L’arte e la cultura sono indifese di fronte alla guerra. Produttività e fervore culturale torneranno un giorno, ma fino ad allora il paesaggio sarà alterato in modo irriconoscibile: ciò che è stato distrutto non può essere riportato indietro.
Autore: vn
Il regime, la follia, il dissenso, il futuro. Conversazione sulla Russia con Anna Zafesova
La giornalista Anna Zafesova: “Il giorno in cui, non sappiamo come e quando, cadrà il regime di Putin, bisognerà evitare che si ripeta la situazione di trent’anni fa, quando è stata proclamata la fine della storia e poi si è invece scoperto che i russi si sono rivelati più sovietici dei sovietici. Stavolta bisognerà seguire questa transizione molto da vicino”.
Ucraina, il pluralismo alla prova della guerra. Conversazione con Andreas Umland
“Quello che stiamo vedendo negli ultimi mesi in Ucraina è l’avveramento di un vecchio detto: non sono solo gli stati che fanno le guerre; spesso le guerre fanno gli stati. È in corso un processo di unificazione culturale del paese, e allo stesso tempo di sfaldamento dei vecchi gruppi di potere politico-oligarchici. Certamente la guerra cambierà il paesaggio politico”.
A ritmo di rap. Le “voci della pace” cantano in nome dei russi contro la guerra
Il dissenso in musica. Da Oxxxymiron a Noize MC, canzoni al vetriolo contro il regime di Putin, su canali che bucano la censura.
“È il momento di svegliarsi e agire”. Andare al fronte adesso fa davvero paura ai giovani russi
Centinaia di persone hanno deciso di sfidare la polizia in assetto antisommossa. Sui cartelli, “Net mobilizacii” (No alla mobilitazione), in aggiunta al “Net vojne” (No alla guerra) diffuso già da mesi.
Un colpo in testa per distruggere Novaja Gazeta. L’omicidio come profilassi?
Il discorso del premio Nobel per la pace in occasione dell’udienza relativa al ricorso per il ritiro della licenza al principale giornale indipendente in Russia.
Bartosz Hlebowicz: “Il Governo polacco ha imitato Putin fino a quando non s’è ritrovato i ‘rascisti’ alle porte”
Il corrispondente di “Gazeta Wyborcza” fornisce una prospettiva diversa sulla guerra in Europa Orientale e una visione dall’esterno sul dibattito pubblico italiano: “Oggi per i polacchi auspicare la libertà per l’Ucraina è una reazione naturale”.
Il Caucaso del Nord e l’Ucraina: 20 settimane di “operazione militare speciale”
L’ultimo rapporto sulla guerra in Ucraina, pubblicato da novayagazeta.eu, copre il periodo da marzo a giugno 2022 e si concentra su un unico tema: il coinvolgimento dei cittadini e delle forze di sicurezza delle repubbliche del Caucaso settentrionale.
Né Maestri né Margherite
Sulla rimozione di Michail Bulgakov. Perché in Ucraina si sta cancellando la cultura russa e come affrontare questa situazione.
Né democratico né liberale, Gorbaciov era un comunista convinto, che voleva tornare a Lenin
Sbarazzarsi dello stalinismo ma non dell’Urss, lo vediamo anche oggi, si rivelò un’impresa impossibile. Fu l’alfiere di un momento di grande speranza, con la sua morte finisce un mondo.