio della OGPU Data, luogo e causa della morte: Fucilato a Odessa il 2 febbraio 1927 Riabilitazione: Riabilitato il 25 luglio 1994 Fonti archivistiche: AU KDP,arch-sled. d. 26912-p
Amandi Francesco
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Amandi Nome: Francesco Figlio di: Angelo Luogo e data di nascita: Nato in Italia nel 1885 o 1886 Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Operaio, sposato con due figli. Nel 1914 è richiamato alle armi. Durante la prima guerra mondiale è fatto prigioniero in Austria e trasferito in Russia come prigioniero di guerra Data dell’arrivo in URSS: 1917? Percorso professionale/politico in URSS: Trasferito in Russia dall’Austria come prigioniero di guerra, dopo la rivoluzione di Ottobre è liberato e nell’estate del 1918 cerca di tornare clandestinamente in Italia con il treno Mosca- Archangel’sk Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato nel giugno 1918 in una stazione della regione di Mosca perché privo di documenti. Non riesce a farsi intendere, perché conosce solo il dialetto veneziano. Inviato al carcere di Butyrki, a Mosca Condanna: Detenuto nel carcere di Butyrki. Un compagno di cella presenta per lui un’istanza di liberazione alla Croce Rossa Politica. Il 9 maggio 1919 la commissione giuridica della Croce Rossa Politica si rivolge al Presidium dell’MChK Fonti archivistiche: GARF, f. 8419, op. 1, d. 342, 169
Amadei Livio Antonio Benedetto
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Amadei Nome: Livio Antonio Benedetto Figlio di: Alessandro Luogo e data di nascita: Nato a Carrara (Ms), il 22 marzo 1898 Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Cavatore. Si iscrive al PCI nel 1921. Espatria nel 1922. Nel giugno 1923, accusato di omicidio, viene condannato in contumacia a 28 anni di reclusione. Data dell’arrivo in URSS: 1924 Percorso professionale/politico in URSS: Si stabilisce a Odessa e nel 1925 si iscrive allaVKP(b). Lavora come dirigente del Club internazionale degli emigrati con il compito di organizzare la propaganda fra i marinai della flotta mercantile italiana. Nel 1936 i dirigenti del PCI che lavorano alla Sezione Quadri del Komintern prendono in esame il suo caso segnalando la sua attività di informatore sugli orientamenti politici degli emigrati italiani che vivevano a Odessa Data, luogo e motivi dell’arresto: Viene arrestato una prima volta nel 1936 con l’accusa di partecipazione a un’organizzazione trockista controrivoluzionaria. Viene liberato in data non nota. Il 27 aprile 1938 é arrestato per la seconda volta dall’UNKVD della regione di Odessa nuovamente con l’accusa di partecipare a un’organizzazione trockista in base agli art. 54-1 a e 54-11 Condanna: Dopo il primo arresto viene probabilmente condannato l’8 agosto 1937 ma non è noto a quale pena, mentre è certo che viene presto liberato. Nell’ambito del secondo arresto,viene condannatoalla pena capitale il 23 settembre 1938 da una trojka dell’UNKVD della regione di Odessa Data, luogo e causa della morte: Fucilato a Odessa il 1 ottobre 1938 Riabilitazione: Riabilitato il 27 giugno 1957 Fonti archivistiche: GARF,f. 10035,op. 1,d. P-26343; AU, KDB,arch-sled. delo n. 6301-p; FIG, Fondo Robotti; ACS, CPC busta 84. Martirologi: Odessa
Alver/Alverà Alessio
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Alver/Alverà Nome: Alessio Figlio di: Alessandro Luogo e data di nascita: Nato a Cortina d’Ampezzo (BL) nel 1885Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Di origine operaia, non iscritto al partito. Percorso professionale/politico in URSS: Falegname al mobilificio “Rostokinskij” di Mosca. Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato il 28 gennaio 1938. Condanna: Condannato alla pena capitale il 27 febbraio 1938 dalla commissione dell’NKVD e dalla Procura dell’URSS con l’accusa di attività di spionaggio a favore dell’Italia in base all’art. 58-6 del Codice Penale della RSFSR. Data, luogo e causa della morte: Fucilato l’8 marzo 1938 a Butovo Riabilitazione: Riabilitato il 4 ottobre 1989 Martirologi: Butovo
Allegrezza Francesco
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Allegrezza Nome: Francesco Figlio di: Giuseppe Pseudonimo: Franco o Mario Visconti; Andrea Berto Luogo e data di nascita: Nato a Corinaldo (An), il 31 dicembre 1898 Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Tipografo e segretario della federazione comunista di Ancona, viene arrestato nel 1925 ma nell’agosto dello stesso anno è scarcerato per amnistia. Il 5 febbraio 1926, proveniente da Milano, fa ritorno a Corinaldo dove viene interrogato dalla polizia. Dall’aprile del 1926 si rende irreperibile. Il 27 novembre 1926, mentre è già latintante, è assegnato al confino per cinque anni. Nel 1927 è ripetutamente colpito da mandato di cattura dal Tribunale Speciale per attività comunista. Esce definitivamente dall’Italia nel settembre del 1927 Data dell’arrivo in URSS: 1927 Percorso professionale/politico in URSS: Nel 1927, mentre si trova a Berlino, riceve da Luigi Longo, dirigente del PCI, un passaporto falso e, con il nome di Ezio Cesarini, rientra in Francia da dove parte alla volta dell’URSS. Qui frequenta le scuole di partito, prima la KUNMZ, poi, dal settembre del 1931, la MLŠ e, nel 1929, si iscrive al VKP(b). Nello stesso anno, mentre studia alla KUNMZ, riceve un biasimo severo per indisciplina e incomprensione del trockismo. Per questo, alcuni anni dopo, nel dicembre del 1932, mentre frequenta la MLŠ, viene costretto a interrompere gli studi e inviato a lavorare come linotipista prima alla scuola “Mospoligraf”, poi nella tipografia della casa editrice “Inostrannyj Rabočij”. Nel 1934 viene nominato direttore di archivio alla “Sel’schozaerofotos”emka” del Commissariato del Popolo all’Agricoltura. Nel marzo del 1936 diventa cittadino sovietico. Tra il 1936 e il 1937 i dirigenti del PCI che lavorano alla Sezione Quadri del Komintern prendono più volte in esame il suo caso. Nel ricostruire la sua biografia e il suo percorso politico, essi sottolineano in maniera ricorrente soprattutto tre episodi del suo passato: la sua sospetta responsabilità nell’arresto in Italia, nel 1927 (durante un suo breve rientro clandestino nel paese) di un gruppo di compagni con i quali egli aveva lavorato; il biasimo severo che nel 1929, in URSS, aveva ricevuto per indisciplina e incomprensione della vera natura del trockismo; i suoi legami con altri elementi dell’emigrazione italiana considerati in maniera sospetta tra i quali Aldo Gorelli, Spina Ribelle, Emilia Mariottini. Nel 1937 è espulso dal partito comunista sovietico per i suoi legami con il “nemico del popolo” Renato Cerquetti. Durante l’arresto, nell’interrogatorio del 5 gennaio 1938, sotto tortura Allegrezza dichiara che dal 1933 è membro di un’organizzazione bordighista controrivoluzionaria che svolge attività di spionaggio controrivoluzionario in URSS, nella quale era stato inserito dall’italiano Carlo Masi, insegnante di politica economica alla MLŠ. Sempre sotto tortura, confessa inoltre che nel periodo di lavoro all’archivio “Sel’schozaerofotos”emka” del Commissariato del Popolo all’Agricoltura ha passato a Renato Cerquetti, anch’egli membro di questa organizzazione, materiale fotografico di ponti, stazioni di aereodromi, campi militari nella provincia di Gorkij e di Ivanov. Oltre a ciò, riconosce di essere membro di un gruppo terroristico armato creato per uccidere Stalin al quale partecipano anche, oltre allo stesso Renato Cerquetti, Vincenzo Baccalà e Arnaldo Silva. Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato la notte fra il 9 e il 10 dicembre 1937 come membro di un’organizzazione terroristica controrivoluzionaria Condanna: Condannato alla pena capitale il 14 marzo 1938 dal Collegio Militare del Tribunale Supremo dell’ URSS in base all’art. 58-6, 58-8 e 58-11 con l’accusa di partecipazione a un’organizzazione terroristica controrivoluzionaria Data, luogo e causa della morte: Fucilato il 14 marzo 1938 alla Kommunarka Riabilitazione: Riabilitato il 14 luglio 1956 Fonti archivistiche: GARF, f. 8409, op. 1, d. 59; d. 113; d. 116; d. 1699; GARF, f. 10035, op. 1, d.; P-31289; d. P-59874; d; P-24265; Archiv Glavnoj Voennoj Prokuratury ; RGASPI, f. 513, op. 2, d. 69; CA FSB RF, sled. delo n. 961644; ACS, CPC busta 70; FIG, APC, 1921-1943, fasc. 1517; FIG, Fondo Robotti Martirologi: Kommunarka
Albrizzi Rosalia
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Albrizzi Nome: Rosalia Figlio di: Paolo Luogo e data di nascita: Nata a Kerč’ nel 1898 Condanna: Deportata con la famiglia in Kazachstan nel gennaio-febbraio 1942, perché di nazionalità italiana Fonti archivistiche: Su testimonianza di Margherita Le Conte
Albrizzi Sergelina
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Albrizzi Nome: Sergelina Figlio di: Sergio Luogo e data di nascita: Nata a Kerč’ nel 1926. Data, luogo e motivi dell’arresto: Deportata con la famiglia in Kazachstan nel gennaio-febbraio 1942, perché di nazionalità italiana Fonti archivistiche: Su testimonianza di Margherita Le Conte
Albrizzi Pietro
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Albrizzi Nome: Pietro Figlio di: Giuseppe Luogo e data di nascita: Nato nel 1907 a Kerč’ Percorso professionale/politico in URSS: Frequenta la scuola elementare, operaio fonditore. Candidato a membro della VKP(b) Condanna: Mobilitato il 30 novembre 1942 dall’RVK di Izkitine della regione di Novosibirsk e inviato alla colonia di lavoro dell’NKVD presso il complesso metallurgico di Čeljabinsk (15°, 3° e 7° battaglione di lavoro), dove rimane fino al 1946 Fonti archivistiche: UVD Čeljabinskoj oblasti, Informacionnyj centr; Gosudarstvennyj archiv Čeljabinskoj oblasti