Rid Gračëv (1935-2004), prosatore, poeta e saggista, agli inizi degli anni Sessanta è una delle grandi promesse della letteratura di Leningrado
Categoria: News
Dichiarazione di Memorial internazionale riguardo al concorso “L’uomo nella storia”
Inammissibili tentativi di censura a un concorso scolastico in Russia
Viktor Nekrasov e l’Italia di Marco Sabbatini
Uno scrittore sovietico nel dibattito culturale degli anni Cinquanta, una voce originale e indipendente nel panorama del disgelo chruscioviano
"Babij Jar" di Anatolij Kuznecov
Settembre 1941: il burrone nei pressi di Kiev diventerà la tomba della popolazione ebraica, e poi di zingari, di attivisti sovietici, di nazionalisti ucraini…
“Babij Jar” di Anatolij Kuznecov
Settembre 1941: il burrone nei pressi di Kiev diventerà la tomba della popolazione ebraica, e poi di zingari, di attivisti sovietici, di nazionalisti ucraini…
La libertà di coscienza in Russia si è trasformata in una finzione
La libertà di coscienza in Russia si è trasformata in una finzione Dichiarazione di Memorial Internazionale Il 6 febbraio 2019 il tribunale del quartiere Železnodorožnyj della città di Orël ha condannato il cittadino danese Dennis Christensen a sei anni di detenzione per avere organizzato il lavoro dei Testimoni di Geova a Orël “sfruttando la sua autorità di leader spirituale”. Quasi due anni fa, il 20 aprile 2017, la Corte suprema russa aveva messo fuori legge i Testimoni di Geova in quanto “organizzazione estremistica”. Questa decisione vergognosa e illegale ha posto la Russia nel novero dei paesi con i regimi più odiosi. I Testimoni di Geova furono crudelmente perseguitati nella Germania di Hitler. In tutti i paesi democratici i Testimoni di Geova operano liberamente. In seguito alla decisione della Corte suprema in Russia sono già state arrestate decine di seguaci di questo movimento religioso, e ora è stata emanata la prima sentenza di effettiva condanna alla reclusione. Oggi nel nostro Paese la libertà di coscienza, proclamata dalla Costituzione russa, è altrettanto fittizia di quanto fosse in Unione Sovietica. I sei anni a cui Christensen è stato condannato per avere esercitato il diritto costituzionale alla libertà di confessione religiosa sono del tutto paragonabili alle pene inflitte ai Testimoni di Geova sotto il regime sovietico. La situazione è assurda: da una parte i Testimoni di Geova condannati sotto il regime sovietico («Memorial” è a conoscenza di molte centinaia di casi del genere) sono riconosciuti vittime di repressioni politiche in base alla Legge Federale sulla riabilitazione del 1991, e dall’altra gli attuali seguaci dei Testimoni di Geova vengono mandati in carcere. Questa condanna conferma ancora una volta l’inadeguatezza della legislazione “antiestremistica” russa, che permette di definire “estremista” quasi chiunque. Chiediamo di annullare l’anticostituzionale messa al bando dei Testimoni di Geova. Riteniamo prigionieri di coscienza Dennis Christensen e gli altri Testimoni di Geova arrestati, e chiediamo la loro immediata liberazione. Il Direttivo di Memorial Internazionale 8 febbraio 2019
“Dietro l’eguaglianza” di Elena Osokina
La vita di tutti i giorni all’epoca dell’economia statalizzata, della distruzione e sopravvivenza informale del mercato
Quando c'era l'URSS. 70 anni di storia culturale sovietica di Gian Piero Piretto
Propaganda, retorica, passioni sono prese in esame sulla base della cartellonistica, delle riviste, del cinema, dell’architettura, delle arti, della cronaca.
Quando c’era l’URSS. 70 anni di storia culturale sovietica di Gian Piero Piretto
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Arsenij Roginskij. Il diritto alla memoria
L’ultima intervista a Roginskij