Il 6 luglio 2022 la Duma ha approvato nuovi articoli del Codice Penale che mirano a condannare chi si renda colpevole di comportamenti che minacciano la sicurezza di Stato. Il modo in cui sono scritte queste leggi desta molta preoccupazione, perché in realtà è già ben comprensibile come esse si prestino a interpretazioni tendenziose e applicazioni indiscriminate. Si tratta, in sostanza, dell’ennesimo provvedimento mirato a reprimere ogni voce di dissenso e a ostacolare i rapporti con l’estero. In questo modo i cittadini russi sono isolati, mantenuti entro il perimetro informativo creato dalla propaganda del Cremlino.
Presentiamo qui alcune schede che aiutano a orientarsi velocemente in queste innovazioni legislative.
28 dicembre 2024. Un bagliore di speranza per il 2025: l’attivista politica Zarifa Sautieva è libera!
Per concludere l’anno riceviamo una bellissima notizia che ci riempie di speranza. Il 28 dicembre l’attivista politica ed ex vice direttrice del complesso memoriale delle vittime delle repressioni Zarifa Sautieva è stata rilasciata dalla colonia penale femminile di Zelonokumsk. Zarifa era stata condannata ingiustamente a sette anni e sei mesi di colonia penale per il “caso Inguscezia”, ai sensi degli articoli sull’uso della forza nei confronti di rappresentanti delle autorità e partecipazione ad attività estremiste. Zarifa aveva partecipato il 27 marzo 2019 a Magas a una manifestazione di protesta contro la modifica del confine amministrativo tra Inguscezia e Cecenia. A settembre, la Corte europea dei diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso di Satieva e degli avvocati di Memorial affermando che durante le indagini le forze dell’ordine avevano agito con violenza nei confronti di Zarifa. L’avvocato Magomed Bekov ha commentato così la sua liberazione: “È una grandissima gioia per il nostro popolo, un regalo per l’anno nuovo a tutta la comunità! Sono sicuro che una grande parte dell’Inguscezia attendeva questo giorno e noi continuiamo ad aspettare la liberazione degli altri nostri prigionieri politici. Zarifa si trova in ottime condizioni, almeno per quanto abbiamo potuto vedere. Era di buon umore, stava bene, scherzava e sorrideva”. L’ultima dichiarazione di Zarifa si può trovare nel nostro libro Proteggi le mie parole. Memorial continua a lottare per tutte le persone ingiustamente detenute nelle carceri e nelle colonie penali russe.