Si svolgeranno a breve tre iniziative, a Modena, Milano e Lucca. L’iniziativa di Modena è la più grave, perché è stata concessa una sede pubblica dalla quale diffondere in Italia la propaganda di Mosca sulla “rinascita” della città di Mariupol’ dopo l’occupazione da parte dell’esercito della Federazione russa. La libertà di opinione è diritto non negoziabile ma anche la difesa della verità storica cui Memorial Italia si è sempre dedicato. Per questo vogliamo ricordare con fermezza che Mariupol’ è una città ucraina che è stata conquistata dall’esercito russo dopo un sanguinoso assedio, durato mesi e costato migliaia di vite di civili. La presenza a uno di questi eventi di Alexander Dugin, intellettuale ideologicamente vicino al regime di Putin, rende ancora più inquietante il rischio di una manipolazione delle vicende che saranno al centro dell’attenzione delle iniziative che si svolgeranno a breve e che mirano ad accreditare una visione giustificazionista dell’aggressione russa all’Ucraina. Ci auguriamo che le forze politiche, civili e sociali del nostro paese si adoperino per garantire una corretta diffusione delle informazioni sul conflitto in corso.
Russia. Anatomia di un regime. Dentro la guerra di Putin.
Russia. Anatomia di un regime. Dentro la guerra di Putin. A cura di Memorial Italia con il coordinamento di Marcello Flores (Corriere della Sera, 2022). «Uno Stato che, al suo interno, viola platealmente e in modo sistematico i diritti umani, diventa per forza di cose una minaccia anche per la pace e per la sicurezza internazionali» La deriva violenta della Russia, culminata nell’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina del 24 febbraio 2022 e documentata da tempo sul fronte delle repressioni interne (di cui anche l’associazione Memorial ha fatto le spese), impone una riflessione sempre più urgente su cosa abbia portato il paese a passare dalle speranze democratiche successive al crollo dell’URSS all’odierna autocrazia. Questo volume a più voci, in cui intervengono nel dibattito studiosi italiani e russi che conoscono profondamente la realtà del regime, i metodi, le tecniche di manipolazione del consenso, le curvature ideologiche, il linguaggio politico, affronta la questione da diversi punti di vista, da quello storico a quello culturale e letterario (con implicazioni non solo per la Russia, ma anche per l’Ucraina e i paesi dell’Europa orientale), a quello geopolitico, fino ad arrivare all’attualità, alle proteste e alle forme di dissidenza che continuano eroicamente a esistere per combattere il Moloch putiniano, sempre più assetato di vittime. Nello stallo del conflitto in Ucraina rimane fondamentale il desiderio di comprendere. Non perché non succeda ancora, come scrive Andrea Gullotta nella sua introduzione, richiamandosi ad Anne Applebaum, ma perché “accadrà di nuovo”. Lo testimoniano drammaticamente il protrarsi di una situazione di guerra alle porte dell’Europa, e l’inasprirsi delle persecuzioni, in Russia, contro chi ha cercato e cerca, a rischio della propria vita, di opporsi allo stato di cose e alle terribili conseguenze che può avere su tutti noi. Contributi di Alexis Berelowitch, Marco Buttino, Alessandro Catalano, Aleksandr Čerkasov, Giulia De Florio, Elena Dundovich, Marcello Flores, Giovanni Gozzini, Andrea Gullotta, Inna Karmanova, Massimo Maurizio, Marusja Papageno, Niccolò Pianciola, Marco Puleri.