Mostra GULAG: Storie e immagini dai lager staliniani

Giovedì 26 ottobre 2023 alle ore 20 presso il Memoriale Veneto della Grande Guerra (MeVe) a Biadene di Montebelluna (TV) sarà inaugurata la mostra "GULag: storie e immagini dai lager staliniani", che resterà aperta fino al 4 febbraio 2024.

Giovedì 26 ottobre 2023 alle ore 20 presso il Memoriale Veneto della Grande Guerra (MeVe) sarà inaugurata la mostra GULag: storie e immagini dai lager staliniani, che resterà aperta fino al 4 febbraio 2024.

La mostra «GULag. Storie e immagini dai lager staliniani», a cura dell’Associazione Memorial-Italia, documenta la storia del sistema concentrazionario sovietico illustrata attraverso il materiale documentario e fotografico proveniente dagli archivi sovietici e descrive alcune delle principali «isole» di quello che dopo Solženicyn è ormai conosciuto come «l’Arcipelago Gulag»: le isole Solovki, il cantiere del canale Mar Bianco-Mar Baltico(Belomorkanal), quello della ferrovia Bajkal-Amur, la zona mineraria di Vorkuta e laKolyma, sterminata zona di lager e miniere d’oro e di stagno nell’estremo nordest dell’Unione Sovietica, dal clima rigidissimo, resa tristemente famosa dai racconti di Varlam Šalamov. Il materiale fotografico, «ufficiale», scattato per documentare quella che per la propaganda sovietica era una grande opera di rieducazione attraverso il lavoro, mostra gli edifici in cui erano alloggiati i detenuti, la loro vita quotidiana e il loro lavoro. Alcuni pannelli sono dedicati a particolari aspetti della vita dei lager, come l’attività delle sezioni culturali e artistiche, la propaganda, il lavoro delle donne, mentre altri illustrano importanti momenti della storia sovietica come i grandi processi o la collettivizzazione. Non mancano una carta del sistema del Gulag e dei grafici con i dati statistici. Una parte della mostra è dedicata alle storie di alcuni di quegli italiani che finirono schiacciati dalla macchina repressiva staliniana: soprattutto antifascisti che erano emigrati in Unione Sovietica negli anni Venti-Trenta per sfuggire alle persecuzioni politiche e per contribuire all’edificazione di una società più giusta. Durante il grande terrore del 1937-38furono arrestati, condannati per spionaggio, sabotaggio o attività controrivoluzionaria: alcuni furono fucilati, altri scontarono lunghe pene nei lager.

L’evento è organizzato da Memorial Italia in collaborazione con l’Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea della Marca trevigiana (ISTRESCO).

L’inaugurazione della mostra si colloca nel contesto del ciclo di incontri Il Novecento degli Stati e le forme di repressione, realizzato in collaborazione con ISTRESCO.

Dal comunicato stampa:

“Nel secondo dopoguerra si diffuse la consapevolezza del riconoscimento della categoria di crimini contro l’umanità e l’esigenza di individuare le responsabilità nel dare la morte a chi è stata ritenuto superfluo dalla razionalità “del pensare e del fare” lo sterminio: si delinea il reato di genocidio e, con esso, la definizione del gruppo vittima, dell’intenzionalità pianificata e di esecuzione secondo un piano di strumenti di perpetrazione del crimine.

L’enorme progresso tecnico, l’interiorizzazione della violenza, la tensione politico-ideologica, la classificazione razziale, l’esplosione del nazionalismo e della mobilitazione delle masse, i totalitarismi, la cultura dell’odio e la creazione del nemico da sterminare, cambiano infatti lo scenario delle modalità di repressione.

Il ciclo di incontri, articolato in tre appuntamenti (26 ottobre, 10 novembre, 23 novembre 2023, ore 20:30), si aprirà con un intervento del prof. Marcello Flores [socio di Memorial Italia] dedicato al genocidio etnico e nazionalista; a seguire, gli interventi delle prof.sse Antonella Salomoni e Simona Berhe si concentreranno rispettivamente sulle politiche genocidarie tra gli anni 1930-1970 e sul comportamento genocidario nel primo Novecento.”

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