I libri di Memorial

Pubblicazione di volumi sul passato sovietico e della sua eredità attuale

Questo progetto è reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Prochorov.

Prevede due collane, una dedicata alla storia, l’altra alla letteratura memorialistica.

La collana di storia, a cura di Simone Bellezza, Marco Buttino, Alberto Masoero, Nikita Ochotin e Niccolò Pianciola, è pubblicata dalla casa editrice Viella. I testi proposti trattano temi cari a Memorial e, allo stesso tempo, spostano punti di vista consolidati e suscitano discussione tra gli storici e non solo.

Sono stati pubblicati:
La “controrivoluzione” in provincia – Movimento bianco e Guerra civile nella Russia del nord, 1917-1920 di Liudmila G. Novikova
Vivere nella catastrofe. Vita quotidiana nella regione degli Urali tra il 1917 e il 1922 di Igor’ Narskij
Dietro l’eguaglianza. Consumi e strategie di sopravvivenza nella Russia di Stalin 1927-1941 di Elena Osokina
L’eredità difficile. La Russia, la rivoluzione e la memoria (2017-2019)
di Maria Ferretti

«Compagno Kerenskij». 1917: la rivoluzione contro lo zar e la nascita del culto del vožd’, capo del popolo di Boris Kolonickij

Qishloq. Il secolo sovietico in una valle dell’Asia centrale di Sergej Abašin.

 

La collana Narrare la memoria, a cura di Nadia Cicognini, Patrizia Deotto, Francesca Gori e Natalija Mazour è pubblicata da Guerini e Associati.

Promuove la pubblicazione di opere inedite di letteratura memorialistica dell’Europa Orientale, dedicate agli eventi che hanno segnato la storia del Novecento, e in particolare dell’Unione Sovietica. L’obiettivo della collana è recuperare e diffondere questo patrimonio, in cui le esperienze personali e le testimonianze dei singoli protagonisti, filtrate dalla narrazione autobiografica, s’intrecciano allo scenario storico, politico e culturale.

Sono stati pubblicati:
Inseparabili. Due gemelli nel Caucaso di Anatolij Pristavkin

Leningrado. Memorie di un assedio di Lidija Ginzburg

L’arte in rivolta. Pietrogrado 1917 di Nikolaj Punin

La gioia per l’eternità. Lettere dal gulag (1931-1933) di Aleksej Losev e Valentina Loseva

Quasi tre anni. Leningrado. Cronaca di una città sotto assedio di Vera Inber

Memorie di guerra (Leningrado 1941-1945) di Nikolaj Nikulin, prefazione di Irina Ščerbakova

 

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28 novembre 2024. Sergej Davidis inserito nella lista degli estremisti e terroristi.

Il 28 novembre 2024 Sergej Davidis, copresidente del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial, è stato inserito nella “lista degli estremisti e dei terroristi” stilata da Rosfinmonitoring, agenzia federale russa per il monitoraggio delle operazioni finanziarie, con una postilla su un suo “coinvolgimento nel terrorismo”. Inoltre il 5 dicembre il tribunale Ljublinskij di Mosca ha ricevuto la documentazione relativa all’apertura di un procedimento amministrativo. La documentazione ha permesso di comprendere che nei confronti di Davidis è stata emessa una denuncia amministrativa per partecipazione alle attività di un’“organizzazione indesiderata”. Davidis ha anche ricevuto una comunicazione scritta con la quale gli è stato richiesto di presentarsi in procura per fornire spiegazioni e prendere conoscenza della possibilità di dover rispondere a responsabilità amministrativa. Come si evince dalla lettera, l’indagine della procura è legata a materiali di Radio Free Europe/Radio Liberty, indicata in Russia come organizzazione indesiderata. Sembra si faccia riferimento a interviste rilasciate da Sergej Davidis o a suoi commenti sui canali di Radio Free Europe. Con ogni probabilità il procedimento contro Davidis è legato alle sue attività: difendere i prigionieri politici, organizzare il sostegno e richiamare l’attenzione sulla loro situazione in Russia e nel mondo. Non si tratta del primo episodio di repressione nei confronti del copresidente del Centro Memorial nel 2024. A marzo il ministero della giustizia ha dichiarato Memorial “agente straniero”. Ad agosto il Roskomnadzor, servizio per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e dei mass media della Federazione Russa, ha formalizzato un’accusa per violazione da parte di Davidis delle regole di marcatura in quanto “agente straniero”, indicando otto post apparsi sul suo canale Telegram. A settembre gli è stata comminata una multa di 30.000 rubli. Sergej Davidis ha dichiarato: “Non sono a conoscenza di motivi specifici per aprire nuovi procedimenti. E quale delle mie attività – la co-presidenza del Centro Memorial o la direzione del programma di sostegno ai prigionieri politici – ne sia la ragione. Ma non c’è dubbio che questi nuovi fatti sono un segno dell’attenzione dello Stato nei confronti del nostro lavoro. Ma noi, naturalmente, continueremo a lavorare.”

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13 dicembre 2024. Katia Margolis inserita nel registro degli agenti stranieri.

Venerdì 13 dicembre 2024 la nostra socia Katia Margolis è stata inserita nel registro degli agenti stranieri. Ricordiamo che l’elenco in cui sono indicati gli agenti stranieri è stilato dal Ministero della Giustizia della Federazione Russa che lo aggiorna ogni venerdì. Gli agenti stranieri sono sottoposti a limitazioni di ordine finanziario e contabile, non hanno accesso a cariche politiche o incarichi pubblici e devono far precedere qualunque pubblicazione, anche un post su Facebook, da una precisa formulazione che denuncia il loro stato di “agente straniero”. Oltre a Katia Margolis oggi sono stati inseriti nell’elenco i pittori Anatolij Osmolovskij, che risiede a Berlino, e Igor’ Ponočevnyj che dal 2015 vive negli Stati Uniti.

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Milano, 17 dicembre 2024. A che punto è la notte? Tavola rotonda di Memorial Italia.

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