A Mosca è scomparso Semen Samujlovich Vilenskij, poeta, saggista, ex detenuto dei gulag della Kolyma, infaticabile divulgatore della memoria e della letteratura del gulag. Vilenskij era nato nel 1928 a Mosca. Arrestato nel 1948, quando era ancora studente, passa 3 mesi nella pigione di Sukhanovo, dove viene torturato. Condannato a 10 anni di detenzione nei campi, viene trasferito in Kolyma. Rilasciato nel 1955 dopo anni di sofferenze e violenze, ritorna a Mosca solo nel 1963 e forma, assieme ad altri ex detenuti della Kolyma, la “Compagnia di Kolyma”. Dalla perestrojka in poi diventa attivissimo divulgatore della memoria e della letteratura del gulag. Fonda “Vozvrashchenie”, associazione e casa editrice dedita alla pubblicazione di opere di ex detenuti dei campi. Cura e pubblica una quantità notevole di volumi, tra cui “Dodnes’ tjagoteet”, che viene tradotto in diverse lingue. Cura la prima pubblicazione di un’antologia di versi di prigionieri dei campi, “Poety uznikov Gulaga”. In anni più recenti, si fa promotore, assieme a Marietta Cudakova, Vladimir Murav’ev e altri collaboratori di Vozvrashchenie, della pubblicazione di volumi diretti a un pubblico di giovani, di manuali e di opere di Jurij Demidov, oltre a curare il proprio archivio personale, composto da manoscritti e dattiloscritti di migliaia di opere di detenuti dei campi. Con la sua morte scompare uno dei più straordinari testimoni dell’orrore dei campi sovietici.
28 dicembre 2024. Un bagliore di speranza per il 2025: l’attivista politica Zarifa Sautieva è libera!
Per concludere l’anno riceviamo una bellissima notizia che ci riempie di speranza. Il 28 dicembre l’attivista politica ed ex vice direttrice del complesso memoriale delle vittime delle repressioni Zarifa Sautieva è stata rilasciata dalla colonia penale femminile di Zelonokumsk. Zarifa era stata condannata ingiustamente a sette anni e sei mesi di colonia penale per il “caso Inguscezia”, ai sensi degli articoli sull’uso della forza nei confronti di rappresentanti delle autorità e partecipazione ad attività estremiste. Zarifa aveva partecipato il 27 marzo 2019 a Magas a una manifestazione di protesta contro la modifica del confine amministrativo tra Inguscezia e Cecenia. A settembre, la Corte europea dei diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso di Satieva e degli avvocati di Memorial affermando che durante le indagini le forze dell’ordine avevano agito con violenza nei confronti di Zarifa. L’avvocato Magomed Bekov ha commentato così la sua liberazione: “È una grandissima gioia per il nostro popolo, un regalo per l’anno nuovo a tutta la comunità! Sono sicuro che una grande parte dell’Inguscezia attendeva questo giorno e noi continuiamo ad aspettare la liberazione degli altri nostri prigionieri politici. Zarifa si trova in ottime condizioni, almeno per quanto abbiamo potuto vedere. Era di buon umore, stava bene, scherzava e sorrideva”. L’ultima dichiarazione di Zarifa si può trovare nel nostro libro Proteggi le mie parole. Memorial continua a lottare per tutte le persone ingiustamente detenute nelle carceri e nelle colonie penali russe.