Il diritto di testimoniare l'obbligo della verità

Conferenza stampa, martedì 23 maggio 2017 ore 16.00 - Sala Nassirya, Senato della repubblica

maggio 2014 – maggio 2017

Fotoreporter in luoghi di guerra
Il diritto di testimoniare l’obbligo della verità
conferenza stampa, martedì 23 maggio 2017 ore 16.00 – Sala Nassirya, Senato della repubblica

Interverranno il presidente della Commissione per la tutela dei Diritti umani Luigi Manconi, i genitori di Andrea, Elisa e Rino Rocchelli, l’avvocato della famiglia Alessandra Ballerini, il presidente della Federazione nazionale della stampa Beppe Giulietti e il giornalista francese William Roguelon.
Il 24 maggio ricorrerà il terzo anniversario della morte di Andrea Rocchelli, il fotoreporter italiano ucciso in Ucraina, dove stava documentando le sofferenze della popolazione civile nel conflitto tra separatisti filorussi ed esercito ucraino.
Con lui perse la vita il suo accompagnatore e amico, lo scrittore russo e attivista per i diritti umani Andrej Mironov, mentre l’altro giornalista presente William Roguelon fu gravemente ferito. Andrea Rocchelli ha pubblicato su Newsweek, Le Monde, Wall Street Journal, Foreign Policy, Novaya Gazeta, Sportweek, NZZ, Kommersant, occupandosi tra l’altro di crisi umanitarie e guerre nell’area caucasica ex-sovietica.
Per ricordarlo e ribadire la richiesta di verità e giustizia avanzata dalla famiglia, martedì 23 maggio, alle 16, in sala Caduti di Nassirya al Senato della Repubblica, il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani, ha promosso una conferenza stampa dal titolo “Andrea Rocchelli, Andrey Mironov, William Roguelon: fotoreporter in luoghi di guerra. Il diritto di testimoniare. L’obbligo della verità”. Partecipano i genitori di Andrea, Elisa e Rino Rocchelli, l’avvocato della famiglia Alessandra Ballerini, il presidente della Federazione nazionale della stampa Beppe Giulietti e il giornalista francese William Roguelon, che viaggiava sull’auto con Rocchelli e Mironov bersagliata da colpi di mortaio lungo la strada per Slaviansk.
Roguelon, insieme all’autista che accompagnava Rocchelli e Mironov e un quarto passeggero, sono gli unici superstiti di quell’attacco.

Leggi articolo su “Il Venerdì” di Repubblica 19 maggio 2017

 

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

Milano, 16 e 17 novembre 2024. Memorial Italia a BookCity Milano.

Memorial Italia partecipa all’edizione 2024 di BookCity Milano con la presentazione degli ultimi due volumi delle collane curate per Viella Editrice e Guerini e Associati. L’involuzione della Russia putiniana: sabato 16 novembre alle 14:30 presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, sala lettura (viale Pasubio, 5) sarà presentato il volume Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione, ultima uscita della collana storica curata da Memorial Italia per Viella Editrice. Intervengono Alberto Masoero, Niccolò Pianciola e Anna Zafesova. Riunendo contributi di storici e scienziati sociali, il volume esplora l’evoluzione della società e del regime russo nell’ultimo decennio, segnato dall’aggressione all’Ucraina iniziata nel 2014 e continuata con la guerra su larga scala a partire dal 2022. I saggi mettono a fuoco la deriva totalitaria del sistema di potere putiniano, analizzando le istituzioni dello stato e le loro relazioni con la società russa, evidenziando come crisi demografica, politiche nataliste e migratorie abbiano ridefinito gli equilibri sociali del paese. Inoltre si concentra sulle sfide che dissidenti, intellettuali, artisti, giornalisti, accademici, minoranze e difensori dei diritti umani affrontano in un contesto sempre più repressivo. Donne nel Gulag. L’universo femminile nel mondo concentrazionario sovietico: domenica 17 novembre alle 15:30 presso Casa della memoria (via Confalonieri 14) sarà presentato il volume La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956, ultima uscita della collana Narrare la memoria curata da Memorial Italia per Guerini e Associati. Intervengono Luca Bernardini, Marta Zagórowska e Barbara Grzywacz. L’esperienza concentrazionaria, raccontata in una prospettiva di genere, offre al lettore una nuova ottica di valutazione della memoria storica. Nella sua intensa, dettagliata testimonianza Anna Szyszko-Grzywacz, detenuta politica, reclusa per undici anni nel terribile campo di Vorkuta, ripercorre il suo vissuto personale, raccontando non solo l’orrore e la brutalità della quotidianità del lager, ma anche momenti di gioia e solidarietà femminile e piccole, coraggiose strategie di resistenza.

Leggi