Il 30 ottobre 1974, i prigionieri politici Kronid Ljubarskij e Aleksei Murženko, detenuti nel campo di lavoro sovietico noto come Dubravlag, istituirono la Giornata del prigioniero politico per ottenere il riconoscimento dello status di prigioniero politico, l’abolizione delle limitazioni alla corrispondenza, ai pacchi e alle spedizioni, l’aumento del numero di visite dei parenti e l’assistenza medica completa.
In questa giornata i prigionieri politici, ma anche molte persone in libertà, proclamarono uno sciopero della fame. Per chi era detenuto significava incorrere in ulteriori sanzioni: le amministrazioni penitenziarie di tutto il Paese punivano chiunque rifiutasse il cibo con la reclusione nelle celle di punizione.
La figura del prigioniero politico rischia di parere un retaggio del passato, una realtà confinata all’Unione Sovietica ormai crollata. Eppure non è così. Purtroppo è drammaticamente attuale. Nella Russia di Putin il numero dei prigionieri politici è in costante crescita, le condanne diventano esemplari, le amministrazioni carcerarie ricorrono sempre più spesso a torture, trattamenti psichiatrici obbligatori e vessazioni di ogni genere. Di fatto, queste donne e questi uomini in carcere si ritrovano in balia dell’arbitrio del sistema penitenziario, in cui non sono rari episodi di vero e proprio sadismo.
Le già terribili condizioni di detenzione sono aggravate dall’isolamento, dal vuoto che il regime crea attorno a questa categoria di prigionieri. I canali di comunicazione sono spesso interrotti. Ultimamente sono stati presi di mira anche gli avvocati, che fungono da importante tramite anche nella possibilità del prigioniero di intrattenere relazioni semplicemente con la famiglia.
Riallacciandosi alla tradizione nata il 30 ottobre 1974, i prigionieri politici di oggi in Russia hanno dichiarato una giornata di sciopero della fame.
Il 30 ottobre 2023 Memorial Italia vuole ricordare le prigioniere e i prigionieri politici di oggi pubblicando una serie di video in cui vengono lette le ultime dichiarazioni di alcuni di loro. Sono i discorsi che le imputate e gli imputati hanno il diritto di pronunciare prima che venga emessa la sentenza. Sono testi sinceri, forti, coraggiosi, pronunciati da esponenti dell’intera società russa: giornaliste e giornalisti, studenti, persone dello spettacolo, attiviste e attivisti, ma anche uomini e donne comuni: tutte vittime del regime. Si tratta di un’occasione importantissima per poter far udire la propria voce, prima di essere condannati al silenzio e, nelle intenzioni del regime, all’oblio.
Una scelta di discorsi era stata pubblicata in traduzione italiana nel volume Proteggi le mie parole, pubblicato da E/O edizioni in collaborazione con Memorial Italia.
Ora nel canale YouTube di Memorial Italia sarà possibile ascoltare alcune di queste potenti dichiarazioni finali lette da persone che si sono prestate a dare loro voce in questo progetto. Eccone l’elenco.
Volodja Metelkin, redattore, giornalista – Anastasija Komarova
1° aprile 2022
Ljusja Štejn, artista, Pussy Riot – Gioia Pettinari
25 agosto 2021
Julija Galjamina, docente universitaria, politica – Ottavia Piccolo, attrice
18 dicembre 2020
Kirill Serebrennikov, regista – Teodoro Bonci del Bene, regista e attore
22 giugno 2020
Jurij Dmitriev, storico e ricercatore – Gabriele Nissim, scrittore e presidente Fondazione Gariwo
8 luglio 2020
Marija Alëchina, artista, Pussy Riot – Helena Savoldelli, giornalista, Fondazione Gariwo
9 settembre 2021
Egor Žukov, videoblogger, politico – Joshua Evangelista, giornalista, Fondazione Gariwo
4 dicembre 2019
17 gennaio 2020
7 luglio 2022
Azat Miftachov, matematico, anarchico – Alessio Lega, cantautore, anarchico
23 dicembre 2020
Nataša Tyškevič, redattrice, attivista – Daria Sitek
1° aprile 2022
Vjačeslav Egorov, attivista – Luca Santilli, sindaco di Gagliano Aterno
8 ottobre 2021
Vladimir Kara Murza, storico, politico – Andrea Braschayko, giornalista
10 aprile 2023
Aleksej Naval’nyj, giornalista, politico – Anna Zafesova, giornalista e scrittrice
15 marzo 2022
Nikita Uvarov, studente – Andrea, studente
7 febbraio 2022
Alla Gutnikova, redattrice, scrittrice – Irene Muscarà, attrice
1° aprile 2022
Il’ja Krasilščik, giornalista – Luciano Capone, giornalista
Svetlana Prokop’eva, giornalista – Micol Flammini, giornalista
3 luglio 2020
Salech Magamadov, Izmail Isaev, moderatori di un canale Telegram – Luca Paladini, fondatore de I Sentinelli di Milano
11 febbraio 2022
Ringraziamo chi ha prestato la propria voce in questo progetto per ricordare e mantenere alta l’attenzione verso tutte e tutti coloro che hanno subito o continuano a subire la violenza di Stato, ma ci ricordano che anche dietro le sbarre, in uno stato che non garantisce più i diritti fondamentali, si può essere liberi.
Grazie a
Andrea
Teodoro Bonci del Bene
Andrea Braschayko
Luciano Capone
Francesco M. Cataluccio
Joshua Evangelista
Micol Flammini
Anastasija Komarova
Alessio Lega
Irene Muscarà
Gabriele Nissim
Luca Paladini
Gioia Pettinari
Ottavia Piccolo
Paolo Pignocchi
Luca Santilli
Helena Savoldelli
Daria Sitek
Anna Zafesova
Gariwo, La Foresta dei Giusti
Regia e montaggio di Riccardo Pittaluga
Riprese realizzate da: Sara Del Dot, Riccardo Pittaluga, Greta Vilotta – Albore