Dichiarazione dell’Associazione Internazionale «Memorial»
Oggi, 22 luglio 2020, il lungo processo a Jurij Dmitriev si è concluso con una condanna a 3 anni e 6 mesi in base a uno dei capi d’imputazione mossi dall’accusa.
Nonostante l’evidente indulgenza dimostrata nell’emettere questa sentenza, rispetto ai 15 anni di reclusione richiesti dalla procura, il verdetto non rende giustizia.
Fin dall’inizio era evidente l’assoluta infondatezza delle accuse. E una tale condanna per un’accusa così pesante significa una cosa sola: l’accusa non ha le prove di una reale colpevolezza di Dmitriev circa le accuse di violenza sessuale contro la figlia minorenne da lui adottata.
E ciononostante queste accuse hanno già tolto a Jurij Dmitriev più di tre anni di libertà, spezzando il destino della figlia adottiva.
Mosca, 22 luglio 2020.