Personalizza il consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente e svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consenso riportata di seguito.

I cookie categorizzati come "Necessari" vengono memorizzati sul tuo browser poiché sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivo

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Dichiarazione dell'Associazione internazionale Memorial – 13 febbraio 2024

Dichiarazione dell'Associazione Internazionale Memorial sulle persecuzioni giudiziarie contro suoi membri.

In Russia si stanno moltiplicando le persecuzioni contro attivisti per i diritti umani e le libertà civili. In particolare, vengono colpiti membri e collaboratori di Memorial. Si tratta di un attacco contro singole persone, che devono affrontare la durezza del carcere e le assurdità del sistema giudiziario russo, ma anche contro Memorial, che, nelle sue varie articolazioni, ha sempre portato avanti idee e progetti che non corrispondono alla ideologia dell’attuale regime.

Pubblichiamo qui la traduzione italiana del comunicato rilasciato in proposito dall’Associazione Internazionale Memorial.

Dichiarazione dell’Associazione internazionale Memorial

13 febbraio 2024

Noi, membri dell’Associazione Internazionale Memorial, riteniamo necessario richiamare l’attenzione sui nuovi episodi di carattere giudiziario che hanno visto coinvolti alcuni nostri colleghi nelle ultime settimane.

Il 23 gennaio Bachrom Chamroev, attivista per i diritti umani ed ex membro del Centro per i diritti umani Memorial condannato a quasi 14 anni di reclusione, ha subito maltrattamenti fisici in carcere dopo avere tentato di presentare reclamo per le condizioni di vita dei detenuti ed è stato in seguito trasferito in cella di isolamento.

L’8 febbraio abbiamo appreso del nuovo processo contro Oleg Orlov, copresidente del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial. La prima udienza è prevista per il 16 febbraio. La precedente sentenza nei confronti di Orlov che prevedeva una multa per “vilipendio delle forze armate della Federazione Russa”, ma in realtà per il suo attivismo in difesa dei diritti umani e per le sue posizioni pacifiste, è stata annullata. Adesso a Orlov sono state ascritte circostanze aggravanti in termini di “ostilità ideologica rispetto ai valori tradizionali” e “odio nei confronti del personale militare della Federazione Russa”. Orlov rischia 3 anni di reclusione.

Prosegue l’assurdo procedimento penale per contrabbando contro i nostri colleghi di Perm’, uno dei quali, Aleksandr Černyšov, è in carcere ormai da 9 mesi. A gennaio, dopo una serie di interrogatori e perquisizioni nel 2023, sono stati convocati e interrogati ripetutamente anche altri colleghi.

Michail Kriger, attivista e membro di Memorial Podmoskov’e, è detenuto da novembre 2022, condannato a 7 anni di carcere con l’accusa di “giustificazione pubblica del terrorismo” e “incitamento all’odio”, ma in realtà per le sue convinzioni pacifiste.

Il 28 gennaio Jurij Dmitriev, 68 anni, direttore di Memorial Carelia, ha festeggiato il compleanno in carcere per la settima volta. Nel frattempo la condanna, fondata su accuse prive di fondamento, è passata da 2 e mezzo a 15 anni di reclusione. A gennaio la Corte europea dei diritti dell’uomo si è pronunciata sul caso Dmitriev e si è rivolta con un’interrogazione al governo della Federazione Russa.

Il 15 dicembre 2023 il ministero della giustizia della Federazione Russa ha iscritto Grigorij Švedov, collega di Memorial, nel registro degli “agenti stranieri”.

Infine il 2 febbraio il ministero della giustizia ha dichiarato “agenti stranieri” Michail Čimarov, Sergej Stepanov, Nikita Sokolov e Oleg Orlov, collaboratori di Memorial.

Tutti questi atti antigiuridici sono solo una piccola parte dell’ondata di repressioni politiche che ha sommerso la Russia dopo il 24 febbraio 2022. Ancora oggi il governo della Federazione Russa continua a vedere in Memorial una minaccia, così come, in generale, nel lavoro di conservazione della memoria storica e di difesa dei diritti umani.

Esprimiamo solidarietà ai nostri colleghi e chiediamo la sospensione dei procedimenti giudiziari intentati contro di loro.

***

Fra tutti questi perseguitati spicca la figura di Oleg Orlov, cofondatore di Memorial, attualmente copresidente del Centro per i diritti umani Memorial e membro del direttivo dell’Associazione Internazionale Memorial.

Il 16 febbraio 2024 presso il tribunale Golovinskij di Mosca si è tenuta la prima udienza del nuovo processo contro Oleg Orlov. A giugno erano già in corso le indagini relative all’accusa di “vilipendio reiterato” dell’esercito per l’articolo Volevano il fascismo in Russia e l’hanno ottenuto. Dopo numerose udienze, in cui Orlov ha smontato le tesi accusatorie, nel novembre 2023 il tribunale lo ha condannato a una multa di 150.000 rubli. Orlov non ha cessato di professare le sue idee.

È stato intentato contro di lui un nuovo processo, che gli contesta circostanze aggravanti.

Per comprendere la posizione di Orlov, il motivo della sua scelta di restare in Russia, malgrado la consapevolezza dei rischi che ciò avrebbe comportato, si può guardare l’intervista che realizzò la giornalista Katerina Gordeeva.

Per sostenere Orlov è stata lanciata una petizione, alla quale è ancora possibile aderire.


 

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

25 aprile 2025. Ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo.

Oggi in Italia si celebra la liberazione dal fascismo, la fine dell’occupazione da parte di un regime violento e liberticida. Ogni anno si fa memoria di questo evento: una memoria complessa, allo stesso tempo individuale e collettiva, famigliare e pubblica. Eppure è sulla liberazione dal nazifascismo che poggiano le fondamenta del nostro stato democratico. Per la nostra associazione, che si occupa di memoria storica e diritti umani, è una festa importantissima. Lo è ancora di più dal 2014, e di più ancora dal 2022, da quando cioè l’Ucraina si oppone all’invasore e resiste agli attacchi criminali sferrati dal governo russo che non ha alcun rispetto per i diritti umani, che viola ogni accordo e non esita a manipolare la realtà a suo piacimento. Oggi ricordiamo le persone che 80 anni fa in Italia hanno sacrificato la propria vita per un’idea forte e concreta: la possibilità di scegliere. Oggi tutti i nomi tornano a casa, in chi li ricorda e ne porta avanti il messaggio. Per questo rivolgiamo un pensiero particolare a tutti i cittadini e le cittadine che resistono, in Ucraina, in Belarus, in Georgia e nei luoghi dove la vita umana viene calpestata in nome di ideologie criminali, e sosteniamo chi è nelle colonie penali della Federazione Russa per essersi opposto al regime dittatoriale che li ha ingiustamente incarcerati. Perché presto anche in tutti questi paesi si possa festeggiare il giorno della Liberazione. Nell’immagine il Museo storico della Liberazione di via Tasso a Roma.

Leggi

21 aprile 2025. La Comunità dei russi liberi dichiarata organizzazione non desiderata nella Federazione Russa.

Il 21 aprile 2025 la Procura generale della Federazione Russa ha dichiarato organizzazione non desiderata la Comunità dei russi liberi, composta di cittadini russi residenti in Italia che si oppongono alla guerra. Secondo la Procura generale, i membri dell’associazione “ritrasmettono attivamente le tesi della propaganda occidentale riguardanti la Russia”, organizzano “manifestazioni antirusse” e “attirano l’attenzione” degli italiani “sulle presunte sistematiche violazioni dei diritti e delle libertà dei cittadini in Russia”. Memorial Italia esprime la propria solidarietà ai membri della Comunità dei russi liberi, dichiarata organizzazione non desiderata dal regime putiniano. Condanniamo l’ennesimo provvedimento iniquo di un regime iniquo che colpisce chi cerca di opporsi alla guerra aiutando anche la popolazione civile ucraina.

Leggi

Pisa, aprile-maggio 2025. Ciclo di incontri “L’Europa orientale tra continuità e cambiamento”. 

Tra aprile e maggio 2025 Memorial Italia, in collaborazione con il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, l’Associazione Mazziniana Italiana e la Domus Mazziniana, propone il ciclo di incontri L’Europa orientale tra continuità e cambiamento, ospitato a Pisa dalla Domus Mazziniana (via Massimo D’Azeglio 14). Pietro Finelli, direttore della Domus Mazziniana, e il nostro Andrea Borelli, sono i responsabili del progetto. L’iniziativa prevede tre incontri. Martedì 15 aprile i nostri Niccolò Pianciola e Alberto Masoero presentano Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione, ultima pubblicazione della collana storica curata da Memorial Italia per Viella Editrice. Registrazione della diretta on line: La trasformazione della Russia putiniana – YouTube. Martedì 29 aprile la co-autrice Maria Chiara Franceschelli e il nostro Massimo Tria discutono del volume La Russia che si ribella. Repressione e opposizione nel Paese di Putin, pubblicato da Altraəconomia. Martedì 13 maggio i nostri Giulia De Florio e Marco Puleri illustrano La guerra d’indipendenza ucraina. Come il conflitto ha cambiato il Paese (2014-2024), pubblicato da Editrice Morcelliana. Per i tre incontri è disponibile la diretta on line sui canali social della Domus Mazziniana: Facebook e YouTube.

Leggi