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Cognome: Botto
Nome: Giuseppe
Figlio di: Francesco
Luogo e data di nascita: Nato a Berdjansk il 2 giugno 1896.
Percorso professionale/politico in URSS: Cittadino sovietico, capitano di marina nella base di Mariupol’. Dall’ottobre 1919 all’ottobre 1920 è timoniere su una nave che trasporta munizioni per l’armata bianca. Circostanza che nasconde nel 1930, iscrivendosi al partito comunista; ne verrà espulso nel 1936, per “perdita della vigilanza di classe”. Vedovo con una figlia, Valentina (che nel 1941, durante l’occupazione tedesca di Mariupol’, sarà deportata in Germania), sposa in seconde nozze Dora Botto, pure di origine italiana, e nel 1929 ha un’altra figlia, Teresa. Al momento dell’arresto è capitano in seconda sulla nave “Manyč”.
Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato il 13 febbraio 1938 a Mariupol’. Interrogato il 23 aprile, confessa di essere stato reclutato da Cucco per svolgere opera di spionaggio a favore dell’Italia fin dal 1932. Durante l’interrogatorio fa il nome di un altro italiano, Nicola Titto. Interrogato nuovamente il 3 settembre sulla sua attività di capitano sulla nave “Vojkov”, è accusato da quattro testimoni di infrazioni disciplinari.
Condanna: Condannato alla fucilazione il 27 settembre 1938 da una trojka dell’NKVD della regione di Stalino (Doneck).
Data, luogo e causa della morte: Fucilato nel settembre 1938 a Mariupol’.
Riabilitazione: Riabilitato il 31 marzo 1982
Fonti archivistiche: Archiv Memoriala, Mariupol’