Discorso pronunciato in collegamento dal San Pietroburgo, sabato 4 giugno 2022, in occasione del conferimento a Memorial Internazionale del premio speciale Luchetta
Categoria: Approfondimenti: Attualità
Il “militarpatriottismo” in Russia. Carri armati che sparano, ma non uccidono
Un lavoro lungo un decennio per formare nuove generazioni di russi che non si limitino ad amare profondamente il proprio paese e ad esserne orgogliosi, ma siano anche pronti, forti della gloriosa storia patria e della potenza delle armi in dotazione, a difenderlo (Prima parte) (Immagine tratta da kremlin.ru)
Il discorso politico russo odierno e l’ombra del nazionalismo ottocentesco
L’intera ideologia sottesa ai discorsi di Putin e del patriarca Kirill rimanda a un principio tipico della cultura imperiale russa dell’800, la triade di Uvarov, rappresentata da pravoslavie (ortodossia), samoderžavie (autocrazia), narodnost’ (identità/tradizione nazionale). Pensata come antitesi a Liberté, Égalité, Fraternité.
Premio Luchetta a Memorial Internazionale, un segnale che la battaglia per i diritti civili è più viva che mai
La ONG continua il suo lavoro, in Russia e nelle varie sedi in Europa, testimoniando con forza e coraggio la presenza e l’urgenza dell’impegno civile. La premiazione il 4 giugno a Trieste.
Milan Kundera e l’Occidente prigioniero di sé stesso
Il grande merito dell’opera, Un Occidente prigioniero o la tragedia dell’Europa centrale (Adelphi), è quello di disegnare un’idea d’Europa in cui non ci sono paesi occidentali (Austria) e orientali (Cecoslovacchia), ma un’unica matrice culturale comune.
Chi di propaganda ferisce… La guerra in Ucraina vista dalla Repubblica ceca
Il Governo di Praga ha deciso di rendere operativo un Centro contro il terrorismo e le minacce ibride, con un’ampia gamma di compiti che vanno da tenere sotto controllo il terrorismo informatico a sorvegliare la diffusione delle campagne di disinformazione.
Il fantasy russo va alla guerra
Ma la cultura è davvero un’oasi libera che costruisce ponti e va pertanto esclusa a priori da sanzioni di marca eminentemente politica ed economica? Il caso di Sergej Luk’janenko può aiutare a rispondere alla domanda.
Vladimir Medinskij, Ca’ Foscari e l’onorificenza congelata
Il “Putin’s Propaganda Man” è uno dei protagonisti del grande processo di riscrittura della storia russa e della guerra sulla memoria. Dopo una lunga riflessione, il senato accademico ha votato in modo unanime la sospensione fino a fine guerra della fellowship, già incomprensibilmente conferita nel 2014.
In difesa della memoria. Ricordando Arsenij Roginskij.
Elda Garetto ricorda la figura di Arsenij Roginskij (1946-2017), tra i fondatori di Memorial.
Prima di mandare i carri armati, Putin ha invaso lo spazio della memoria dei russi
La vicenda di Memorial Internazionale permette di tracciare una parabola evolutiva della repressione delle voci indipendenti. Lo Stato ha ora il monopolio della memoria e del passato, lo stesso passato distorto per giustificare una guerra ingiustificabile. Sono parole di Andrea Gullotta, Presidente di Memorial Italia.