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Milan Kundera e l’Occidente prigioniero di sé stesso

Il grande merito dell’opera, Un Occidente prigioniero o la tragedia dell’Europa centrale (Adelphi), è quello di disegnare un’idea d’Europa in cui non ci sono paesi occidentali (Austria) e orientali (Cecoslovacchia), ma un’unica matrice culturale comune.

Chi di propaganda ferisce… La guerra in Ucraina vista dalla Repubblica ceca

Il Governo di Praga ha deciso di rendere operativo un Centro contro il terrorismo e le minacce ibride, con un’ampia gamma di compiti che vanno da tenere sotto controllo il terrorismo informatico a sorvegliare la diffusione delle campagne di disinformazione.

Il fantasy russo va alla guerra

Ma la cultura è davvero un’oasi libera che costruisce ponti e va pertanto esclusa a priori da sanzioni di marca eminentemente politica ed economica? Il caso di Sergej Luk’janenko può aiutare a rispondere alla domanda.

Vladimir Medinskij, Ca’ Foscari e l’onorificenza congelata

Il “Putin’s Propaganda Man” è uno dei protagonisti del grande processo di riscrittura della storia russa e della guerra sulla memoria. Dopo una lunga riflessione, il senato accademico ha votato in modo unanime la sospensione fino a fine guerra della fellowship, già incomprensibilmente conferita nel 2014.

Prima di mandare i carri armati, Putin ha invaso lo spazio della memoria dei russi

La vicenda di Memorial Internazionale permette di tracciare una parabola evolutiva della repressione delle voci indipendenti. Lo Stato ha ora il monopolio della memoria e del passato, lo stesso passato distorto per giustificare una guerra ingiustificabile. Sono parole di Andrea Gullotta, Presidente di Memorial Italia.