Vivere nella catastrofe. La vita quotidiana nella regione degli Urali. 1917-1922
di Igor’ Narskij
con presentazione di Alberto Masoero, traduzione di Emanuela Guercetti (Viella Editrice, 2018).
Il volume è dedicato alla memoria di Maria Ferretti.
Scritta appositamente per il pubblico italiano, questa edizione dello studio di Igor’ Narskij rappresenta un fondamentale contributo alla storia della Russia negli anni della rivoluzione e della guerra civile.
L’approccio innovativo di questo libro non sta solo nella scelta di analizzare il processo rivoluzionario attraverso un punto di osservazione privilegiato (la regione degli Urali), ma anche nella ricerca di un equilibrio tra le vicende storico-politiche e le esperienze della vita quotidiana della popolazione. Narskij ci guida tra i rivolgimenti politico-sociali e i continui cambi di regime attraverso il filtro della percezione dei loro protagonisti: accanto ai “grandi” della Storia (Lenin, Trockij, Kerenskij), sfilano davanti ai nostri occhi rappresentanti delle comunità locali, oscuri funzionari di partito, corrotti affaristi o semplici operai, oppositori rossi e bianchi, scrittori e poeti di provincia, e torme di contadini affamati.
Scopriamo così la vita quotidiana ai tempi della rivoluzione e il perenne senso di “catastrofe” che la pervade, la lotta per la sopravvivenza in campagna e nelle città, lo spettro delle requisizioni di Stato e della carestia, la violenza, i soprusi, i furti e i saccheggi, il rapporto con l’alcol, che fa parlare Narskij di una “rivoluzione ubriaca”, fino all’antropofagia e addirittura all’apparizione del diavolo.
Igor’ Narskij è professore al Dipartimento di Storia e, dal 2004, direttore del Centro di ricerca di Storia culturale dell’Università statale degli Urali meridionali di Čeljabinsk.