Con grande piacere Memorial Italia accoglie Tatiana Yankelevich Bonner, figlia di Elena Bonner e Andrej Sacharov, attualmente ricercatrice presso Davis Center for Russian and Eurasian Studies di Harvard University. Il 24 maggio a Brescia presso la Sala Bevilacqua in occasione dell’incontro La lotta per le libertà in Russia. Intervengono Antonio Palazzo, Adriano Dell’Asta e la… Continua a leggere Tatiana Yankelevich Bonner in Italia
Autore: Milly Berrone
“Ci sono pochi libri, i romanzi bisogna scriverseli da soli”. Oleg Orlov scrive a Novaja Gazeta dal centro di detenzione preventiva SIZO-2 di Syzran’.
Oleg Orlov, ormai ex membro del direttivo del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial (associazione iscritta dalle autorità della Federazione Russa nel cosiddetto registro degli agenti stranieri) e condannato a due anni e mezzo di reclusione per “vilipendio reiterato dell’esercito”, ha scritto una lettera a Novaja Gazeta dal SIZO, centro di detenzione preventiva,… Continua a leggere “Ci sono pochi libri, i romanzi bisogna scriverseli da soli”. Oleg Orlov scrive a Novaja Gazeta dal centro di detenzione preventiva SIZO-2 di Syzran’.
In Russia la repressione continua: Oleg Orlov è in carcere
Il 27 febbraio 2024 Oleg Orlov, copresidente del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial e membro della neoricostituita Associazione Internazionale Memorial, è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per la pubblicazione dell’articolo “Volevano il fascismo in Russia e l’hanno ottenuto”.
Michail Kriger. L’ultima dichiarazione del 17 maggio 2023.
Il 17 maggio 2023 il tribunale militare n. 2 del Distretto occidentale di Mosca ha condannato l’attivista e socio di Memorial Podmoskov’e e del movimento Unione di solidarietà Michail Kriger, 63 anni, a 7 anni di reclusione in colonia penale a regime ordinario. Kriger era stato arrestato nel novembre del 2022 a causa di un… Continua a leggere Michail Kriger. L’ultima dichiarazione del 17 maggio 2023.
“Volevano il fascismo in Russia e l’hanno ottenuto” di Oleg Orlov
Oleg Orlov, copresidente del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial, descrive una Russia in cui le persone sono ridotte a zombie e la propaganda di stato, negando l’esistenza stessa del popolo ucraino e della sua cultura, presenta i chiari sintomi del fascismo.