La gioia per l’eternità. Lettere dal gulag (1931-1933)

di Aleksej Fedorovič Losev e Valentina Michajlovna Loseva Una straordinaria testimonianza della vita quotidiana nei campi stalinisti. Un dialogo spirituale intriso di profonda sensibilità filosofica

Aleksej Fedorovič Losev, Valentina Michajlovna Loseva
La gioia per l’eternità. Lettere dal gulag (1931-1933)
Postfazione di Elena Takho-Godi

Traduzione di Giorgia Rimondi

Guerini e associati, 2021

Una straordinaria testimonianza della vita quotidiana nei campi stalinisti. Un dialogo spirituale intriso di profonda sensibilità filosofica

Le lettere di Aleksej e Valentina descrivono il percorso discendente nell’inferno della realtà del gulag, in un universo ritmato dai trasferi­menti e dagli incessanti tentativi di ottenere una revisione della pena. Nelle profondità di questo inferno risuonano, come due melo­die, due voci che ne formano una, unite dal ricordo di quel «mare di amore e tenerezza» mantenuto vivo da una comunicazione che, nonostante la distanza, sembra non essersi mai interrotta. Due voci che, attraverso la scrittura, ultimo conforto e salvezza dalla miseria umana e spirituale del campo, ci re­stituiscono il «dialogo spirituale» tra Aleksej, filosofo, e Valentina, scienziata.

Nel carteggio si delinea così la situazione esi­stenziale dell’intellettuale, privato, oltre che della libertà, della sua fondamentale attività creativa, e allo stesso tempo si staglia vivida una preziosa testimonianza della vita quoti­diana nei gulag sovietici. Uno scorcio su un capitolo drammatico della storia attraverso i pensieri e le riflessioni dell’«ultimo filosofo russo dell’età d’argento»

«Per quanto sia insopportabile quello che vedo, mi basta sentire in me la nostra vita sempre presente. Perché è tutto o niente! Jasočka, poco importa il dolore, l’essenziale è che risplenda nei secoli la nostra Gioia per l’eternità».

Tra filosofia e scienza

Aleksej Fëdorovič Losev (1893-1988) è una delle principali figure del pensiero filosofico e religioso russo del XX secolo, la cui vicenda intellettuale e umana è fortemente segnata dal clima di repressione del regime sovieti­co. Studioso dagli interessi eclettici – che in­cludono filosofia, filologia, teologia, estetica, matematica e musica –, il pensiero di Losev risente dell’influsso della filosofia occidentale, nonché della tradizione cristiana ortodossa.

Tra 1927 e 1930 pubblica una serie di opere filosofiche, ma ben presto la sua attività sarà bruscamente interrotta dall’arresto (1930) e dalla condanna a dieci anni, da scontare in un gulag della regione di Leningrado. Alcu­ni mesi dopo anche la moglie, l’astronoma Valentina Michajlovna Loseva (1898-1954), verrà deportata in Siberia. Liberato per so­praggiunta invalidità, Losev potrà fare ritor­no a Mosca solo nel 1933, tuttavia gli verrà proibito di occuparsi di filosofia; si dedicherà quindi principalmente all’estetica e al mon­do classico, ma per vedere pubblicate le pri­me opere di quegli anni si dovrà attendere la morte di Stalin. A partire dalla riabilitazione nel 1994, le sue opere verranno riscoperte in Russia e all’estero.

 

La gioia per l’eternità è il quarto volume della collana “Narrare la Memoria” pubblicata dalle Edizioni Guerini in collaborazione con l’Associazione Memorial Italia. La collana raccoglie opere inedite dall’alto valore testimoniale della letteratura dell’Europa Orientale, dedicate agli eventi che hanno segnato la storia del Novecento, in particolare dell’Unione Sovietica. Il primo volume pubblicato è stato Inseparabili di Anatolij Pristavkin, un commovente romanzo pubblicato per la prima volta nel 1987 e tradotto in oltre trenta lingue. Il secondo volume, Leningrado. Memorie di un assedio di Lidija Ginzburg, è stato pubblicato nel settembre 2019. Il terzo, L’arte in rivolta di Nikolaj Punin nell’ottobre 2020.

 

 

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

28 novembre 2024. Sergej Davidis inserito nella lista degli estremisti e terroristi.

Il 28 novembre 2024 Sergej Davidis, copresidente del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial, è stato inserito nella “lista degli estremisti e dei terroristi” stilata da Rosfinmonitoring, agenzia federale russa per il monitoraggio delle operazioni finanziarie, con una postilla su un suo “coinvolgimento nel terrorismo”. Inoltre il 5 dicembre il tribunale Ljublinskij di Mosca ha ricevuto la documentazione relativa all’apertura di un procedimento amministrativo. La documentazione ha permesso di comprendere che nei confronti di Davidis è stata emessa una denuncia amministrativa per partecipazione alle attività di un’“organizzazione indesiderata”. Davidis ha anche ricevuto una comunicazione scritta con la quale gli è stato richiesto di presentarsi in procura per fornire spiegazioni e prendere conoscenza della possibilità di dover rispondere a responsabilità amministrativa. Come si evince dalla lettera, l’indagine della procura è legata a materiali di Radio Free Europe/Radio Liberty, indicata in Russia come organizzazione indesiderata. Sembra si faccia riferimento a interviste rilasciate da Sergej Davidis o a suoi commenti sui canali di Radio Free Europe. Con ogni probabilità il procedimento contro Davidis è legato alle sue attività: difendere i prigionieri politici, organizzare il sostegno e richiamare l’attenzione sulla loro situazione in Russia e nel mondo. Non si tratta del primo episodio di repressione nei confronti del copresidente del Centro Memorial nel 2024. A marzo il ministero della giustizia ha dichiarato Memorial “agente straniero”. Ad agosto il Roskomnadzor, servizio per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e dei mass media della Federazione Russa, ha formalizzato un’accusa per violazione da parte di Davidis delle regole di marcatura in quanto “agente straniero”, indicando otto post apparsi sul suo canale Telegram. A settembre gli è stata comminata una multa di 30.000 rubli. Sergej Davidis ha dichiarato: “Non sono a conoscenza di motivi specifici per aprire nuovi procedimenti. E quale delle mie attività – la co-presidenza del Centro Memorial o la direzione del programma di sostegno ai prigionieri politici – ne sia la ragione. Ma non c’è dubbio che questi nuovi fatti sono un segno dell’attenzione dello Stato nei confronti del nostro lavoro. Ma noi, naturalmente, continueremo a lavorare.”

Leggi

13 dicembre 2024. Katia Margolis inserita nel registro degli agenti stranieri.

Venerdì 13 dicembre 2024 la nostra socia Katia Margolis è stata inserita nel registro degli agenti stranieri. Ricordiamo che l’elenco in cui sono indicati gli agenti stranieri è stilato dal Ministero della Giustizia della Federazione Russa che lo aggiorna ogni venerdì. Gli agenti stranieri sono sottoposti a limitazioni di ordine finanziario e contabile, non hanno accesso a cariche politiche o incarichi pubblici e devono far precedere qualunque pubblicazione, anche un post su Facebook, da una precisa formulazione che denuncia il loro stato di “agente straniero”. Oltre a Katia Margolis oggi sono stati inseriti nell’elenco i pittori Anatolij Osmolovskij, che risiede a Berlino, e Igor’ Ponočevnyj che dal 2015 vive negli Stati Uniti.

Leggi

Milano, 17 dicembre 2024. A che punto è la notte? Tavola rotonda di Memorial Italia.

A Milano, martedì 17 dicembre dalle 11:00 alle 13:00 presso il Laboratorio Fondazione Mondadori, via Marco Formentini 10 si svolgerà la tavola rotonda di Memorial Italia A che punto è la notte?. L’ingresso è libero. Intervengono Claudia Bettiol, Francesco Brusa, Marco Buttino, Riccardo M. Cucciolla e Anna Zafesova. Modera Simone A. Bellezza. L’incontro sarà disponibile anche in diretta Facebook: https://fb.me/e/7H9ZRbeu1 A quasi tre anni dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina è importante fare il punto della situazione e provare a capire le dinamiche in corso, gli scenari possibili, le conseguenze profonde che questo conflitto, iniziato dieci anni fa, ha provocato in Europa e nel mondo. Per farlo abbiamo deciso di organizzare una tavola rotonda con specialiste e specialisti dello scenario est-europeo alla vigilia di quelli che si profilano come grandi cambiamenti. Si parlerà e discuterà di Ucraina, Belarus’ e Russia, ma anche di spazio post-sovietico e diritti umani nell’arena contemporanea globale per sfatare miti, porre le giuste domande e provare a ragionare in maniera lucida su temi complessi.

Leggi