Cociancich Emilio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Cociancich Nome: Emilio Figlio di: Antonio Luogo e data di nascita: Nato nel 1902. Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Di origine contadina, ortolano, senza partito. Nel 1934 emigra in URSS attraverso la Germania. Data dell’arrivo in URSS: 1934. Data, luogo e motivi dell’arresto: Viene arrestato una prima volta nel 1934 con l’accusa di spionaggio a favore dell’ambasciata tedesca in URSS. Nell’agosto 1938, mentre si trova al Severovostochnij lager, viene arrestato una seconda volta con l’accusa di partecipazione a un gruppo di sabotatori trockisti. Condanna: Condannato a dieci anni di lager il 9 settembre del 1935. E’ deportato al Severo-Vostochnyj lager, dove lavora alla miniera “Vodop’janov”. L’ 8 agosto del 1938, dopo il secondo arresto, viene condannato alla fucilazione per agitazione antisovietica e indisciplina rispetto alle regole del campo di prigionia. Data, luogo e causa della morte: Fucilato l’ 8 agosto 1938 a Magadan. Riabilitazione: Riabilitato il 18 gennaio 1960. Martirologi: Magadan  

Cocchi Armando

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Cocchi Nome: Armando Figlio di: Benvenuto Luogo e data di nascita: Nato a Budrio (BO) il 25 maggio 1890. Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Impiegato al Monte di Piet?,nel 1919 viene nominato,come mutilato di guerra,segretario della “Lega proletaria fra mutilati e invalidi di guerra” creatasi a Bologna. Il 31 ottobre 1920 ? eletto membro del Consiglio comunale e provinciale di Bologna. Il 21 novembre 1920,al momento dell’assalto dei fascisti a Palazzo d’Accursio a Bologna,ne organizza la difesa. Per questo tre anni dopo,il 3 aprile 1923,viene condannato all’ergastolo in contumacia dalla Corte di Assise di Milano. Percorso professionale/politico in URSS: Studia alla scuola internazionale di Leningrado per comunisti stranieri. Poi,dopo aver lavorato per alcuni anni in fabbrica,viene inviato a studiare all’Istituto militare Tolmache. Intraprende la carriere militare nell’Armata Rossa. Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato negli anni ’30. Data, luogo e causa della morte: Liberato, muore alcuni anni dopo, nel 1946, mentre sta facendo le pratiche per rientrare in Italia. Liberazione: Liberato in data non precisata. Fonti archivistiche: FIG, APC,1921-1943,fasc. 1517; FIG,Fondo Robotti.  

Civalleri Ernani

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Civalleri Nome: Ernani Figlio di: Antonio Luogo e data di nascita: Nato a Torino il 19 novembre 1898. Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Di origine operaia, si iscrive all’Unione della Gioventù Socialista nel 1918, è uno dei protagonisti dell’occupazione delle fabbriche a Torino. Fa parte della redazione di “Ordine Nuovo” e dal 1921 è membro del PCI. Quasi subito viene arrestato per attività rivoluzionaria, ma presto rilasciato. Sempre nel 1921 il PCI lo invia a Mosca come delegato del partito al III Congresso dell’Internazionale Comunista. Data dell’arrivo in URSS: 1921 Percorso professionale/politico in URSS: Rimane a vivere in URSS e lavora inizialmente a Mosca come meccanico in una fabbrica di automobili. Nel 1922 viene inviato dall’”Organizzazione Internazionale di soccorso degli Affamati” a Caryzin (nella regione del Volga) dove rimane due mesi per distribuire mezzi di sussitenza ai bambini affamati. Dopo il suo ritorno a Mosca, lavora all’officina AMO, che diventerà la grande fabbrica automobilistica della capitale. Si iscrive al VKP(b) nel 1923. In quello stesso anno, per motivi non chiari, viene arrestato dalla polizia politica sovietica, ma quasi subito liberato. Nel 1924 lascia Mosca per recarsi a Rostov sul Don, dove lavora prima come fabbro, poi come capo reparto e infine come assistente del direttore nella fabbrica “Krasnyj Aksaj”. Nel 1931 il VKP(b) lo richiama a Mosca per studiare all’Accademia industriale. Laureatosi a pieni voti alla fine del 1935, Civalleri viene inviato a dirigere il reparto di manutenzione di un nuovo stabilimento nella città di Vladimir. Al momento dell’arresto aveva già perso il lavoro. Nel 1936 i dirigenti del PCI che lavorano alla Sezione Quadri del Komintern prendono più volte in esame il suo caso. Nel ricostruire la sua biografia e il suo percorso politico, essi lo segnalano come un buon compagno. Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato a Vladimir l’11 febbraio 1938, viene trasferito a Mosca e imprigionato alla Taganka con l’accusa di attività controrivoluzionaria e di spionaggio a favore dell’ambasciata italiana. Condanna: Condannato alla fucilazione il 27 febbraio 1938. Data, luogo e causa della morte: Fucilato l’8 marzo 1938 a Butovo. Riabilitazione: Riabilitato il 23 luglio 1956. Fonti archivistiche: GARF, f. 10035, op. 1, f. P-24884; Archiv Glavnoj Voennoj Prokuratury ; FIG, APC 1921-1943,fasc. 1517; FIG, Fondo Robotti; ACS, CPC busta 1373. Martirologi: Butovo  

Citterio Ugo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Citterio Nome: Ugo Figlio di: Antonio Luogo e data di nascita: Nato a Seregno (MI), l’ 11 ottobre 1900. Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Dall’età di dodici anni e fino al 1917 lavora in aziende private, ottiene la qualifica di bronzista. Dall’ottobre 1917 al maggio 1919 presta servizio nell’esercito italiano, prima come soldato semplice, poi come sergente. e fino al novembre 1918 è al fronte. Nel 1919 torna a Milano, lavora come bronzista in officine private e in diverse fabbriche. Nel 1922 si iscrive al PCd’I e nello stesso anno viene arrestato per aver partecipato a uno sciopero. Negli anni successivi è arrestato ripetutamente dalla polizia prima delle feste del 1° maggio e di ottobre, per appartenenza al movimento rivoluzionario e al PCd’I. Viene poi liberato, dopo 10-40 giorni di detenzione. L’ultima volta è arrestato nel 1932 a Milano, insieme all’organizzazione di partito cittadina: resta in carcere sei mesi, poi è amnistiato. Nell’agosto del 1934 fugge in Francia, vive a Parigi, ma non trova lavoro. Nell’aprile del 1935 il MOPR lo invia in URSS per curarsi. Data dell’arrivo in URSS: 1935; 1939. Percorso professionale/politico in URSS: Vive in URSS sino al 1937, quando il MOPR decide di inviarlo a combattere in Spagna. Dall’aprile al luglio partecipa a combattimenti nell’unità carristi T-26 e viene ferito. E’ inviato a curarsi in Francia, dove è rinchiuso in campo di concentramento dalle autorità. Nel 1939 è inviato nuovamente in URSS e si stabilisce a Mosca, dove lavora come bronzista-scultore alla fabbrica “Vsekochudožnik”. Decide di non prendere la cittadinanza sovietica. Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato il 15 giugno 1940 a Mosca per un caso collettivo di “organizzazione trockista controrivoluzionaria”. Detenuto nel carcere interno dell’UNKVD della regione di Mosca. Il 21 ottobre gli viene notificato l’atto di accusa, in cui si dice che i partecipanti, “essendo ostili al regime politico esistente in URSS e legati ideologicamente fra loro, hanno raggruppato attorno a sé persone di sentimenti antisovietici, fra le quali hanno condotto propaganda trockista controrivoluzionaria con appelli alla lotta attiva contro i dirigenti della VKP(b) e il governo sovietico”. Condanna: Condannato a otto anni di lager il 30 dicembre 1940 dal PP dell’OSO dell’NKVD, in base all’art. 58-10 p.1 e 58-11. Il 10 gennaio 1941 è inviato al lager Uchto-Ižemskij (Repubblica dei Comi), dove arriva il 12 febbraio. Data, luogo e causa della morte: Muore di turbercolosi il 23 luglio 1943 nell’ospedale del lagpunkt n. 1 del lager Uchto-Ižemskij (Repubblica dei Comi). Riabilitazione: Riabilitato il 12 febbraio 1955. Fonti archivistiche: GARF, f. 10035, op. 1, d. P-26824; FIG, APC 1921-1943, fasc. 1517; ACS, CPC busta 1369 .

Cipriani Mario

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Cipriani Nome: Mario Figlio di: Antonio Luogo e data di nascita: Nato a Pisa nel 1898 Percorso professionale/politico in URSS: Lavora a Tomsk. Segretario della sezione jugoslava del comitato regionale Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato nel 1920 Condanna: Condannato alla pena di morte, poi commutata nel carcere Liberazione: Nel 1922 viene liberato ed espulso dal paese Fonti archivistiche: Archiv Memoriala, Tomsk Martirologi: Tomsk  

Cioli Pietro

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Cioli Nome: Pietro Figlio di: Dario Luogo e data di nascita: Nato a Empoli (FI) nel 1911. Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato nel 1937 a Gor’kij. Fonti archivistiche: RGASPI, f. 513, op. 2, g. 69; FIG, APC 1921-1943, fasc. 1517.    

Cinganelli Antonio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Cinganelli Nome: Antonio Figlio di: Giuseppe Luogo e data di nascita: Nato a Odessa nel 1912. Percorso professionale/politico in URSS: Autista, non iscritto al partito. Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato a Odessa il 15 febbraio 1938 per attività controrivoluzionaria in base agli art. 54-1 “a” e 54-10. Liberazione: Liberato probabilmente nell’aprile del 1939 per insufficienza di prove. Fonti archivistiche: AU KDB, arch-sled. delo n. 4953-p.  

Chudjakova Giovanna

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Chudjakova Nome: Giovanna Figlio di: Mauro Luogo e data di nascita: Nata a Kerch’ nel 1903. Percorso professionale/politico in URSS: Vive a Kerch’, invalida. Condanna: Deportata con la famiglia in Kazachstan nel 1942, perché di nazionalità italiana. Fonti archivistiche: Testimonianza di Margherita Le Conte.    

Chudjakov Benedetto

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Chudjakov Nome: Benedetto Figlio di: Pavel Luogo e data di nascita: Nato a Kerch’ nel 1930 Percorso professionale/politico in URSS: Vive a Kerch’, studente Condanna: Deportato con la famiglia in Kazachstan nel 1942 Fonti archivistiche: Testimonianza di Margherita Le Conte  

Chintarova Silvia

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z Cognome: Chintarova Nome: Silvia Figlio di: Ludovico Luogo e data di nascita: Nata a Kerch’ nel 1870. Percorso professionale/politico in URSS: Vive a Kerch’. Condanna: Deportata con la famiglia in Kazachstan nel 1942, perché di nazionalità italiana. Fonti archivistiche: Testimonianza di Margherita Le Conte.