Allegrezza Francesco

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Cognome: Allegrezza

Nome: Francesco

Figlio di: Giuseppe

Pseudonimo: Franco o Mario Visconti; Andrea Berto

Luogo e data di nascita: Nato a Corinaldo (An), il 31 dicembre 1898

Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Tipografo e segretario della federazione comunista di Ancona, viene arrestato nel 1925 ma nell’agosto dello stesso anno è scarcerato per amnistia. Il 5 febbraio 1926, proveniente da Milano, fa ritorno a Corinaldo dove viene interrogato dalla polizia. Dall’aprile del 1926 si rende irreperibile. Il 27 novembre 1926, mentre è già latintante, è assegnato al confino per cinque anni. Nel 1927 è ripetutamente colpito da mandato di cattura dal Tribunale Speciale per attività comunista. Esce definitivamente dall’Italia nel settembre del 1927

Data dell’arrivo in URSS: 1927

Percorso professionale/politico in URSS: Nel 1927, mentre si trova a Berlino, riceve da Luigi Longo, dirigente del PCI, un passaporto falso e, con il nome di Ezio Cesarini, rientra in Francia da dove parte alla volta dell’URSS. Qui frequenta le scuole di partito, prima la KUNMZ, poi, dal settembre del 1931, la MLŠ e, nel 1929, si iscrive al VKP(b). Nello stesso anno, mentre studia alla KUNMZ, riceve un biasimo severo per indisciplina e incomprensione del trockismo. Per questo, alcuni anni dopo, nel dicembre del 1932, mentre frequenta la MLŠ, viene costretto a interrompere gli studi e inviato a lavorare come linotipista prima alla scuola “Mospoligraf”, poi nella tipografia della casa editrice “Inostrannyj Rabočij”. Nel 1934 viene nominato direttore di archivio alla “Sel’schozaerofotos”emka” del Commissariato del Popolo all’Agricoltura. Nel marzo del 1936 diventa cittadino sovietico. Tra il 1936 e il 1937 i dirigenti del PCI che lavorano alla Sezione Quadri del Komintern prendono più volte in esame il suo caso. Nel ricostruire la sua biografia e il suo percorso politico, essi sottolineano in maniera ricorrente soprattutto tre episodi del suo passato: la sua sospetta responsabilità nell’arresto in Italia, nel 1927 (durante un suo breve rientro clandestino nel paese) di un gruppo di compagni con i quali egli aveva lavorato; il biasimo severo che nel 1929, in URSS, aveva ricevuto per indisciplina e incomprensione della vera natura del trockismo; i suoi legami con altri elementi dell’emigrazione italiana considerati in maniera sospetta tra i quali Aldo Gorelli, Spina Ribelle, Emilia Mariottini. Nel 1937 è espulso dal partito comunista sovietico per i suoi legami con il “nemico del popolo” Renato Cerquetti. Durante l’arresto, nell’interrogatorio del 5 gennaio 1938, sotto tortura Allegrezza dichiara che dal 1933 è membro di un’organizzazione bordighista controrivoluzionaria che svolge attività di spionaggio controrivoluzionario in URSS, nella quale era stato inserito dall’italiano Carlo Masi, insegnante di politica economica alla MLŠ. Sempre sotto tortura, confessa inoltre che nel periodo di lavoro all’archivio “Sel’schozaerofotos”emka” del Commissariato del Popolo all’Agricoltura ha passato a Renato Cerquetti, anch’egli membro di questa organizzazione, materiale fotografico di ponti, stazioni di aereodromi, campi militari nella provincia di Gorkij e di Ivanov. Oltre a ciò, riconosce di essere membro di un gruppo terroristico armato creato per uccidere Stalin al quale partecipano anche, oltre allo stesso Renato Cerquetti, Vincenzo Baccalà e Arnaldo Silva.

Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato la notte fra il 9 e il 10 dicembre 1937 come membro di un’organizzazione terroristica controrivoluzionaria

Condanna: Condannato alla pena capitale il 14 marzo 1938 dal Collegio Militare del Tribunale Supremo dell’ URSS in base all’art. 58-6, 58-8 e 58-11 con l’accusa di partecipazione a un’organizzazione terroristica controrivoluzionaria

Data, luogo e causa della morte: Fucilato il 14 marzo 1938 alla Kommunarka

Riabilitazione: Riabilitato il 14 luglio 1956

Fonti archivistiche: GARF, f. 8409, op. 1, d. 59; d. 113; d. 116; d. 1699; GARF, f. 10035, op. 1, d.;
P-31289; d. P-59874; d; P-24265; Archiv Glavnoj Voennoj Prokuratury ; RGASPI, f. 513, op. 2, d. 69;
CA FSB RF, sled. delo n. 961644; ACS, CPC busta 70; FIG, APC, 1921-1943, fasc. 1517;
FIG, Fondo Robotti

Martirologi: Kommunarka

 

 

 

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