«La bibliografia dei campi di concentramento in URSS ci appare molto squilibrata, sul piano sia cronologico sia geografico. Quando osserviamo l’insieme di questa bibliografia, notiamo anzitutto che è suddivisa in due parti ineguali. Per una sessantina d’anni, dagli anni venti alla fine degli anni ottanta, i testi sui campi sono piuttosto rari e vengono pubblicati quasi unicamente in Occidente. Al contrario, a partire dalla perestrojka, si assiste a una vera esplosione di testi sul Gulag, pubblicati prevale in Russia, e questa nuova produzione ha già superato tutto quanto era stato pubblicato nel periodo precedente, sia per quantità sia per ricchezza d’informazione.»
da “Aspetti e problemi della bibliografia del Gulag” di Hélène Kaplan, in Gulag, storia e memoria Universale Economica Feltrinelli, Milano , 2004
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