Il caso di Jurij Dmitriev: il tribunale ha di nuovo eseguito un ordine politico

Dichiarazione dell'Associazione Internazionale "Memorial” e Memorial Italia

immagine del volto di Jurij DmitrievDichiarazione dell’Associazione Internazionale “Memorial”

Il 16 febbraio 2021 la Terza Sezione della Corte di Cassazione di San Pietroburgo ha confermato la sentenza della Corte Suprema della Repubblica di Carelia che ha condannato Jurij Alekseevič Dmitriev a 13 anni di reclusione invece dei tre anni e mezzo inflitti in prima istanza.
Le numerosissime violazioni procedurali erano già motivo sufficiente per revocare una sentenza che ha quasi quadruplicato gli anni di detenzione di Dmitriev. Invece la corte d’appello ha chiuso un occhio, ignorando persino che Dmitriev è stato privato del suo diritto alla difesa.
La decisione della Corte di Cassazione ha confermato che nel caso Dmitriev non importa la legge, quanto il preciso ordine politico di infliggere una punizione pubblica, crudele e iniqua.
Questa ingiusta sentenza sarà impugnata presso la Corte Suprema della Federazione Russa.
Deve ancora svolgersi la terza revisione del “caso delle fotografie”. Dmitriev è stato per ben due volte totalmente assolto da queste accuse dal tribunale della città di Petrozavodsk (un fatto di per sé eccezionale, che può verificarsi soltanto se l’accusa è priva di qualsivoglia fondatezza), ma la Corte Suprema della Carelia ha ogni volta ribaltato il verdetto di assoluzione, stabilendo che il caso venga riesaminato nuovamente.
Quello che sta avvenendo nel caso Dmitriev toglie ogni credibilità alla giustizia russa.
Continueremo a lottare per la piena assoluzione del nostro amico e collega.

Vedi la dichiarazione sul sito di Memorial

 

Dichiarazione di Memorial Italia

Memorial Italia esprime la propria preoccupazione riguardo alla conferma dell’ingiusta condanna di Jurij Dmitriev, storico e attivista di Memorial Internazionale. Nonostante due processi abbiano confermato l’innocenza di Dmitriev, e nonostante le numerose violazioni procedurali messe in atto durante il dibattito presso la Corte Suprema della Carelia che a settembre ha innalzato la condanna a Dmitriev fino a 13 anni, la Terza Sezione della Corte di Cassazione di San Pietroburgo ha confermato il verdetto. Memorial Italia fa appello a tutte le forze diplomatiche e alla società civile perché chiedano che venga fatta giustizia utilizzando tutti i canali disponibili.

 

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

Roma, 5 dicembre 2024. Memorial Italia a Più libri più liberi.

Memorial Italia partecipa a Roma all’edizione 2024 di Più libri più liberi con la presentazione di Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione, ultimo volume della collana curata per Viella Editrice. Il regime putiniano e il nazionalismo russo: giovedì 5 dicembre alle 18:00 presso la Nuvola, Roma EUR, in sala Elettra, saranno presentati i volumi, pubblicati da Viella Editrice, Il nazionalismo russo. Spazio postsovietico e guerra all’Ucraina, a cura di Andrea Graziosi e Francesca Lomastro, e Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società e opposizione, a cura dei nostri Riccardo Mario Cucciolla e Niccolò Pianciola. Intervengono Riccardo Mario Cucciolla, Francesca Gori, Andrea Graziosi, Andrea Romano. Coordina Carolina De Stefano. Il volume Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società e opposizione esplora l’evoluzione della società e del potere in Russia dopo l’aggressione all’Ucraina e offre un’analisi della complessa interazione tra apparati dello stato, opposizione e società civile. I saggi analizzano la deriva totalitaria del regime putiniano studiandone le istituzioni e la relazione tra stato e società, evidenziando come tendenze demografiche, rifugiati ucraini, politiche nataliste e migratorie abbiano ridefinito gli equilibri sociali del paese. Inoltre, pongono l’attenzione sulla società civile russa e sulle sfide che oppositori, artisti, accademici, minoranze e difensori dei diritti umani affrontano sia in un contesto sempre più repressivo in patria, sia nell’emigrazione. I saggi compresi nel volume sono di Sergej Abašin, Alexander Baunov, Simone A. Bellezza, Alain Blum, Bill Bowring, Riccardo Mario Cucciolla, Marcello Flores, Vladimir Gel’man, Lev Gudkov, Andrea Gullotta, Andrej Jakovlev, Irina Kuznetsova, Alberto Masoero, Niccolò Pianciola, Giovanni Savino, Irina Ščerbakova, Sergej Zacharov.

Leggi

Bari, 26 novembre 2024. Proiezione del film documentario “The Dmitriev Affair”.

Martedì 26 novembre alle 20:30, presso il Multisala Cinema Galleria di Bari, Andrea Gullotta, vicepresidente di Memorial Italia, presenta il film documentario The Dmitriev Affair, scritto e diretto dalla regista olandese Jessica Gorter e sottotitolato in italiano. Jurij Dmitriev è uno storico e attivista, direttore di Memorial Petrozavodsk. Negli anni Novanta scopre un’enorme fossa comune in cui sono sepolte migliaia di vittime del Grande Terrore. Nella radura boschiva di Sandormoch, in Carelia, inaugura un cimitero commemorativo e riesce a raccogliere persone di varie nazionalità intorno a un passato complesso e conflittuale. Da sempre schierato contro il governo della Federazione Russa, nel 2014 Dmitriev condanna apertamente l’invasione della Crimea. Da allora inizia per lui un calvario giudiziario che lo porta a essere condannato a tredici anni e mezzo di reclusione. Il documentario di Jessica Gorter, realizzato nel 2023, racconta con passione e precisione la sua tragica vicenda. Gabriele Nissim, ha letto per Memorial Italia l’ultima dichiarazione di Jurij Dmitriev, pronunciata l’8 luglio 2020, come parte del progetto 30 ottobre. Proteggi le mie parole. Irina Flige, storica collaboratrice di Memorial San Pietroburgo, ha raccontato la storia della radura di Sandormoch nel volume Il caso Sandormoch. La Russia e la persecuzione della memoria, pubblicato da Stilo Editrice e curato da Andrea Gullotta e Giulia De Florio. La proiezione è a ingresso libero ed è uno degli incontri previsti dall’undicesima edizione del festival letterario Pagine di Russia, organizzato dalla casa editrice barese Stilo in collaborazione con la cattedra di russo dell’Università degli Studi di Bari. Quest’anno il festival è inserito nella programmazione del progetto Prin 2022 PNRR (LOST) Literature of Socialist Trauma: Mapping and Researching the Lost Page of European Literature ed è dedicato al concetto di trauma nella cornice della letteratura russa del Novecento sorta dalle repressioni sovietiche.

Leggi