Jurij Mal’cev è morto ieri 9 ottobre nella sua casa in una località delle prealpi bergamasche assistito dalla moglie Tat’jana.
Nato a Rostov-na-Donu nel 1932, italianista all’Università di Mosca, è stato uno dei protagonisti storici del dissenso in Urss. Dopo la sua adesione nel 1967al “Gruppo di iniziativa per la difesa dei diritti dell’uomo”, venne licenziato e perseguitato fino all’internamento coatto in ospedale psichiatrico. Costretto quindi a emigrare nel 1974 si stabilì in Italia dove insegnò lingua e letteratura russa in varie università. Testimoniò anche costantemente, con interventi e scritti, quella che era, al di là della propaganda, la realtà del sistema totalitario sovietico. Nei suoi scritti si occupò di Pasternak, Bunin, Lev Tols’toj e tratteggio importanti momenti della vita del dissenso, in particolare nell’opera L’altra letteratura 1957-1976. La letteratura del samizdat da Pasternak a Solženicyn, pubblicata nel 1976 in italiano a Milano e in russo presso l’editrice dell’emigrazione Posev di Francoforte sul Meno, nello stesso anno, e oggi accessibile su Internet russo.