Dichiarazione del Consiglio direttivo del Centro Memorial

Dichiarazione del Consiglio direttivo del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial del 17 febbraio 2024 a proposito dell'assassinio di Aleksej Naval'nyj.

“Non arrendetevi!”: dichiarazione del Consiglio direttivo del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial.

17 febbraio 2024

Le autorità della Federazione Russa – i funzionari del FSIN (Servizio penitenziario federale) che hanno creato condizioni di detenzione equivalenti a tortura, pubblici ministeri e giudici che hanno costruito procedimenti giudiziari interminabili e i dirigenti del paese governato da Vladimir Putin – sono responsabili dell’assassinio di Aleksej Naval’nyj.

Non conosciamo le reali circostanze della morte di Naval’nyj. Quali che siano, non si tratta di uno sfortunato incidente. Si tratta di un omicidio politico. Aleksej non potrà più difendere se stesso, né tutti noi. D’ora in poi dovremo farlo da soli. Noi – società civile russa – cercheremo di ottenere indagini efficaci e chiarimenti sulle circostanze della morte di Naval’nyj. La famiglia di Aleksej ha il diritto di conoscere la verità. La società russa ha il diritto di conoscere la verità. Gli assassini devono assumersi le proprie responsabilità.

Naval’nyj non aveva paura, non dobbiamo averne neanche noi.

Ci uniamo al dolore della famiglia e delle persone vicine ad Aleksej Naval’nyj, esprimiamo le nostre condoglianze a tutti i suoi collaboratori, a tutti coloro che lo sostenevano.

Chiediamo la liberazione immediata delle centinaia di prigionieri politici che rischiano la vita, dal momento che la loro vita dipende in tutto e per tutto dall’arbitrio del regime. Le repressioni e gli omicidi di carattere politico non sono stati la salvezza dei regimi che in passato hanno dominato la Russia e non lo saranno nemmeno adesso.

 

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