Magadan

Magadan, luglio 2007

Foto di Daniele Castiglioni, luglio 2007

“Il porto di Magadan si trova incastonato nella baia di Nagayevo, al riparo dalle onde corrucciate del mare di Okhotsk…Le migliaia di prigionieri, che avanzavano lungo la strada, potevano sembrare un gigantesco millepiedi grigio e nero…Sentivo appena i comandi delle guardie, tale era il vento che turbinava in tutte le direzioni, come se fosse stato un branco di lupi in accerchiamento della preda; un vento che mi punse subito la faccia, mi soffiò la terra dentro gli occhi, mi colpi le orecchie e la nuca…Un cielo basso e cupo sfiorava le cime delle montagne circostanti… Alcuni prigionieri avevano il cappello, altri si avvolsero la testa nelle sciarpe. Piegai in avanti la testa, alzai le spalle e coprii le orecchie con le mani.”

(Da: Janusz Bardach, K. Gleeson, “L’uomo del gulag. Kolyma i ricordi di un sopravvissuto” ,  Il Saggiatore , Milano 2001)

[nggallery id=35 template=caption]

 

[mappress]

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

Putin storico in capo

Putin storico in capo.A cura di Nicolas Werth con prefazione di Andrea Gullotta (Einaudi, 2023). Il 24 febbraio 2022 l’opinione mondiale ascolta con stupore il discorso di Vladimir Putin che giustifica l’invasione dell’Ucraina, con il pretesto di far cessare un “genocidio” compiuto da un regime che bisogna “denazificare”. Questa straordinaria falsificazione della storia si inscrive nell’orientamento della grande narrazione nazionale costruita nel corso degli ultimi vent’anni da Putin e di cui Memorial ha fatto le spese nel 2021. Questa narrazione, esaltando la grandeur di una “Russia eterna” di fronte a un Occidente aggressivo e decadente, non ammette nessuna contestazione per servire gli interessi geopolitici di un regime dittatoriale e risponde alle aspettative di una società disorientata in seguito al crollo del sistema sovietico. Nicolas Werth, storico e presidente di Memorial France, chiarisce le origini di tale distorsione dei fatti storici e il modo in cui è stata messa in opera per legittimare la prima guerra del XXI secolo sul continente europeo. La prefazione di Andrea Gullotta, vicepresidente di Memorial Italia, permette di aggiungere il punto di vista italiano dell’associazione creata a Mosca negli anni Ottanta.

Leggi

9 gennaio 2025. Incontro on line. Lettere alle prigioniere politiche russe.

Memorial Italia e Comunità dei russi liberi invitano a partecipare all’incontro on line dedicato alle prigioniere politiche detenute nelle carceri e colonie penali russe che si terrà on line giovedì 9 gennaio 2025 alle 19:30. Sarà possibile scrivere insieme lettere, messaggi e cartoline e poi spedirle alle destinatarie. L’incontro si svolgerà su Zoom. Per partecipare è necessario scrivere una mail a projectpisma@gmail.com prima dell’inizio dell’evento.

Leggi