“Compagno Kerenskij”. 1917: la rivoluzione contro lo zar e la nascita del culto del vožd’, capo del popolo di Boris Kolonickij

“Compagno Kerenskij”.

1917: la rivoluzione contro lo zar e la nascita del culto del vožd’, capo del popolo

di Boris Kolonickij

con presentazione di Marco Buttino e traduzione di Emanuela Guercetti (Viella Editrice, 2020).

La Rivoluzione russa del febbraio 1917 aprì la via a un tentativo politico straordinario. Era in corso la prima guerra mondiale, la Russia era minacciata dall’avanzata dell’esercito austro-ungarico e da quello tedesco, lo zar venne costretto alle dimissioni e si formò un Governo provvisorio di larghe intese, con il compito di uscire non sconfitto dalla guerra e di costruire un potere nuovo, democratico. Si voleva passare dalla monarchia autocratica all’elezione a suffragio universale della Costituente. Aleksandr Fëdorovič Kerenskij ebbe un ruolo centrale in questo progetto, prima come ministro della Guerra poi come capo del governo.

Boris Kolonickij analizza i modi in cui, nel vuoto di potere che si venne a creare tra la caduta dell’autocrazia e la contesa preparazione delle elezioni, si costruì il culto del vožd’, capo del popolo e bandiera della nuova Russia. Discorsi pubblici, lettere, proclami, note private, articoli di giornali, commenti di leader politici e militari, slogan nelle manifestazioni di piazza: ogni possibile fonte è considerata dall’autore per ricomporre il quadro complesso della costruzione dell’immagine del vožd’. Il tentativo del Governo provvisorio fallì nel giro di pochi mesi, quando i bolscevichi guidati da Lenin presero il potere e abolirono la Costituente. Il culto del vožd’ continuò però nel nuovo regime e la democrazia venne rinviata a tempi ancora da definire.

Boris Kolonickij insegna Storia alla European University di San Pietroburgo.

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

Milano, 16 e 17 novembre 2024. Memorial Italia a BookCity Milano.

Memorial Italia partecipa all’edizione 2024 di BookCity Milano con la presentazione degli ultimi due volumi delle collane curate per Viella Editrice e Guerini e Associati. L’involuzione della Russia putiniana: sabato 16 novembre alle 14:30 presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, sala lettura (viale Pasubio, 5) sarà presentato il volume Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione, ultima uscita della collana storica curata da Memorial Italia per Viella Editrice. Intervengono Alberto Masoero, Niccolò Pianciola e Anna Zafesova. Riunendo contributi di storici e scienziati sociali, il volume esplora l’evoluzione della società e del regime russo nell’ultimo decennio, segnato dall’aggressione all’Ucraina iniziata nel 2014 e continuata con la guerra su larga scala a partire dal 2022. I saggi mettono a fuoco la deriva totalitaria del sistema di potere putiniano, analizzando le istituzioni dello stato e le loro relazioni con la società russa, evidenziando come crisi demografica, politiche nataliste e migratorie abbiano ridefinito gli equilibri sociali del paese. Inoltre si concentra sulle sfide che dissidenti, intellettuali, artisti, giornalisti, accademici, minoranze e difensori dei diritti umani affrontano in un contesto sempre più repressivo. Donne nel Gulag. L’universo femminile nel mondo concentrazionario sovietico: domenica 17 novembre alle 15:30 presso Casa della memoria (via Confalonieri 14) sarà presentato il volume La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956, ultima uscita della collana Narrare la memoria curata da Memorial Italia per Guerini e Associati. Intervengono Luca Bernardini, Marta Zagórowska e Barbara Grzywacz. L’esperienza concentrazionaria, raccontata in una prospettiva di genere, offre al lettore una nuova ottica di valutazione della memoria storica. Nella sua intensa, dettagliata testimonianza Anna Szyszko-Grzywacz, detenuta politica, reclusa per undici anni nel terribile campo di Vorkuta, ripercorre il suo vissuto personale, raccontando non solo l’orrore e la brutalità della quotidianità del lager, ma anche momenti di gioia e solidarietà femminile e piccole, coraggiose strategie di resistenza.

Leggi