La Russia, la rivoluzione e la memoria (1917-2017)
di Maria Ferretti
a cura di Alexis Berelowitch, Maddalena Carli, Leonardo Rapone, Antonella Salomoni (Viella Editrice, 2019).
L’eredità difficile propone una selezione ragionata degli studi che Maria Ferretti ha dedicato alle rivoluzioni russe del 1917, alla resistenza operaia di fronte all’industrializzazione forzata, alla genesi dello stalinismo e al sistema del Gulag, alla memoria storica e agli usi pubblici del passato nella Russia contemporanea, selezione da cui emerge una coerente e originale analisi di processi spesso colti nella loro “dimensione umana” e con un’attenzione fuori dal comune per i fattori di modernizzazione e le circostanze di crisi.
La rivoluzione bolscevica e lo stalinismo vi appaiono situati al punto di intersezione fra la lunga durata della storia russa, con la stabilità delle sue politiche, le sue credenze messianiche e il preponderante ruolo dello Stato nel plasmare la società, e la storia dell’Occidente, col suo modello industriale, il mito del progresso e il fascino dell’ingegneria sociale.
Un volume necessario per decifrare una tra le potenze protagoniste dello scacchiere mondiale attuale, e del recente passato.
Maria Ferretti (1958-2018) ha insegnato Storia russa e Storia del Novecento presso il centro Marc Bloch dell’Università Statale russa per gli studi umanistici e Storia contemporanea presso l’Università della Tuscia, ed è stata visiting professor presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales e presso l’Institut d’Études Politiques di Parigi.