Richiesta di una contribuzione straordinaria per Memorial Internazionale

Tutte le informazioni sulla raccolta fondi a supporto di Memorial Internazionale.
Care amiche e cari amici,
Come sapete, è purtroppo molto probabile che Memorial Internazionale e il Centro per i Diritti Umani di Memorial vengano chiusi dalle autorità russe alla fine di questo mese.
L’archivio di Memorial, messo insieme in più di trent’anni di lavoro di migliaia di volontari e familiari delle vittime delle repressioni, rischia di essere sottratto all’associazione. Una parziale digitalizzazione è stata fatta ed è in corso, ma è certo che non sarà completata entro la fine del mese.
Mai come ora Memorial Internazionale ha bisogno del nostro sostegno, sia materiale sia in termini di iniziative pubbliche.
Abbiamo chiesto ai nostri colleghi russi come aiutare concretamente Memorial Internazionale per preservare gli archivi e salvare il patrimonio culturale dell’associazione. Dalla Russia ci è stato spiegato che purtroppo le sentenze contro Memorial ci impediscono di finanziare direttamente il loro lavoro in Russia, in particolare per la preservazione dell’archivio, ma che è importante adesso raccogliere fondi per organizzare iniziative con e a favore di Memorial Internazionale nell’Unione Europea. In caso di chiusura, è possibile che Memorial Internazionale sia costretta a spostare le sue attività nell’Unione Europea, un’operazione che non sarà facile e per la quale serviranno fondi.
Vi chiediamo quindi una contribuzione volontaria straordinaria per aiutarci a sostenere Memorial Internazionale nel contesto di crisi in cui è costretto ad operare. Vi ringraziamo di cuore in anticipo per ogni contributo che sarete in grado di inviare.
Vi ricordiamo le coordinate bancarie dell’associazione:
MEMORIAL ITALIA
Coordinate IBAN: IT71K0306909606100000129084
Banca: INTESA SANPAOLO SPA
Indirizzo della banca: piazza Paolo Ferrari 10, 20121 Milano
Vi preghiamo di inserire una causale specifica: “Donazione a supporto di Memorial Internazionale”, in modo che per noi sia più facile tener conto dei donatori e della somma raccolta, e per poter essere precisi con la rendicontazione.
Ci impegniamo a tenere informati tutti i donatori su come utilizzeremo i fondi che ci invierete, e – come sempre – su tutte le attività della nostra associazione in questo momento drammatico per Memorial Internazionale e, in generale, per le sorti della società civile in Russia.
Grazie a tutte e tutti coloro che vorranno contribuire.

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Per sostenere Memorial Italia

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Bologna, 2 febbraio 2025. “Disarmiamo la disinformazione”.

Memorial Italia aderisce alla manifestazione Disarmiamo la disinformazione che si svolgerà domenica 2 febbraio 2025 alle 15:00 in piazza VIII agosto a Bologna. Condividiamo il comunicato firmato dalla Rete Associazioni ucraine, promotrice della manifestazione. Disinformazione e democrazia: quando la manipolazione della libertà di parola minaccia la società e i valori democratici.  “Disarmiamo la disinformazione. La verità per la libertà.” Viviamo in un’epoca in cui la disinformazione non è più un fenomeno marginale, ma una strategia che minaccia le fondamenta delle società democratiche.  La libertà di parola, principio cardine di ogni Stato democratico, viene manipolata e trasformata in uno strumento che mina dall’interno i valori stessi che intende proteggere. La Federazione Russa sta destinando ingenti risorse al potenziamento delle sue attività di propaganda e disinformazione. Purtroppo stiamo già osservando i risultati di queste azioni anche in Italia, dove si registra un preoccupante aumento di eventi e iniziative riconducibili a tale fenomeno. In occasione della manifestazione del 2 febbraio 2025 che si terrà a Bologna, dalle ore 15:00 in piazza VIII Agosto, affronteremo una delle sfide più importanti per il futuro della pace e della democrazia in Europa: la lotta contro la disinformazione. Oggi ciò che scegliamo di credere e il modo in cui ci informiamo non solo determinano il destino delle nostre società, ma influenzano anche la possibilità di vivere in una comunità prospera e coesa. La propaganda, orchestrata dal governo della Federazione Russa, non si ferma ai confini nazionali: infiltrandosi nel dibattito pubblico italiano, sovverte i principi della libertà di espressione e i valori democratici su cui si basa la nostra società. La disinformazione è un attacco alla verità stessa e alla capacità di discernere consapevolmente la realtà dall’inganno, cambiando la nostra percezione: ciò che è giusto diventa confuso mentre ciò che è sbagliato viene normalizzato. Questa ambiguità paralizza la società e indebolisce le sue difese contro i pericoli reali. Oggi più che mai diventa fondamentale la capacità di informarsi e di cercare le fonti veritiere. Non possiamo più permettere che la propaganda soffochi il pensiero critico e ci privi della capacità di prendere decisioni giuste per il futuro nostro e dei nostri figli. La manifestazione sarà non solo un momento di riflessione, ma anche di azione. Vogliamo denunciare le strategie che mirano a distruggere la democrazia dall’interno e affermare il valore della verità e della responsabilità individuale, necessario per salvaguardare i principi forgiati in Europa per proteggere la pace dopo la Seconda guerra mondiale.  La disinformazione è una forza invisibile, ma potente. Unitevi a noi per disarmarla con l’informazione corretta e l’educazione al pensiero critico.

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Putin storico in capo

Putin storico in capo.A cura di Nicolas Werth con prefazione di Andrea Gullotta (Einaudi, 2023). Il 24 febbraio 2022 l’opinione mondiale ascolta con stupore il discorso di Vladimir Putin che giustifica l’invasione dell’Ucraina, con il pretesto di far cessare un “genocidio” compiuto da un regime che bisogna “denazificare”. Questa straordinaria falsificazione della storia si inscrive nell’orientamento della grande narrazione nazionale costruita nel corso degli ultimi vent’anni da Putin e di cui Memorial ha fatto le spese nel 2021. Questa narrazione, esaltando la grandeur di una “Russia eterna” di fronte a un Occidente aggressivo e decadente, non ammette nessuna contestazione per servire gli interessi geopolitici di un regime dittatoriale e risponde alle aspettative di una società disorientata in seguito al crollo del sistema sovietico. Nicolas Werth, storico e presidente di Memorial France, chiarisce le origini di tale distorsione dei fatti storici e il modo in cui è stata messa in opera per legittimare la prima guerra del XXI secolo sul continente europeo. La prefazione di Andrea Gullotta, vicepresidente di Memorial Italia, permette di aggiungere il punto di vista italiano dell’associazione creata a Mosca negli anni Ottanta.

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