Sfratto per la sede di Memorial Tula
Il 27 dicembre i colleghi di Memorial Tula hanno ricevuto dalla Commissione per le proprietà e le relazioni fondiarie dell’amministrazione comunale della città di Tula la richiesta di liberare entro un mese la sede di via Bundurin.
Dal 1992 Memorial Tula utilizza i locali a titolo gratuito. Al momento l’amministrazione comunale fa riferimento a “un significativo fabbisogno di locali non residenziali per le esigenze del comune”.
Il carattere persecutorio di questo atto è spiegato molto bene da Jan Račinskij, che per molto tempo ha guidato Memorial Internazionale.
“Oltre a tutte le altre sue numerose attività, Memorial Tula ha curato e pubblicato 5 volumi del Libro della memoria [un libro che raccoglie i nomi e i dati delle vittime delle repressioni sovietiche]. Non sono tante le regioni in cui questo compito è stato svolto da un’organizzazione della società civile. Tutta l’attività di redazione è stata svolta da volontari e le spese tipografiche sono state coperte in buona parte dalle quote associative; anche il precedente governatore Starodubcev aveva donato sue risorse personali, anche dopo aver già lasciato la carica. E l’amministrazione cittadina negli anni passati ha sostenuto l’edizione di uno dei volumi.
Ma i tempi sono cambiati.
E anche se formalmente la politica statale di commemorazione delle vittime non è venuta meno, i funzionari adesso smettono di fingere.
È palese che non abbiano affatto bisogno del locale. Mirano solo a compiacere i superiori. Forse ci riusciranno davvero.
Ma Memorial Tula continuerà il suo lavoro. Questo non dipende certo dai funzionari”.
Si tratta dell’ennesima persecuzione politica contro Memorial.
Esprimiamo la nostra solidarietà alle colleghe e ai colleghi di Memorial Tula.
29.12.2023