L’ultima dichiarazione di Vladimir Kara-Murza, contro Putin: “Non mi pento di nulla, presto le tenebre si dissolveranno”

Foto di Jindřich Nosek (NoJin), con modifiche, CC BY-SA 4.0)

Riflessioni del celebre docente di Slavistica della Nyu sull’arte in guerra tra Russia e Occidente, tra nazionalismo e globalizzazione, condivise con lo storico Sergej Bondarenko.

Io e la mia amica moscovita N., dall’altra parte della barricata

La parata della Vittoria a Mosca, 9 maggio 2022, Mos.ru, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Ha meno di 40 anni, è laureata, di grande cultura e sensibilità, e non ignora la guerra in corso. Ma, rispetto ad altre persone molto simili a lei che frequentavo a Mosca nello scorso decennio, ha scelto coscientemente di stare dalla parte opposta della barricata.

“Poesia del tempo ultimo”. Come la guerra ha modificato la parola poetica russa

Foto di Aaron Burden su Unsplash

L’antologia raccoglie una parte davvero consistente dei versi in lingua russa contro la guerra, scritti dal 24 febbraio al luglio del 2022, a formare un corpus di più di 600 pagine.

Con la sua guerra d’indipendenza l’Ucraina si è guadagnata un posto come nazione europea

Foto di Max Kukurudziak su Unsplash

Il fatto di essere stata attaccata da uno dei più sanguinosi dittatori del mondo contemporaneo non poteva che aiutare Kyiv a ergersi a baluardo della democrazia e della difesa dei diritti umani nell’arena internazionale.

La guerra di Putin è iniziata molto prima dell’invasione dell’Ucraina

Mvs.gov.ua, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons, con modifiche

Se in primavera molti pensavano che l’Ucraina avesse i giorni contati, ora quasi tutti concordano che vincerà. A prescindere da che aspetto avrà questa vittoria, ancora molta gente dovrà morire: non è fatalismo, è teoria della probabilità. Per quanto la realtà sia difficile, occorre capirla e accettarla. Parafrasando Churchill, “we shall defend our land whatever the cost may be”.

La guerra e l’università. Testimonianza di un professore russo, costretto a emigrare

Il sistema universitario statale in Russia si è già totalmente screditato; non ci sono più margini di miglioramento e non si capisce come ricostruirlo (o se sia davvero necessario), perché il virus putiniano lo sta penetrando sempre più in profondità.

La guerra e l’università. Testimonianza di un professore russo, costretto a emigrare

Università Statale Lomonosov di Mosca (foto: Dmitry A. Mottl, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons, con modifiche)

“Il sistema universitario statale in Russia si è già totalmente screditato; non ci sono più margini di miglioramento e non si capisce come ricostruirlo (o se sia davvero necessario), perché il virus putiniano lo sta penetrando sempre più in profondità.”

Ucraina, un anno di guerra. Continue repressioni, ma non possiamo abbandonare la Russia

Elena Parij, Aleksej Mosin, Irina Skačkova durante una manifestazione di protesta nel 2020 (foto di Ivan Abaturov, CC BY-SA 4.0)

Prima e dopo quel famigerato 24 febbraio 2022.

Saša Seregina: “La Russia è riuscita a occupare la Serbia senza sparare un colpo”

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“Eravamo sicuri che prima o poi le ricadute della guerra, nella forma di un’aggressione ibrida, si sarebbero fatte sentire in Serbia. E avevamo ragione, purtroppo”.

La guerra russa in Ucraina sta smantellando l’ordine mondiale

Andreas Umland (Pavlo1, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

L’effetto si riversa sia sull’ordine di sicurezza europeo, sia sul diritto internazionale e sulla legittimità delle organizzazioni sovranazionali che dovrebbero farlo rispettare. Il Cremlino sfrutta i suoi privilegi formali e materiali, come i diritti speciali nell’ambito Onu e Tnp, o il possesso del suo arsenale nucleare e il controllo di alcune rotte commerciali. L’Occidente si convinca che questa è molto di più di una crisi regionale.