Viktor Nekrasov e l’Italia di Marco Sabbatini

Uno scrittore sovietico nel dibattito culturale degli anni Cinquanta, una voce originale e indipendente nel panorama del disgelo chruscioviano

Viktor Nekrasov e l’Italia di Marco Sabbatini
Uno scrittore sovietico nel dibattito culturale degli anni Cinquanta

Universitas Studiorum Edizioni
2018

Viktor Platonovič Nekrasov (Kiev 1911 – Parigi 1987) divenne noto ai lettori sovietici con il romanzo Nelle trincee di Stalingrado (1946). Insignito del premio Stalin, si distinse come una voce originale e indipendente nel panorama del disgelo chruscioviano, grazie alle novelle Nella città natale (1954) e Kira Georgievna (1961) e ai discussi resoconti di viaggio, Prima conoscenza (1958) e Di qua e di là dall’oceano (1962). Il dialogo con l’Occidente, la denuncia dell’antisemitismo sovietico e le posizioni di dissenso lo avrebbero costretto all’emigrazione nel 1974. Attraverso gli scritti nekrasoviani, i documenti di archivio e i testi di critica, l’Autore ripercorre le vicende di Nekrasov nel passaggio cruciale della sua evoluzione letteraria, legata al dibattito intellettuale italo-sovietico degli anni Cinquanta e dei primi anni Sessanta. Nel confronto con  figure della cultura italiana, da Carlo Levi a Pier Paolo Pasolini, si consolida in Nekrasov l’idea di scrittura come personale forma d’impegno civile, come incessante ricerca della verità sull’uomo e sul suo tempo.

Marco Sabbatini, professore associato dell’Università di Pisa, insegna Letteratura russa e Storia della cultura russa presso il Dipartimento di filologia, letteratura e linguistica. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Filologia e letterature comparate dell’Europa Centro-Orientale all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, ha svolto didattica e ricerca negli atenei di Macerata e di Perugia e periodicamente all’estero, in particolare a San Pietroburgo, Brema e Kiev. Le sue ricerche sono rivolte principalmente alle relazioni culturali russo-italiane, al samizdat e ai fenomeni di letteratura indipendente nella Russia sovietica.

 

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

Milano, 16 e 17 novembre 2024. Memorial Italia a BookCity Milano.

Memorial Italia partecipa all’edizione 2024 di BookCity Milano con la presentazione degli ultimi due volumi delle collane curate per Viella Editrice e Guerini e Associati. L’involuzione della Russia putiniana: sabato 16 novembre alle 14:30 presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, sala lettura (viale Pasubio, 5) sarà presentato il volume Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione, ultima uscita della collana storica curata da Memorial Italia per Viella Editrice. Intervengono Alberto Masoero, Niccolò Pianciola e Anna Zafesova. Riunendo contributi di storici e scienziati sociali, il volume esplora l’evoluzione della società e del regime russo nell’ultimo decennio, segnato dall’aggressione all’Ucraina iniziata nel 2014 e continuata con la guerra su larga scala a partire dal 2022. I saggi mettono a fuoco la deriva totalitaria del sistema di potere putiniano, analizzando le istituzioni dello stato e le loro relazioni con la società russa, evidenziando come crisi demografica, politiche nataliste e migratorie abbiano ridefinito gli equilibri sociali del paese. Inoltre si concentra sulle sfide che dissidenti, intellettuali, artisti, giornalisti, accademici, minoranze e difensori dei diritti umani affrontano in un contesto sempre più repressivo. Donne nel Gulag. L’universo femminile nel mondo concentrazionario sovietico: domenica 17 novembre alle 15:30 presso Casa della memoria (via Confalonieri 14) sarà presentato il volume La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956, ultima uscita della collana Narrare la memoria curata da Memorial Italia per Guerini e Associati. Intervengono Luca Bernardini, Marta Zagórowska e Barbara Grzywacz. L’esperienza concentrazionaria, raccontata in una prospettiva di genere, offre al lettore una nuova ottica di valutazione della memoria storica. Nella sua intensa, dettagliata testimonianza Anna Szyszko-Grzywacz, detenuta politica, reclusa per undici anni nel terribile campo di Vorkuta, ripercorre il suo vissuto personale, raccontando non solo l’orrore e la brutalità della quotidianità del lager, ma anche momenti di gioia e solidarietà femminile e piccole, coraggiose strategie di resistenza.

Leggi

Verona, 14 novembre 2024. Il caso Sandormoch.

Giovedì 14 novembre alle 16:00 nell’aula co-working del dipartimento di lingue e letterature straniere dell’università di Verona la nostra presidente Giulia De Florio terrà il seminario Riscrivere la storia, proteggere la memoria: il caso di Sandormoch. Giulia De Florio e Andrea Gullotta hanno curato per Stilo Editrice la traduzione italiana del volume Il caso Sandormoch: la Russia e la persecuzione della memoria di Irina Flige, presidente di Memorial San Pietroburgo. Del volume hanno voluto parlare Martina Napolitano, Stefano Savella, Francesco Brusa e Maria Castorani. Nell’immagine il monumento in pietra presente all’ingresso del cimitero di Sandormoch sul quale si legge l’esortazione “Uomini, non uccidetevi”. Foto di Irina Tumakova / Novaja Gazeta.

Leggi