Fascicolo istruttorio relativo a Pompeo Nale, conservato presso l’Archivio di Stato della Federazione Russa, (Gosudarstvennyj Archiv Rossijskoj Federacii, GARF)
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GARF – Gosudarstvennyj Archiv Rossijskoj Federacii
NALE POMPEO P-26351
“Confermo”
NKVD Regione di Mosca
Commissario della Sicurezza dello Stato
di I rango
REDENS
1 dicembre 1937
MANDATO
(di arresto)
Alla IV sezione della Direzione della Sicurezza dello Stato della Direzione dell’NKVD per la Regione di Mosca sono pervenute informazioni circa l’appartenenza a un’organizzazione spionistica controrivoluzionaria del meccanico della miniera Lopatinskij del Kombinat chimico di Voskresensk NALE Pompeo Giuseppe, nato nel 1901, originario di Verona (Italia).
Secondo le deposizioni dell’arrestato CERQUETTI R.M., NALE P.G. è stato da lui reclutato in un’organizzazione controrivoluzionaria e svolge attività spionistica controrivoluzionaria a favore di uno stato straniero.
Sulla base di quanto esposto:
– NALE Pompeo Giuseppe, nato nel 1901, originario della città di Verona (Italia), cittadino sovietico, non iscritto al partito, residente nella città di Voskresensk, Regione di Mosca –
È SOGGETTO AD ARRESTO e giudizio ai sensi dell’articolo 58-6 e 58-8 del Codice Penale della RSFSR.
Capo del II settore della IV sezione
della Direzione della Sicurezza dello Stato per la Regione di Mosca
Tenente superiore della Sicurezza dello Stato (Laberkov).
“D’accordo” Vicecapo della IV sezione della Direzione della Sicurezza dello Stato
della Direzione dell’NKVD per la Regione di Mosca
Tenente della Sicurezza dello Stato (Nikol’skij)
Capo della IV sezione della Direzione della Sicurezza dello Stato della Direzione dell’NKVD per la Regione di Mosca
Capitano della Sicurezza dello Stato (Persic)
Direzione della Sicurezza dello Stato
Direzione dell’NKVD per la Regione di Mosca
SCHEDA DELL’ARRESTATO
DOMANDE RISPOSTE
1. Cognome | Nale | ||||
2. Nome e patronimico | Pompeo Giuseppe | ||||
3. Anno e luogo di nascita | Nato il 12 marzo 1901Regione Italia Settentrionalecittà Verona villaggio Zevio | ||||
4. Domicilio permanente (indirizzo) | Regione di Mosca provincia di VoskresenskMiniera Lopatinskij n. 5 int. 1 | ||||
5. Luogo di lavoro e mansione o occupazione | Kombinat chimico di Voskresensk, meccanico della funivia della miniera Lopatinskij | ||||
6. Professione e appartenenza al sindacato, n. tessera | Meccanico, iscritto al sindacato dei lavoratori dell’industria mineraria e metallurgica dal 1926, tessera n. 026183 | ||||
7. Situazione patrimoniale al momento dell’arresto (Elencare dettagliatamente i beni mobili e immobili: costruzioni, attrezzi agricoli semplici e complessi, quantità di terra coltivata, quantità di bestiame, cavalli ecc.; ammontare dell’imposta agricola e d’invalidità. Se kolchoziano, indicare la situazione patrimoniale prima dell’ingresso nel kolchoz, la data dell’ingresso nel kolchoz) | Arredi domestici | ||||
8. Idem prima del 1929 | no | ||||
9. Idem prima del 1917 | no | ||||
10. Posizione sociale al momento dell’arresto | operaio | ||||
11. Servizio militare nell’esercito zarista e grado | Servizio militare prestato nell’esercito italiano nella città di Piacenza nel 21° Reggimento artiglieria come soldato semplice dal 1919 al 1921 | ||||
12. Servizio militare nell’esercito bianco e grado | no | ||||
13. Servizio militare nell’Armata Rossa:a) periodob) categoria | no | ||||
14. Origine sociale | Operaia | ||||
15. Passato politico | È stato iscritto alla Federazione giovanile socialista italiana dal 1916 al 1923 | ||||
16. Nazionalità e cittadinanza | Italiano, cittadino dell’URSS dal 193[…] | ||||
17. Appartenenza al partito, da quando e n. tessera | Iscritto alla VKP(b) dal 1927 al 1932. Escluso dalla VKP(b) automaticamente | ||||
18. Istruzione (sottolineare e indicare esattamente la scuola finita) | MediaLicenza elementare in Italia e 2 anni di scuola industriale | ||||
19. Categoria di registrazione militare | no | ||||
20. È mai stato sotto processo o inchiesta, e anche sentenza, risoluzione o ordinanza | Arrestato nel 1933 dagli organi dell’NKVD a Mosca, è stato liberato | ||||
21. Stato di salute | Buono | ||||
22. Composizione della famiglia: elencare padre, madre, sorelle, fratelli, figli e figlie (loro cognome, nome e patronimico, luogo di lavoro e mansioni o occupazione e indirizzo): | |||||
grado di parentela | Cognome, nome e patronimico | età | Luogo di lavoro, mansioni o professione | Domicilio | |
madre | Scapina Luisa | 62 | Non lavora | Verona (Italia) | |
fratello | Nale Remo | 23 | arrestato | In Italia | |
sorella | Nale Linda | 20 | Lavora nel calzaturificio Rossi | In Italia | |
sorella | Nale Eugenia | 18 | Lavora nel calzaturificio Rossi | In Italia | |
moglie | Nale Valentina Fëdorovna | 22 | Non lavora, a mio carico | Miniera Lopatinskij, n. 5 int. 1, Voskresensk, Regione di Mosca | |
figlio | Nale Remo | 13 mesi | Non lavora, a mio carico | Miniera Lopatinskij, n. 5 int. 1 Voskresensk, Regione di Mosca | |
Firma dell’arrestato
Nale P.
- Segni particolari
- Arrestato da Direzione della Sicurezza dello Stato della Direzione dell’NKVD per la Regione di Mosca
- Note
Firma dell’impiegato che ha compilato la scheda
5 dicembre 1937
Nota 1. Il formulario viene compilato in modo chiaro e leggibile in base alle parole dell’arrestato e viene verificato con dati documentali.
Nota 2. I dati del formulario devono essere verificati nel corso dell’istruttoria e riportati nell’atto d’accusa o nella sentenza conclusiva del caso.
DIREZIONE DEL COMMISSARIATO DEL POPOLO AGLI AFFARI INTERNI DELL’URSS
per la Regione di Mosca
Direzione della Sicurezza dello Stato
VERBALE D’INTERROGATORIO
RELATIVO AL FASCICOLO N.
Il 14 dicembre 1937 io sottoscritto, capo del II settore della IV sezione della Direzione della Sicurezza dello Stato della Direzione dell’NKVD della Regione di Mosca, Laberkov, ho interrogato in qualità di imputato
1. Cognome Nale
2. Nome e patronimico Pompeo Giuseppe
3. Data di nascita 1901
4. Luogo di nascita Verona, Italia
5. Domicilio città di Voskresensk, Regione di Mosca, miniera Lopatinskij, n. 5 int. 1
6. Nazionalità e cittadinanza cittadino sovietico
7. Passaporto
8. Occupazione meccanico alla miniera Lopatinskij del kombinat chimico di Voskresensk
9. Origine sociale il padre lavorava come meccanico al deposito ferroviario di Verona, Italia, la madre casalinga, il padre è defunto nel 1915
10. Posizione sociale (tipo di occupazione e situazione patrimoniale)
a) prima della rivoluzione studiava alla scuola elementare industriale di Verona ed era a carico dei genitori
b) dopo la rivoluzione fino al 1924 viveva in Italia e lavorava come meccanico presso diversi privati – in URSS come operaio in diverse aziende
11. Composizione della famiglia: padre Nale Giuseppe 60 anni, morto nel 1915, prima lavorava al deposito ferroviario di Verona (Italia); madre Scapini Luisa, 62 anni, invalida, è a carico del fratello e della sorella, abita a Verona (Italia) all’indirizzo: via Betilloni 44; fratello Nale Remo, 24 anni, abita a Verona, lavora come tecnico per la ristrutturazione di un albergo; sorella Nale Linda, 20 anni, abita a Verona (Italia), lavora come operaia al calzaturificio Rossi e sorella Nale Eugenia, 18 anni, lavora nello stesso calzaturificio Rossi; moglie Nale (Mačina) Valentina Fëdorovna, 23 anni, abita alla miniera Lopatinskij, n. 5, int. 1, casalinga, e con lei il figlio di 13 mesi.
12. Istruzione 5 classi di scuola elementare nella città di Verona (Italia) nel 1915
13. Appartenenza al partito Dal 1917 al 1923 iscritto alla Federazione giovanile socialista Italiana (massimalisti), uscì dalla federazione per disaccordo con la politica del partito socialista (massimalista) d’Italia. Nell’aprile-maggio del 1927 fu candidato a membro della VKP(b) e lo stesso anno ebbe un’ammonizione per aver frequentato una riunione illegale trockista, nel dicembre 1927 fu accolto come membro della VKP(b) e nel 1933 fu escluso automaticamente per mancato pagamento della tessera.
14. A quali provvedimenti repressivi è stato sottoposto: processo, arresto ecc. (quando, da quale organo e perché)
a) prima della rivoluzione nessuno
b) dopo la rivoluzione Arrestato 3 volte dalla polizia “Pubblica sicurezza” nella città di Verona: nel febbraio del 1918 rimase agli arresti 2 giorni; in maggio per partecipazione a una dimostrazione, liberato 7 giorni dopo l’interrogatorio; in giugno-luglio dopo l’interrogatorio, rilasciato il quarto giorno. Nel settembre del 1924 fu arrestato a Berlino dalla polizia e inviato inizialmente al carcere della Aleksanderplatz, dove trascorse 10 giorni e fu tradotto nel carcere di “Spandau”, vicino a Berlino, dove rimane fino alla fine di ottobre e fu liberato dopo interrogatorio. Nel dicembre del 1932 fu arrestato dalla 26° sezione della polizia di Mosca con l’accusa di violenza carnale sulla cittadina italiana Alb[…] e fu liberato all’inizio di gennaio del 1933 dal carcere della Taganka, dove […]
15. Quali riconoscimenti ha ricevuto (ordini, diplomi, armi ecc.) sotto il potere sovietico nessuno
16. Categoria di registrazione militare / riserva e dove è registrato
non è registrato
17. Servizio nell’Armata rossa (guardia rossa, formazioni partigiane) quando e con quale grado, obbligo militare non ha prestato servizio
18. Servizio nelle armate controrivoluzionarie, bianche o altre (quando e in quale ruolo) Ha prestato servizio nell’esercito italiano come soldato semplice nel 21° reggimento artiglieria nella città di Piacenza dal gennaio 1920 all’aprile 1920; quindi fu inviato […] in Africa Settentrionale nel reparto sanitario della città di Bengasi, dove rimase fino alla fine del 1921, dopodiché fu smobilitato nella città di Verona (Italia)
19. Partecipazione a bande, organizzazioni e rivolte controrivoluzionarie no
20. Informazioni sull’attività socio-politica no
Nota: Ogni pagina del verbale deve essere autenticata dalla firma dell’interrogato e di colui che conduce l’interrogatorio.
Nale P.
VERBALE DELL’INTERROGATORIO
di NALE, Pompeo Giuseppe, del 21 dicembre 1937
Domanda: Nell’interrogatorio del 15 dicembre u.s. Lei ha dichiarato che il centro illegale trockista italiano diede direttive per l’organizzazione dell’attività di spionaggio. Dica in che modo ne è a conoscenza.
Risposta: Ho saputo delle direttive del centro illegale trockista italiano per l’organizzazione di un’attività di spionaggio dai partecipanti del centro illegale DE LEONE, TROVATELLI e SILVA (MONOTOV) nel 1925, 1927, 1930 e 1937.
Domanda: Quali istruzioni ricevette dal centro trockista per l’organizzazione dell’attività spionistica in URSS?
Risposta: La prima volta ricevetti istruzioni per l’organizzazione dell’attività spionistica da DE LEONE a casa sua nella primavera del 1925, dopo il mio ritorno dalla comune e prima della partenza per la città di Nikolaev. DE LEONE mi diede il compito di raccogliere informazioni sulla capacità produttiva dei cantieri navali “Henry Marty”, dati sulla quantità di navi militari in riparazione e in costruzione e sul loro armamento. Mi fu anche dato il compito di procurarmi i disegni delle navi militari di nuova costruzione e reperire informazioni sui depositi militari. Ho già riferito in merito ai risultati del lavoro da me svolto nell’interrogatorio del 15.12 u.s.
Nel 1927 ricevetti istruzioni del centro illegale trockista per l’attività spionistica da TROVATELLI a casa sua. Nel frattempo DE LEONE a causa della sua partenza dall’URSS mi aveva messo in contatto con TROVATELLI. A casa sua TROVATELLI mi comunicò che adesso, in relazione alla lotta sviluppata dai trockisti contro la VKP(b) ed essendo io già entrato a far parte della VKP(b), dovevo ricevere dai trockisti russi, incattiviti contro il partito e il potere, informazioni di diverso genere che potessero portare vantaggio all’Italia e indebolire la potenza dell’Unione Sovietica. Quando chiesi a TROVATELLI di chi era l’incarico che mi assegnava, lui rispose che era un incarico del centro trockista. Allora mi comunicò che facevano parte del centro trockista italiano: VERDARO, AMBROGI, PIZZIRANI, lo stesso TROVATELLI; come è noto mi misi in contatto con una grande quantità di trockisti russi, presenti a riunioni illegali dal 1927 al 1929, da loro ricevetti informazioni sulla situazione interna al partito, sulle decisioni segrete del partito, sugli umori della popolazione e riferii tutto questo a TROVTELLI. Lavorando a quell’epoca nel Salumificio n. 2 vi distribuii volantini trockisti ed eccitai in ogni modo lo scontento delle masse lavoratrici per la politica del partito e del potere sovietico.
Domanda: Quali incarichi di carattere spionistico ricevette nel 1930?
Risposta: Anche nel 1930 gli incarichi per il lavoro spionistico, come direttiva del centro trockista, li ricevetti da TROVATELLI. Quest’ultimo, dato che nel frattempo l’opposizione trockista nella VKP(b) era stata in gran misura sconfitta e rimanere a Mosca era ormai pericoloso, mi comunicò che il nostro centro trockista italiano aveva dato istruzione ai nostri uomini di lasciare Mosca e raccogliere diverse informazioni spionistiche in periferia, ma prima di partire per la periferia TROVATELLI mi diede il compito di raccogliere informazioni sull’Istituto scientifico di motori automobilistici “NAMI”, di nuova costruzione, dove io mi feci assumere nel luglio del 1930 per il lavoro di montaggio (impianto elettrico e installazione di motori elettrici). In un mese di lavoro all’istituto mi procurai una pianta dell’edificio dell’istituto e della sua disposizione interna e informazioni sui risultati della sperimentazione di un motore automobilistico. La pianta e le informazioni furono da me trasmesse a TROVATELLI.
In seguito lavorando alle costruzione di funivie nei cementifici del Medio Volga (località Sengelej), della città di Novo-Brjansk e vicino a Novosibirsk, e anche nella fabbrica di soda del Donbass e nella fabbrica di potassio della città di Solikamsk – raccolsi informazioni sullo stato di questi impianti e sulla loro capacità produttiva. Le informazioni furono da me trasmesse a TROVATELLI.
Domanda: Quali incarichi di natura spionistica ricevette nel 1937?
Risposta: Prima ricevetti un incarico per il lavoro spionistico come direttiva del centro illegale trockista nel giugno nel 1937 da TROVATELLI a casa sua, dopo che ebbi informato TROVATELLI della mia assunzione al kombinat chimico di Voskresensk, e in seguito nel mese di luglio dello stesso anno da SILVA (MONOTOV) a casa di CERQUETTI.
Domanda: Chi è TROVATELLI e da quanto tempo lo conosce?
Risposta: Conoscevo TROVATELLI come trockista fin dal momento del mio arrivo in Unione Sovietica, cioè dalla fine del 1925. Seppi che era un agente della “Pubblica Sicurezza” alla fine del 1927, al tempo della partenza di DE LEONE per l’estero. Quest’ultimo partendo per l’estero mi mise in contatto con TROVATELLI e mi diede incarico di rivolgermi a TROVATELLI per le questioni della mia attività trockista, e anche in caso di necessità rivolgermi a lui per quanto riguardava il mio lavoro informativo.
Domanda: Chi è SILVA (MONOTOV) e da quanto tempo lo conosce?
Risposta: Conoscevo SILVA (MONOTOV) come trockista attivo fin dal mio arrivo in URSS, cioè dalla fine del 1925. Venni a sapere che era un agente della “Pubblica Sicurezza” da TROVATELLI a casa sua nel mese di giugno del 1937. TROVATELLI incontrandomi nel giugno del 1937 mi ingiunse di non frequentare più il suo appartamento, poiché c’era il pericolo di essere arrestati e mi propose di trasmettere a SILVA (MONOTOV) tutte le informazioni da me ottenute e di prendere istruzioni da lui per il mio lavoro.
Domanda: Lei eseguì le istruzioni di TROVATELLI e si mise in contatto con SILVA (MONOTOV)?
Risposta: Sì, mi misi in contatto con lui nel luglio del 1937. Andai all’appartamento di CERQUETTI, dal quale un tempo abitavo, e qui più tardi giunse SILVA (MONOTOV); cogliendo il momento in cui CERQUETTI era occupato a preparare la cena in cucina e nella stanza oltre a me e SILVA non c’era nessuno, mi rivolsi a SILVA e lo informai dell’incarico assegnatomi da TROVATELLI. Al che SILVA (MONOTOV) mi ingiunse di interrompere temporaneamente la mia attività contro il partito e il potere sovietico, poiché sapeva degli arresti in corso a Mosca e che gli organi dell’NKVD s’interessavano molto all’attività degli italiani residenti in URSS. Nel corso di questa stessa conversazione SILVA mi raccomandò di non andare più a trovarlo e non incontrarmi da nessuna parte con lui per qualche tempo, finché egli stesso non avesse ristabilito i contatti con me.
Domanda: Che cosa sa di SILVA (MONOTOV)?
Risposta: Dalle parole dello stesso SILVA (MONOTOV) so che prima dell’arrivo in URSS era ufficiale dell’esercito italiano con il grado di capitano. Che dopo l’arrivo in URSS nel 1925-1926 studiò a Mosca all’Accademia militare e nel 1928 fu inviato a lavorare dapprima in Mongolia, poi in Romania; SILVA non mi disse quale lavoro svolgesse in Mongolia e in Romania.
Domanda: Chi è CERQUETTI e da quanto tempo lo conosce?
Risposta: Conosco CERQUETTI Renato fin dall’arrivo in URSS, cioè dall’inizio del 1927, nel periodo del suo lavoro in Asia Centrale dal 1927 al 1930 abitavo nel suo appartamento. Non conosco dati compromettenti a suo riguardo.
Domanda: Che cosa ha realizzato al Kombinat chimico?
Risposta: In seguito all’avvertimento di SILVA (MONOTOV) di interrompere l’attività, durante la permanenza al kombinat chimico il mio lavoro spionistico non ha portato ad alcun risultato.
Domanda: Dopo l’avvertimento del luglio del 1937, ha avuto qualche incontro con SILVA?
Risposta: No, dopo l’incontro a casa di CERQUETTI nel luglio del 1937 e fino al mio arresto non mi sono più incontrato con SILVA.
Domanda: Il 15 dicembre u.s. durante l’interrogatorio Lei ha dichiarato che il centro illegale trockista italiano diede la direttiva di organizzare un’attività terroristica in URSS, dica in che modo ne è a conoscenza.
Risposta: Durante l’interrogatorio del 15 dicembre u.s. ho dichiarato che nel mese di giugno del 1937 mi trovavo nell’appartamento di TROVATELLI, dove era presente SILVA (MONOTOV), e nel luglio dello stesso anno io e SILVA (MONOTOV) eravamo presenti nell’appartamento di CERQUETTI e discutemmo le questioni dell’attività della nostra organizzazione. Durante la discussione di queste questioni SILVA (MONOTOV) mi informò del fatto che la dirigenza dell’organizzazione trockista esigeva dai membri dell’organizzazione che partecipassero all’attività terroristica. Questo nel giugno del 1937 mi aveva comunicato anche TROVATELLI. Quando domandai chi si occupava personalmente di attività terroristica e contro quale dei dirigenti del governo sovietico si preparavano attentati terroristici, né SILVA (MONOTOV), né TROVATELLI mi diedero risposta, motivando la cosa col fatto che io, occupandomi di lavoro spionistico, non ero tenuto a saperlo. Bastava che sapessi di tali istruzioni della dirigenza e che fossi al corrente della cosa nel caso che SILVA (MONOTOV), il quale era direttamente a capo di questa attività, mi avesse chiamato.
Domanda: SILVA (MONOTOV) Le diede degli incarichi relativi all’attività terroristica?
Risposta: No, non me ne diede. Ho già dichiarato che SILVA (MONOTOV) mi avvertì di non incontrarlo più, dato che ci trovavamo nel campo visivo dell’NKVD. Come è noto, poco dopo fui arrestato.
Domanda: Ha qualcosa da aggiungere alle sue dichiarazioni?
Risposta: Non ho nulla da aggiungere alle dichiarazioni da me rese.
Il verbale riporta fedelmente le mie parole ed è stato da me letto.
NALE
Ha interrogato: Il capo del II settore della IV sezione della Direzione della Sicurezza dello Stato
Tenente superiore della Sicurezza dello Stato LABERKOV.
È conforme (Firma)
“CONFERMO”
VICECOMMISSARIO DEL POPOLO DEGLI AFFARI INTERNI DELL’URSS
Commissario della Sicurezza dello Stato di I rango
(ZAKOVSKIJ)
12.2.1938
“CONFERMO”
PROCURATORE DELL’UNIONE SOVIETICA
(VYŠINSKIJ)
13.3.1938
ATTO DI ACCUSA
Relativo al fascicolo d’istruttoria n. 4789 di
NALE Pompeo Giuseppe
L’istruttoria sul caso dell’organizzazione spionistica e terroristica controrivoluzionaria trockista-bordighista ha accertato che NALE P.G. è attivo partecipante di detta organizzazione controrivoluzionaria.
Nell’organizzazione entrò nel 1924 come agente dello spionaggio di uno stato straniero.
Dal 1924 svolse attività spionistica. Nel 1926, lavorando nella città di Nikolaev ai cantieri navali, attraverso i suoi agenti CECCHI, DEPANGHER e altri raccolse informazioni sulla quantità di navi militari lì in riparazione e in costruzione e sul loro armamento, e anche sulla capacità produttiva dei cantieri navali, riferì tutto ciò all’agente dello spionaggio straniero DE LEONE, che trasmise queste informazioni a uno stato straniero. Nello stesso tempo nella città di Nikolaev creò una sua rete di agenti nel club internazionale di marinai.
Dal 1927 al 1929 fece parte di un’organizzazione trockista controrivoluzionaria, frequentò riunioni illegali di trockisti. Trasmetteva all’agente dello spionaggio straniero TROVATELLI tutte le informazioni sulla lotta all’interno della VKP(b) e sugli umori fra la popolazione dell’URSS.
Nel 1930 su incarico di TROVATELLI si fece assumere all’Istituto scientifico di motori automobilistici “NAMI”, di nuova costruzione, dove si procurò una pianta dell’istituto e della sua disposizione interna e informazioni sui risultati della sperimentazione di un motore automobilistico, e trasmise tutto ciò a TROVATELLI.
Lavorando alla costruzione di funivie, in cementifici del Medio Volga (località Sengalej), della città di Novo-Brjansk e vicino a Novosibirsk, e anche nella fabbrica di soda del Donbass e nella fabbrica di potassio della città di Solikamsk, raccolse informazioni sullo stato di questi impianti e sulla loro capacità produttiva, e trasmise anche queste informazioni a TROVATELLI.
Oltre all’attività spionistica come partecipante di questa organizzazione condivideva le direttive dell’organizzazione sulla preparazione e l’esecuzione di attentati terroristici contro i membri del Polibjuro e del Governo sovietico.
Interrogato in qualità di imputato, NALE P.G. si è riconosciuto pienamente colpevole, e dimostra altresì con le sue deposizioni la colpevolezza dell’imputato CERQUETTI.
Sulla base di quanto esposto:
NALE Pompeo Giuseppe, nato nel 1901, originario della città di Verona (Italia), italiano, cittadino dell’URSS, dal 1917 al 1923 membro della Federazione giovanile socialista italiana (dei massimalisti), dal 1927 al 1933 iscritto alla VKP(b), escluso automaticamente. Fino all’arresto meccanico della miniera Lopatinskij del Kombinat chimico di Voskresensk
È ACCUSATO di essere stato attivo partecipante di un’organizzazione terroristica e spionistica controrivoluzionaria trockista-bordighista, di aver svolto personalmente attività spionistica per incarico del controspionaggio straniero, e avere altresì condiviso le direttive dell’organizzazione sulla preparazione e l’esecuzione di attentati terroristici contro i membri del Politbjuro e del governo sovietico, cioè del reato previsto dall’art. 58 commi 6, 8 e 11 del Codice Penale della RSFSR.
Il fascicolo d’istruttoria N. 4789 per l’accusa di NALE P.G. deve essere inviato per l’esame al Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS in applicazione della legge del 1° dicembre 1934.
INFORMAZIONE: NALE P.G. è detenuto nel carcere della Taganka.
Capo del II settore della IV sezione della Direzione della Sicurezza dello Stato
Tenente superiore della Sicurezza dello Stato: (LABERKOV)
“D’accordo” Capo della IV sezione della Direzione della Sicurezza dello Stato
della Direzione dell’NKVD per la Regione di Mosca
Capitano della Sicurezza dello Stato: (PERSIC)
SENTENZA
In nome dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche
Il Collegio Militare della Corte Suprema dell’Unione delle RSS
composto da:
Presidente: Giurista militare di brigata compagno Kandybin
Membri: Giuristi militari di brigata compagni Preobražencev e Ždan
In presenza del segretario: Giurista militare di 3° rango compagno Kozlov
In una seduta a porte chiuse nella città di Mosca
il 14 marzo 1938
Ha esaminato il fascicolo relativo a
NALE Pompeo Giuseppe, nato nel 1901, ex meccanico della miniera Lopatinskij del Kombinat chimico, accusato dei reati previsti dagli artt. 58-6, 58-8 e 58-11 del Codice Penale della RSFSR.
L’istruttoria preliminare e dibattimentale ha accertato che NALE è colpevole di aver partecipato attivamente a un’organizzazione diversivo-terroristica trockista antisovietica, aver conosciuto e condiviso la sua attività terroristica nei confronti della dirigenza della VKP(b) e del governo sovietico; inoltre di essere stato agente dello spionaggio italiano, a favore del quale svolse attività spionistica seguendo le direttive degli organi dello spionaggio italiano, cioè dei reati previsti dagli articoli 58-6, 58-8 e 58-11 del Codice Penale della RSFSR.
Sulla base di quanto esposto e ai sensi degli articoli 319 e 320 del Codice di Procedura Penale della RSFSR il Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS
CONDANNA
Nale, Pompeo Giuseppe alla pena capitale – fucilazione con confisca di tutti i beni di sua proprietà personale.
[…]
Il Presidente (firma)
CERTIFICATO Segreto
La condanna alla fucilazione di Nale Pompeo Giuseppe è stata eseguita a Mosca il 14.3.1938. L’atto di esecuzione della condanna si conserva nell’Archivio Speciale della I sezione speciale dell’NKVD dell’URSS, tomo 3, foglio n. 99.
Il capo del 12° settore della I sezione speciale dell’NKVD dell’URSS
Tenente della Sicurezza dello Stato (Ševelev)
SCHEDA INFORMATIVA
sul fascicolo d’archivio n. 1377 relativo a Nale
Dalla scheda informativa n. 1780 del 4 marzo 1936 risulta che Nale è nato nel 1901 in Italia, è di nazionalità italiana e cittadino italiano.
Iscritto al Partito socialista fino al 1923. Giunge in URSS nel 1924 dall’Italia attraverso la Francia, con l’aiuto della sezione italiana della MOPR. In Italia e in Francia è minacciato da molti anni di reclusione.
In URSS entra nella VKP(b), poi viene escluso perché indegno del nome di comunista.
In un documento del 1956 [sic] si dice: “Nale Pompeo (non iscritto al partito), lavorava in fabbrica. Frequentava raramente il club. Al lavoro si comportava bene”.
La scheda informativa è stata redatta dal Procuratore Militare della 12 sezione della Procura Militare Centrale
Tenente colonnello Sinicyn
16 giugno 1956
Controllo speciale
SEGRETO
Copia n.1
“CONFERMO”
Procuratore capo militare
Colonnello di giustizia
E. Varskoj
30 giugno 1956
AL COLLEGIO MILITARE DELLA CORTE SUPREMA DELL’URSS
CONCLUSIONE
Mosca, 28 giugno 1956
Il Procuratore militare della 12° sezione della Procura militare centrale tenente colonnello di giustizia Sinicyn, dopo aver esaminato il fascicolo istruttorio d’archivio n. 961672 relativo a NALE P.G., e i materiali della verifica supplementare
HA TROVATO:
Il Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS il 14 marzo 1938 in base agli artt. 58-6, 58-8 e 58-11 del Codice Penale della RSFSR condannò alla pena capitale
NALE Pompeo Giuseppe, nato nel 1901, originario della città di Verona (Italia), cittadino sovietico, italiano, membro della Federazione giovanile socialista dal 1917 al 1923, giunto in URSS nel 1924, iscritto alla VKP(b) dal 1927 al 1933, escluso automaticamente, fino all’arresto meccanico alla Miniera Lopatinskij del Kombinat chimico di Voskresensk.
NALE fu riconosciuto colpevole di aver partecipato attivamente a un’organizzazione diversivo-terroristica trockista antisovietica, aver condiviso la sua attività terroristica nei confronti della dirigenza della VKP(b) e del governo sovietico. Inoltre di essere stato agente dello spionaggio italiano, a favore del quale aveva svolto attività spionistica.
La sentenza è soggetta ad annullamento e il caso ad archiviazione in virtù di nuove circostanze emerse.
NALE si riconobbe colpevole già durante il primo interrogatorio avvenuto il 14 dicembre 1937, il 9° giorno dopo l’arresto.
Tuttavia, sia in questo sia nei successivi interrogatori del 15 e 21 dicembre 1937 NALE rese dichiarazioni contraddittorie e inverosimili.
Durante l’interrogatorio del 14 dicembre 1937 NALE inizialmente dichiarò di essere stato reclutato in un’organizzazione controrivoluzionaria trockista nel 1927 nella città di Mosca dal bordighista VERDARO.
Ma in seguito mutò le sue deposizioni e dichiarò di essere stato reclutato nel 1923 dallo spionaggio italiano, per incarico del quale si presentò come attivo antifascista ai comunisti italiani e giunse in URSS nelle vesti di emigrato politico. In URSS stabilì contatti con agenti dello spionaggio italiano, dal 1925 al 1929 partecipò ripetutamente a riunioni illegali di bordighisti. Alla prima di tali riunioni, nel 1925, oltre a lui erano presenti BORDIGA, VERDARO, CERQUETTI, SILVA (Monotov) e altri, e BORDIGA lesse una relazione.
Il verbale dell’interrogatorio del 15 dicembre 1937 ripete il precedente verbale d’interrogatorio.
Oltre alla mancanza di concretezza di queste dichiarazioni, mai verificate nel corso dell’istruttoria, esse contraddicono le deposizioni del 21 dicembre 1937.
Come già detto, negli interrogatori del 14 e 15 dicembre 1937 NALE dichiarò che nella riunione illegale di bordighisti del 1925 oltre a lui erano presenti CERQUETTI e SILVA (Monotov).
Tuttavia, nell’interrogatorio del 21 dicembre dichiarò di aver saputo che Silva (Monotov) era un agente dello spionaggio italiano nel giugno del 1937 da Trovatelli, e di aver conosciuto CERQUETTI solo nel 1927 e di non essere al corrente di alcun dato compromettente su di lui.
La verifica supplementare effettuata ha stabilito che durante l’interrogatorio del 27 dicembre 1937 per il caso di CERQUETTI, NALE dichiarò di aver saputo dalle parole di Sensi dell’attività controrivoluzionaria di CERQUETTI, ma di non sapere nulla di concreto della sua attività controrivoluzionaria.
Nel mandato di arresto e nell’atto di accusa si dice che le prove dell’appartenenza di NALE a un’organizzazione controrivoluzionaria sono fornite dall’arrestato CERQUETTI R.M, dal quale era stato reclutato in tale organizzazione.
Come prova di questa circostanza al fascicolo di NALE è allegato un estratto dal verbale dell’interrogatorio di CERQUETTI del 29 novembre 1937.
La verifica ha accertato che nel fascicolo di CERQUETTI non esistono deposizioni da lui rese il 29 novembre 1937.
L’esame del fascicolo istruttorio d’archivio per l’accusa di CERQUETTI R.M. ha stabilito che CERQUETTI nell’interrogatorio del 28 novembre 1937, relativo al suo caso, dichiarò di non sapere nulla dell’attività spionistica di NALE, ma che SENSI gli aveva detto di aver coinvolto NALE nell’attività spionistica.
Attualmente anche per il caso di CERQUETTI e SILVA (Monotov) è stata effettuata una verifica supplementare ed è stato stabilito che furono condannati ingiustamente. I loro fascicoli sono stati indirizzati al Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS per l’archiviazione.
Il Comitato della Sicurezza dello Stato presso il Consiglio dei Ministri dell’URSS non dispone di dati circa l’appartenenza di NALE allo spionaggio straniero.
In base ai documenti dell’archivio di partito è stato accertato che NALE giunse in URSS nel 1924 con l’aiuto della sezione italiana della MOPR, giacché in Italia lo minacciavano molti anni di reclusione.
Basandomi sugli articoli 373 e 378 del Codice di Procedura penale della RSFSR,
RITERREI:
di sottoporre il fascicolo relativo a NALE Pompeo Giuseppe all’esame del Collegio Mlitare della Corte Suprema dell’URSS per una revoca della condanna del 14 marzo 1938 e per l’archiviazione del caso nei confronti di NALE per assenza degli estremi di reato.
Allegati: Fascicolo del I tomo n/vch n. 023021 e materiali della verifica in 4 fogli, solo al destinatario.
PROCURATORE MILITARE DELLA SEZIONE
DELLA PROCURA MILITARE CENTRALE
Tenente colonnello di giustizia
(SINICYN)
D’ACCORDO:
viceprocuratore capo militare
colonnello di giustizia
(M. MAKSIMOV)
28.06.1956
N. 12/18881-56
Informazione:
L’arresto è stato autorizzato dal facente funzione di Procuratore
Della regione di Mosca il 5.12.’37.
(firma illeggibile).
L’arresto è stato formalizzato dal capo del II settore
Della Direzione dell’NKVD della Regione di Mosca Nikol’skij
e dal vicecapo della Direzione dell’NKVD della Regione di Mosca
Jakubovič.
COPIA SEGRETO
CORTE SUPREMA DELL’UNIONE DELLE RSS
ORDINANZA N. 4N-011109/56
IL COLLEGIO MILITARE DELLA CORTE SUPREMA DELL’URSS
Composto da: Presidente colonnello di giustizia SEMIK
E membri: colonnelli di giustizia SENIN e PARFENOV,
dopo aver esaminato nella seduta del 14 luglio 1956
LA CONCLUSIONE DEL PROCURATORE CAPO MILITARE
sulla sentenza del Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS del 14 marzo 1938, con cui NALE Pompeo Giuseppe, nato nel 1901, originario della città di Verona (Italia), fino all’arresto meccanico della Miniera Lopatinskij del Kombinat chimico di Voskresensk, è stato condannato in base agli articoli 58-6, 58-8 e 58-11 del Codice Penale della RSFSR alla pena capitale – fucilazione, con confisca dei beni.
Dopo avere ascoltato la relazione del compagno PARFENOV
e la conclusione del viceprocuratore capo militare tenente colonnello di giustizia SINICYN, in merito all’annullamento della sentenza e all’archiviazione del caso,
HA STABILITO:
NALE fu riconosciuto colpevole di aver partecipato attivamente a un’organizzazione diversivo-terroristica trockista antisovietica, aver condiviso la sua attività terroristica nei confronti della dirigenza della VKP(b) e del governo sovietico.
Inoltre di essere stato agente dello spionaggio italiano, a favore del quale svolgeva attività spionistica.
Il procuratore capo militare nella sua conclusione indica che in seguito alla verifica supplementare effettuata ai sensi dell’art. 373 del Codice di procedura penale della RSFSR, sono state accertate nuove circostanze, che dimostrano la non colpevolezza di NALE, per cui la sentenza è soggetta ad annullamento, e il caso di NALE ad archiviazione per assenza degli estremi di reato, con le motivazioni seguenti.
L’incriminazione di NALE si basò sulle sue deposizioni e sulle deposizioni di CERQUETTI, arrestato per un altro caso, una copia del verbale d’interrogatorio del quale è allegata al fascicolo.
La verifica ha stabilito che CERQUETTI, reclutatore di NALE, e così SILVA (MONOTOV), con cui NALE sarebbe stato legato per l’attività sovietica, furono condannati immotivatamente e attualmente si procede all’archiviazione dei loro casi.
Le dichiarazioni dello stesso NALE mancano di concretezza, sono contraddittorie e smentite dai materiali della verifica.
La colpevolezza di NALE non è confermata da alcun altro dato obiettivo.
Il KGB presso il Consiglio dei Ministri dell’URSS non dispone di dati circa l’appartenenza di NALE allo spionaggio straniero.
Dai documenti dell’archivio del partito risulta che NALE giunse in URSS nel 1924 con l’aiuto della sezione italiana della MOPR, giacché in Italia lo minacciavano molti anni di reclusione.
Il Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS, avendo verificato i materiali del fascicolo, tenendo conto del fatto che una verifica supplementare ha permesso di raccogliere dati obiettivi a riprova dell’innocenza di NALE, e ritenendo fondati gli argomenti esposti nella conclusione del Procuratore capo militare,
HA STABILITO
Che la sentenza del Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS del 14 marzo 1938 nei confronti di NALE Pompeo Giuseppe venga annullata per le nuove circostanze emerse e che il caso sia archiviato per assenza degli estremi di reato.
ORIGINALE debitamente firmato
Conforme all’originale: cancelliere del Collegio Militare
Capitano di giustizia
(LIZUNOV)
battuto in 7 copie
1 – NP
2 – Procura Militare Centrale
3 – Comitato centrale del PCUS
4 – Direzione KGB
5 – IS/O
6 – OO
7 – riserva
datt. Skvorcova
4.8.56
N. 17869
SEGRETO
Copia n. 1
URSS
Direzione Comitato
della Sicurezza dello Stato
presso il Consiglio dei Ministri dell’Unione Sovietica
per la Regione di Mosca
Sezione registrazione e archivi
20 ottobre 1956
n. 6/1-7052
Mosca AL PLENIPOTENZIARIO DELLA DIREZIONE DEL KGB PRESSO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL’URSS PER LA REGIONE DI MOSCA NELLA PROVINCIA DI VOSKRESENSK
CAPITANO
Compagno KOČETKOV A.M.
Stiamo cercando di rintracciare i parenti di NALE Pompeo Giuseppe, condannato nel 1938, per informarli della sentenza di riabilitazione pronunciata dal Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS.
Dai materiali del fascicolo istruttorio d’archivio relativo a NALE P.G. emerge che fino al 1938 sua moglie NALE (MAČINA) Valentina Fëdorovna, nata nel 1913-1914, e il figlio NALE Remo Pompeo, nato nel 1936, abitavano nella città di Voskresensk all’indirizzo: Miniere Lopatinskie, n. 5, int. 1. Secondo quanto comunica l’ufficio indirizzi centrale NALE V.F. e NALE R.P. non risultano risiedere a Mosca o nella Regione di Mosca.
(vedi retro)
Sulla base di quanto esposto chiediamo di individuare persone che abbiano conosciuto NALE (MAČINA) V.F. e chiarire tramite loro dove si è trasferita NALE con il figlio e se hanno il loro indirizzo.
Si prega di procedere con urgenza.
VICEDIRETTORE DELLA SEZIONE REGISTRAZIONE E ARCHIVI DELLA DIREZIONE DEL KGB PRESSO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL’URSS PER LA REGIONE DI MOSCA
TENENTE SUPERIORE (KRUGLJAKOV)
Per il VICEDIRETTORE DEL I SETTORE DELLA SEZIONE REGISTRAZIONE E ARCHIVI DELLA DIREZIONE DEL KGB PER LA REGIONE DI MOSCA
CAPITANO (GORELOV)
Segretissimo
Copia n. 1
URSS
Plenipotenziario
Direzione del Comitato
della Sicurezza dello Stato
presso il Consiglio dei Ministri dell’URSS
per La Regione di Mosca
nella provincia di Voskresensk
31 ottobre 1956
n. 40/490
Voskresensk AL VICEDIRETTORE
SEZIONE REGISTRAZIONE E ARCHIVI
DIREZIONE DEL KGB PER LA REGIONE DI MOSCA
TENENTE SUPERIORE
Compagno KRUGLJAKOV
Con riferimento al n. 6/1-7052 del 20.10.56
Comunichiamo che risulta impossibile stabilire il domicilio di NALE (MAČINA) Valentina Fëdorovna, nata nel 1913-1914 e di suo figlio NALE Remo Pompeo, nato nel 1936, poiché fra i vecchi abitanti interrogati, residenti al civico n. 5 della Miniera Lopatinskij, provincia di Voskresensk, Regione di Mosca, nessuno ricorda NALE (MAČINA) V.F. e suo figlio.
Allegato: Richiesta di informazione
Plenipotenziario della Direzione del KGB presso il Consiglio dei Ministri dell’URSS per la Regione di Mosca nella provincia di Voskresensk
Capitano (KOČETKOV)
Vch n. 09266 Modulo n. 51
COLLEGIO MILITARE
DELLA CORTE SUPREMA
DELL’UNIONE SOVIETICA
14 giugno 1957
n. 4n-11109/56
Mosca, via Vorovskij, 13
COMITATO ESECUTIVO DEL SOVIET CITTADINO DI SARATOV
I Sezione speciale Ministero Affari Interni dell’URSS
n. 023021
Al Procuratore capo militare
La prego di dare istruzioni alla corrispondente sezione dell’Ufficio Anagrafe affinché registri la morte di NALE Pompeo Giuseppe, nato nel 1901, avvenuta il 21 giugno 1940, e rilasci il certificato di morte a sua moglie ŽIVEJKOVA V.F., abitante nella città di Saratov, via Kirpičnaja, 161, int. 6.
L’istante è stato informato
21 giugno 1957
Vicepresidente del Collegio Militare
Della Corte Suprema dell’URSS (M. RUSAKOV)
Vch. 8552
AL CAPO DELLA X SEZIONE DEL KGB
presso IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL’URSS
Generale di divisione
Compagno PROKOPENKO A.V.
12 marzo [196]8
6/234
Trasmettiamo la richiesta del Comitato esecutivo dell’Unione delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa dell’URSS n. 0149 del 5 febbraio 1968 di rintracciare Nale Pompeo Giuseppe e i suoi parenti e comunichiamo che nell’archivio della Direzione del KGB presso il Consiglio dei Ministri dell’URSS per la città di Mosca e la regione di Mosca si trova il fascicolo di un procedimento penale archiviato, secondo il quale Nale Pompeo Giuseppe (e non Nale Pompeo Giuseppe[1], come indicato nella richiesta), nato il 12 marzo 1901 a Zevio – Verona (Italia Settentrionale), italiano, cittadino sovietico, non iscritto al partito, meccanico alla Miniera Lopotnikovskij [sic] del kombinat chimico di Voskresensk, abitante nella città di Voskresensk, regione di Mosca, Miniera Lopotnikovskij [sic] n. 5, int. 1, fu arrestato il 5 dicembre 1937 dalla Direzione dell’NKVD della regione di Mosca, fu condannato il 14 marzo 1938 dal Collegio Militare della Corte suprema dell’URSS alla pena capitale, con esecuzione della sentenza il 14 marzo 1938, ed è stato riabilitato dal Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS il 14 luglio 1956.
Riguardo ai propri parenti durante gli interrogatori Nale dichiarò che:
il padre – Nale Giuseppe, morto nel 1915;
la madre – Scapini Luisa, 62 anni, a carico;
il fratello – Nale Romeo, 24 anni, tecnico;
la sorella – Nale Linda, 20 anni, operaia della ditta “Rossi”;
la sorella – Nale Eugenia, 18 anni, operaia alla ditta “Rossi”
risiedevano in Italia, nella città di Verona, via Betilloni n. 44.
La moglie – Nale (nome da ragazza: MAČINA) Valentina Fëdorovna, di 23 anni, casalinga, e il figlio – Romeo [sic], nato nel 1936, abitavano con lui: Miniera Lopotnikovskij [sic] n. 5, int. 1.
Nale (MAČINA) è diventata ŽIVEJKOVA. Al giugno del 1957 abitava nella città di Saratov, via Kirpičnaja, 161, int. 6. Il Collegio Militare della Corte Suprema dell’URSS le ha rilasciato il certificato di riabilitazione di Nale e l’ha informata del suo destino.
Tenendo conto che i parenti che svolgono ricerche su Nale (i loro cognomi non sono indicati) risiedono in un paese capitalista e non sanno del suo soggiorno nella regione di Mosca e del suo arresto, la Direzione del KGB presso il Consiglio dei Ministri dell’URSS per la città di Mosca e la regione di Mosca ritiene opportuno comunicare all’Ufficio ricerche del Comitato esecutivo dell’Unione delle Associazioni della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa dell’URSS, per la risposta all’estero, che non è stato possibile rintracciare detta persona e i suoi parenti.
ALLEGATO: Richiesta di informazioni con allegato di 4 pagine.
VICECAPO DELLA DIREZIONE DEL KGB presso il CONSIGLIO DEI MNISTRI DELL’URSS per la città di MOSCA e per la REGIONE DI MOSCA
Tenente colonnello (KOTOV)
CAPO DEL X SETTORE DELLA DIREZIONE DEL KGB presso il CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL’URSS per la città di MOSCA e per la REGIONE DI MOSCA
Tenente colonnello (FADEEV)
Conforme (firma)
Battuto in 3 copie
1 all’indirizzo
2 fascicolo P-26351
3 fascicolo 2
es. Rudakov
r/n. 234
la minuta è stata distrutta (firma)
batt. 11.03.68
URSS Segreto
COMITATO copia n. 2
della SICUREZZA NAZIONALE
presso il CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL’URSS
Decimo settore
20 marzo 1968
n. 10/1-10072
Mosca ALLA I SEZIONE SPECIALE DEL MINISTERO DELLA TUTELA
DELL’ORDINE PUBBLICO DELL’URSS
Città di Mosca
Copia: AL CAPO DELLA X SEZIONE DELLA DIREZIONE DEL KGB
presso il CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL’URSS per la città di MOSCA e la REGIONE DI MOSCA
Tenente colonnello
Compagno FADEEV D.M.
Città di Mosca
Con riferimento al n. 6/234 del 12 marzo 1968
Nel trasmettervi la richiesta di informazioni su POMPEO Giuseppe Nale, nato nel 1901, originario della città di Zevio – Verona, Italia, e sulla sua famiglia, vi preghiamo di comunicare al Comitato esecutivo dell’Unione delle Associazioni della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa dell’URSS, per la risposta alla Croce Rossa Italiana, che non è stato possibile rintracciare dette persone.
Allegato: richiesta di informazioni della Croce Rossa Italiana con allegati per un totale di 3 pagine, da n.vch.10072 solo al 1° indirizzo.
CAPOSETTORE
Colonnello (Milonov)
[1] Si tratta di diversa trascrizione in cirillico del nome Pompeo: Помпэо e non Помпео [N.d.T]