6 agosto 2024. Il Centro per la difesa dei diritti umani Memorial esprime solidarietà ai cittadini ucraini detenuti in Russia, ai prigionieri politici bielorussi e ai loro cari.
Quindici persone incarcerate per motivi di carattere politico dalle autorità della Federazione Russa e una dalle autorità della Repubblica di Belarus’ sono state rilasciate nello scambio di prigionieri avvenuto il 1 agosto 2024. Siamo felici che queste persone innocenti siano libere.
Tuttavia non dobbiamo dimenticare chi è ancora in carcere. Non parliamo soltanto delle centinaia di altri prigionieri politici, ma anche delle migliaia di cittadini ucraini detenuti in Russia. Considerate l’indeterminatezza del loro status e l’assenza di informazioni su di loro e sui luoghi di detenzione esatti, queste persone si trovano in una situazione ancora più preoccupante, che lascia spazio a ogni sorta di abuso e arbitrio.
Ricordiamo anche le centinaia di prigionieri politici bielorussi detenuti nelle carceri in nome, tra le altre cose, della collaborazione tra due dittature. Quando abbiamo appreso la notizia della partecipazione della Belarus’ allo scambio, abbiamo sperato con il fiato sospeso nella liberazione, in particolare, di Ales’ Bjaljacki, fondatore dell’associazione Vjasna, e di Maryja Kalesnikava, leader del movimento democratico bielorusso, ma non è stato così.
Di fronte alle dittature unite e a una guerra di aggressione, esprimiamo riconoscenza a tutti coloro che hanno contribuito a liberare e salvare la vita dei prigionieri politici e a tutti coloro che sostengono chi soffre a causa dell’arbitrio. Invitiamo a proseguire nella lotta e a ricordare chi ha maggiormente bisogno di sostegno: i cittadini ucraini detenuti in Russia e i prigionieri politici bielorussi.
Milano, 4 maggio 2025. Zona di libertà. Festival a sostegno dei prigionieri politici e delle loro famiglie.
Domenica 4 maggio dalle 12:00 alle 19:30 a Milano presso il centro culturale Slow Mill (via Volturno 32) si svolge il Festival a sostegno dei prigionieri politici e delle loro famiglie. In Russia quasi tremila persone sono perseguitate a causa delle loro convinzioni politiche. Di queste circa millecinquecento si trovano attualmente private della libertà. E questi sono solo i casi di cui siamo a conoscenza grazie alle organizzazioni per i diritti umani. In realtà il numero potrebbe essere molto più alto. Dall’inizio della guerra su vasta scala in Ucraina nel 2022 le repressioni in Russia contro chi esprime apertamente il proprio dissenso nei confronti delle azioni del governo si sono intensificate. Le persone con posizioni critiche vengono sempre più spesso arrestate, multate o incarcerate con accuse di natura politica. Ci riuniamo per scrivere lettere a questi prigionieri, per mostrare loro che non sono soli e per offrire loro un sostegno morale. Si parlerà di libertà, solidarietà e diritti umani insieme ad attivisti dalla Russia e dall’Italia, in un contesto di pressione e repressione. Per maggiori informazioni è disponibile la pagina Facebook fb.me/e/5naSgtfPU.