Materiali su Caucaso e Asia centrale: i diritti dell’Uomo.
A cura di Elena Murdaca e Alessandra Rognoni
Presentiamo di seguito alcuni testi o collegamenti ipertestuali che comprendono notizie, commenti e analisi riguardanti il rispetto dei diritti umani nel Caucaso e in Asia centrale.
Si tratta di materiali liberamente accessibili in rete o diffusi dai mezzi di informazione che, ovviamente, non riflettono necessariamente il punto di vista dell’Associazione Memorial, né pretendono di offrire un panorama esaustivo.
“Le lupe di Sernovodsk”, Keller Editore
OBC Transeuropa pubblica, a firma di Elena Murdaca, la recensione del volume ” Le lupe di Sernovodsk”, un’antologia di reportage letterari della giornalista e scrittrice Irena Brezna, che copre la cruenta storia delle guerre cecene e del dopoguerra negli ultimi 15 anni.
Anna e Beslan
Le madri di Beslan ricordano Anna Politkovskaya. Reportage di Marta Allevato, Radiotelevisione Svizzera, in lingua italiana:
Donne morte per la verità
Un articolo del Guardian a firma di Lana Estemirova, la figlia dell’attivista cecena di Memorial Human Rights Center uccisa nel 2009 in Inguscezia. Lana Estemirova racconta il lavoro di sua madre e la stretta collaborazione con Anna Politkovskaya.
Il documentario di Overland sul Caucaso del Nord, trasmesso da Rai 1.
Video materiali in lingua italiana.
Madri di Beslan multate
Nel giorno dell’anniversario della strage, alcune madri di Beslan, madri e mogli di vittime perite nella strage, sono state multate per aver indetto un’azione di protesta contro Vladimir Putin.
Nell’anniversario della morte dell’attivista cecena per i diritti umani, un tributo di Human Rights Watch a Natalia Estemirova. A sette anni dalla morte, nessun colpevole.
https://www.hrw.org/video-photos/video/2009/07/17/2007-natalia-estemirova-tribute-video
Nel Caucaso, da Grozny a Beslan. Reportage dalla provincia dell’impero russo di Pierfrancesco Curzi
Pubblicato con il Patrocinio dell’OdV “Mondo in Cammino”, con introduzione di Massimo Bonfatti, é disponibile il libro del giornalista Pierfrancesco Curzio “Nel Caucaso, da Grozny a Beslan”. In distribuzione dal 22 giugno 2016, é ordinabile sul sito di Mondo in Cammino.
“La Russia di Eltsin, e ancor di più quella dello “zar” Putin, ha mostrato la sua vera faccia nel Caucaso. Nei due conflitti ceceni, tra il 1994 e il 2003, il Cremlino ha mostrato il peggio di sé. Le ritorsioni russe si sono scaraventate addosso alla povera gente, facendo passare chiunque non fosse schierato con la Russia come “pericoloso terrorista”. Quando i terroristi assaltano la scuola numero 1 di Beslan, in Ossezia del Nord, il 1° settembre 2004, Putin usa la mano dura. Nessuna trattativa, muoiono 334 persone, in maggioranza bambini. La strage di innocenti passa sui media come un “attentato terroristico”. Ma la maggior parte delle vittime è morta colpita da proiettili russi. Morti e scomparsi a Beslan, a Grozny, ovunque. Come Giorgji. Di lui si sono perse le tracce il 4 settembre 2004, dopo il blitz delle teste di cuoio russe. Papà Tamerlan e suo fratello Alexandar aspettano ancora che lui bussi alla porta di casa…” http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2395
Le donne e i conflitti nel Caucaso del Nord. Un’emergenza non denunciata
Rapporto di Ekaterina Sokirianskaia, International Crisis Group http://blog.crisisgroup.org/europe-central-asia/2016/06/09/women-in-the-north-caucasus-conflicts-an-under-reported-plight/?utm_source=Sign+Up+to+Crisis+Group%27s+Email+Updates&utm_campaign=ad24e4b889-north_caucasus_9june16&utm_medium=email&utm_term=0_1dab8c11ea-ad24e4b889-359765845
La sentenza di Strasburgo sul caso Gaysanova
Zarema Gaysanova lavorava per il Dutch Refugee Council a Grozny, quando fu portata via da uomini armati il 31 ottobre 2009 durante un rastrellamento. La madre Lyda, data l’assenza di appropriate indagini, si rivolse immediatamente alla Corte di Strasburgo, che assegno’ al suo caso la massima priorità. Fu assistita nelle pratiche legali da Memorial Human Rights Centre di Mosca e European Human Rights Advocacy Center.
Il verdetto della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo riconosce che la Russia non ha garantito il diritto alla vita di Zarema Gaysanova.
Il rapporto di EHRAC: http://ehrac.org.uk/news/european-court-russian-state-failed-to-protect-humanitarian-worker-zarema-gaysanovas-life/
Islam salafita in Dagestan
Le tecniche usate dalle autorità russe per radicalizzare il Dagestan, il pestaggio dell’Imam Muhammad Nabi Magomedov e il legame con la Siria.
Articolo dell’Economist con commento di Ekaterina Sokirianskaia, International Crisis Group:
http://www.economist.com/news/europe/21698111-police-shut-dagestans-salafi-mosques-believers-head-fight-islamic
Kadyrov tenta di schivare le critiche di Putin, definisce il video del mirino uno scherzo
Il Leader ceceno Ramzan Kadyrov aveva postato un video che riprendeva Mihail Kasyanov, Primo Ministro all’epoca del primo mandato Putin, e oggi esponente dell’opposizione, inquadrato nel mirino di un tiratore scelto. Il Presidente russo ha invitato Kadyrov ad evitare dichiarazioni contro l’opposizione che possano destabilizzare il paese.
L’articolo dettagliato di Radio Free Europe/ Radio Liberty:
http://www.rferl.org/content/russia-kadyrov-putin-criticism-crosshairs-video/27676887.html
Brutale repressione del dissenso in Cecenia
Articolo di Tanya Lokshina, Direttore Programma Russia, Human Rights Watch.
https://www.hrw.org/news/2016/04/13/dispatches-price-dissent-chechnya
Revival di violenza in Nagorno-Karabakh, uno dei tanti conflitti irrisolti del Caucaso.
Approfondimento di Magdalena Grono, Program Director, Europa e Asia Centrale, International Crisis Group. Storia sintetica di un conflitto irrisolto da venti anni e che regolarmente si riattizza.
http://blog.crisisgroup.org/europe-central-asia/2016/04/03/whats-behind-the-flare-up-in-nagorno-karabakh/?utm_source=Sign+Up+to+Crisis+Group%27s+Email+Updates&utm_campaign=1428ecec99-Nagorno_Karabakh_3_4_2016&utm_medium=email&utm_term=0_1dab8c11ea-1428ecec99-359765845
Lotta al terrorismo: come vengono trattati i parenti dei terroristi in Russia.
Un articolo del New York Times sull’abuso sistematico e le torture a cui vengono sottoposti i membri delle famiglie di sospetti terroristi.
http://www.nytimes.com/2016/03/30/world/europe/russia-chechnya-caucasus-terrorists-families.html?smid=fb-nytimes&smtyp=cur&_r=3
Approfondimento sui legami fra la guerriglia nel Caucaso del Nord e la Siria: l’esportazione della jihad.
Rapporto di International Crisis Group.
http://www.crisisgroup.org/en/regions/europe/north-caucasus/238-the-north-caucasus-insurgency-and-syria-an-exported-jihad.aspx
Su OBC la recensione di: Beslan, nessun indagato, di Ella Kesaeva
Ella Kesaeva, presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime di Beslan, racconta in un libro quella terribile strage di innocenti. È una testimonianza puntuale e toccante della lotta da lei condotta per cercare la verità.
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Ossezia-del-Nord/Beslan-nessun-indagato-167934
La Corte Penale Internazionale avvia indagini sui crimini commessi in Ossezia del Sud, Georgia.
Il 27 gennaio 2016 la Corte Penale Internazionale ha deciso di procedere con le indagini sui presunti crimini commessi in Ossezia del Sud, Georgia, tra il 1 luglio e il 10 ottobre 2008.
La Camera preliminare ha considerato il materiale presentato dal Procuratore, ritendendolo sufficiente indicazione per iniziare indagini sui presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra individuati dal Procuratore, commessi nel contesto del conflitto armato dell’agosto 2008.
Statement of the Prosecutor of the International Criminal Court, Fatou Bensouda, following judicial authorisation to commence an investigation into the Situation in Georgia
“Today, the Office of the Prosecutor (“Office”) of the International Criminal Court (“ICC”) has been authorised by the Judges in the Pre-Trial Chamber I (“PTC”) to commence an investigation into the alleged ICC crimes occurring on the territory of Georgia between 1 July 2008 and 10 October 2008. The Office had made a request for authorisation from the PTC on 13 October 2015, following its preliminary examination into the situation in Georgia since August 2008, in the course of which it gathered information on alleged crimes attributed to the three parties involved in the armed conflict – the Georgian armed forces, the South Ossetian forces, and the Russian armed forces”
ICC:
https://www.icc-cpi.int/en_menus/icc/press%20and%20media/press%20releases/Pages/otp-stat-27-01-2016-georgia.aspx
https://www.icc-cpi.int/en_menus/icc/press%20and%20media/press%20releases/Pages/pr1159.aspx
https://www.icc-cpi.int/EN_Menus/icc/situations%20and%20cases/situations/icc-01_15/Pages/default.aspx
Human Right Watch: Q&A: Georgia and the International Criminal Court
https://www.hrw.org/news/2015/10/14/qa-georgia-and-international-criminal-court#_Has_the_ICC
Why is the International Criminal Court stepping out of Africa and into Georgia?
https://www.washingtonpost.com/news/monkey-cage/wp/2016/02/05/why-is-the-international-criminal-court-stepping-out-of-africa-and-into-georgia/
Articolo sul Caucaso del nord di Varvara Pakhomenko 14 December 2015
Between dialogue and violence: the North Caucasus’s bloody legacy
link all’articolo
Estemirova vs Russia
Comunicato della CEDU sul procedimento avviato dalla sorella della giornalista rapita e uccisa in Cecenia:
Scarica il PDF
Fatima Tlisova, dalla Kabardino-Balkaria a Washington
Intervista con Fatima Tlisova (OBC gennaio 2014). Incontriamo una delle prime giornaliste ad avere ottenuto asilo politico in occidente nell’era Putin
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Russia/Sochi-il-peso-della-storia-146582
Karachaevo-cherkessia pronta a esplodere?
Tensioni etniche e rischio di instabilità politica in Karachaevo-Cherkessia: reportage da Radio Free Europe
http://www.rferl.org/content/caucasus-report-karachayevo-cherkessia-rocking-the-boat/27389543.html
Kyrgyzstan: Che cadano le barriere all’aiuto delle vittime di violenza domestica
Rapporto e materiali video di Human Rights Watch sulla mancanza di protezione giuridica per le donne vittime di violenza domestica. La scarsa attenzione del governo mette a repentaglio la vita delle donne.
https://www.hrw.org/news/2015/10/28/kyrgyzstan-end-barriers-help-domestic-violence-victims
Antologia di saggi sul conflitto russo-ceceno
Un’analisi approfondita dei conflitti russo-ceceni e dell’impatto sulla società cecena. Articoli di Tanya Lokshina, Ekaterina Sokirianskaya, Mayrbek Vachagaev e studiosi europei trattano il conflitto ceceno nelle sue numerose sfaccettature, dalla resistenza armata al problema dei rifiugiati ceceni in Europa.
https://www.book2look.com/embed/9781317756163
https://www.routledge.com/products/9780415744898
Il libro: Sogni di pietra di Aylisli Akram
Scheda del libro
Il caso di Akram Aylisli: scrittore azero dichiarato traditore e privato del titolo di “Autore del popolo” da un decreto di Ilham Aliyev per il suo libro dedicato al dramma azero-armeno.
Approfondimento di Osservatorio Balcani Caucaso riproposto contestualmente alla pubblicazione italiana del testo che ha suscitato uno scandalo in Azerbaidjan
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Azerbaijan/Lo-scrittore-azero-accusato-di-tradimento-130620
Il caso Abakarova vs Russia e la decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Taisa Abakarova aveva 8 anni quando tutta la sua famiglia rimase uccisa in un raid aereo a Katyr-Yurt, in Cecenia, nel febbraio del 2000.
Il 15 ottobre la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si é espressa in suo favore e ha condannato la Russia. Nell’iter giudiziario Taisa Abakarova é stata rappresentata dai legali di Memorial Human Rights Center (Mosca) e da ERHAC European Human Rights Advocacy Centre (Londra).
Il rapporto di EHRAC sul caso: http://www.ehrac.org.uk/news/european-court-russian-state-must-hold-to-account-perpetrators-of-katyr-yurt-bombing-and-provide-redress-for-victims/
I materiali della CEDU:
http://hudoc.echr.coe.int/eng?ref=bulabul.com#{“itemid”:[“001-157697”]}
scarica PDF
“Amnesty International cacciata dall’Azerbaidjan alla vigilia delle elezioni”
Un articolo di East Journal sull’espulsione degli attivisti per i diritti umani dal paese più autoritario d’Europa
http://www.eastjournal.net/archives/66566
Vi racconto come sono entrata nella black list dell’Azerbaijan
Articolo di Anna Mazzone, Corrispondente Osservatorio Balcani Caucaso, sul suo inserimento nella lista di proscrizione del regime azero. Un articolo illuminante per scoprire chi sono gli italiani “non graditi” a Ilham Alyev.
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Azerbaijan/Vi-racconto-come-sono-entrata-nella-black-list-dell-Azerbaijan-164822
Nagorno-Karabakh: il tempo congelato di Simone Zoppellaro
Gli scontri tra Azerbaijan e Armenia aumentano di intensità, non solo sulla frontiera del Karabakh. Reportage dalla linea del fronte
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Armenia/Nagorno-Karabakh-il-tempo-congelato-164649/(from)/newsletter
L’alleato piu’ stretto di Putin
Un reportage dettagliato sul “re” della Cecenia e i suoi rapporti col Cremlino. Un viaggio fra il circo, l’impunità, le torture e gli assassinii di Ramzan Kadyrov, con il benestare di Putin.
http://www.theguardian.com/world/2015/sep/23/putins-closest-ally-and-his-biggest-liability
Un articolo sulla condanna di Khadija Ismailova e la situazione della libertà di stampa in Azerbaidjan
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Azerbaijan/Azerbaijan-i-most-wanted-di-Aliyev-163953
International Crisis Group: rapporto Cecenia
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Cecenia/Cecenia-lo-straniero-in-casa-163036
Cambio al vertice in Daghestan
Articolo sulla caduta in disgrazia di Said Amirov, sindaco della capitale Makhachkala, fino a poco tempo fa considerato l’uomo piu’ potente del Caucaso del Nord dopo il ceceno Ramzan Kadyrov. Uno spaccato sulle dinamiche politiche della repubblica etnicamente piu’ complessa di tutto il Caucaso.
http://carnegie.ru/eurasiaoutlook/?fa=61206
Civili dagestani schiacciati fra estremisti islamici e forze di sicurezza: Il rapporto di HRW e le interviste di Tania Lokshina, Direttrice del Programma Russia.
http://www.hrw.org/news/2015/06/18/russia-abusive-counterinsurgency-tactics-southern-republic
Un esempio della normalizzazione di Putin in Cecenia: Kheda Goilabieva a 17 anni é costretta a sposarsi contro la sua volontà con un uomo di 30 anni più vecchio: l’articolo racconta un’inaccettabile abuso di potere governativo e le minacce alla giornalista russa che si è occupata della vicenda.
http://news.fidelityhouse.eu/esteri/cecenia-costretta-al-matrimonio-a-17-anni-caso-nazionale-118006.html
Un reportage di giornalisti italiani sulla guerra del Nagorno-Karabakh
http://www.ilgiornale.it/video/mondo/guerra-dimenticata-caucaso-1130175.html?mobile_detect=false
Una guerra senza tracce:
Documentario sulla guerra cecena e la cancellazione delle sue tracce in sei episodi, realizzato dalla giornalista francese Manon Loizeau. In francese.
http://www.rts.ch/docs/histoire-vivante/6543670-la-tchetchenie-6-6-01-03-2015.html
Un’audio-intervista con Jane Buchanan, Divisione Caucaso e Asia Centrale di Human Rights Watch, sui Giochi Europei di Baku e la situazione dei diritti umani in Azerbaidjan
http://www.aroundtherings.com/site/A__50883/Title__Human-Rights-Allegations-Ahead-of-Baku-2015—-ATRadio/292/Articles
Un’intervista con Ella Kesaeva, di “Voci di Beslan”, associazione che difende i diritti dei parenti delle vittime di Beslan
Dalla Rivista Limes, di Cecilia Tosi. http://www.limesonline.com/rubrica/il-cremlino-mente-sulla-strage-di-beslan
Un articolo pubblicato dall'”Economist” sul rapporto fra Putin e Kadyrov. 14/03/2015
“The caucasian connection” Scarica il PDF
Diritti umani in Armenia: il rapporto Muižnieks
Un articolo del portale di informazione Osservatorio Balcani Caucaso sui diritti umani in Armenia.
Intervista con il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa.
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Armenia/Diritti-umani-in-Armenia-il-rapporto-Muiznieks-159956
Said-Emin Ibragimov, ex Ministro delle Comunicazioni sotto il Governo Maskhadov e attivista per i diritti umani, attualmente residente a Strasburgo.
http://www.bbc.com/news/world-europe-30939543
http://www.balcanicaucaso.org/Tutte-le-notizie/Una-vita-per-i-diritti-umani-34667
Rapporto (risalente ad aprile 2014) del Comitato Internazionale della Croce Rossa sulla situazione del Caucaso del Nord
https://www.icrc.org/eng/resources/documents/update/2014/04-10-russia-update-northern-caucasus.htm
Human Rights Watch è un’organizzazione internazionale indipendente in difesa dei diritti umani nel mondo
La situazione dei diritti umani in Azerbaijan – Human rights watch
La situazione dei diritti umani in Armenia – Human rights watch
La situazione dei diritti umani in Georgia – Human rights watch
FOTO: Memoriale della strage di Beslan, Creative Commons
Caucaso e Asia centrale: i diritti dell’Uomo
Materiali su Caucaso e Asia centrale: i diritti dell’Uomo.
A cura di Elena Murdaca e Alessandra Rognoni
Presentiamo di seguito alcuni testi o collegamenti ipertestuali che comprendono notizie, commenti e analisi riguardanti il rispetto dei diritti umani nel Caucaso e in Asia centrale.
Si tratta di materiali liberamente accessibili in rete o diffusi dai mezzi di informazione che, ovviamente, non riflettono necessariamente il punto di vista dell’Associazione Memorial, né pretendono di offrire un panorama esaustivo.
?id=8125705
Nell’anniversario della morte dell’attivista cecena per i diritti umani, un tributo di Human Rights Watch a Natalia Estemirova. A sette anni dalla morte, nessun colpevole.
https://www.hrw.org/video-photos/video/2009/07/17/2007-natalia-estemirova-tribute-video
Nel Caucaso, da Grozny a Beslan. Reportage dalla provincia dell’impero russo di Pierfrancesco Curzi
Pubblicato con il Patrocinio dell’OdV “Mondo in Cammino”, con introduzione di Massimo Bonfatti, é disponibile il libro del giornalista Pierfrancesco Curzio “Nel Caucaso, da Grozny a Beslan”. In distribuzione dal 22 giugno 2016, é ordinabile sul sito di Mondo in Cammino.
“La Russia di Eltsin, e ancor di più quella dello “zar” Putin, ha mostrato la sua vera faccia nel Caucaso. Nei due conflitti ceceni, tra il 1994 e il 2003, il Cremlino ha mostrato il peggio di sé. Le ritorsioni russe si sono scaraventate addosso alla povera gente, facendo passare chiunque non fosse schierato con la Russia come “pericoloso terrorista”. Quando i terroristi assaltano la scuola numero 1 di Beslan, in Ossezia del Nord, il 1° settembre 2004, Putin usa la mano dura. Nessuna trattativa, muoiono 334 persone, in maggioranza bambini. La strage di innocenti passa sui media come un “attentato terroristico”. Ma la maggior parte delle vittime è morta colpita da proiettili russi. Morti e scomparsi a Beslan, a Grozny, ovunque. Come Giorgji. Di lui si sono perse le tracce il 4 settembre 2004, dopo il blitz delle teste di cuoio russe. Papà Tamerlan e suo fratello Alexandar aspettano ancora che lui bussi alla porta di casa…” http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2395
Le donne e i conflitti nel Caucaso del Nord. Un’emergenza non denunciata
Rapporto di Ekaterina Sokirianskaia, International Crisis Group http://blog.crisisgroup.org/europe-central-asia/2016/06/09/women-in-the-north-caucasus-conflicts-an-under-reported-plight/?utm_source=Sign+Up+to+Crisis+Group%27s+Email+Updates&utm_campaign=ad24e4b889-north_caucasus_9june16&utm_medium=email&utm_term=0_1dab8c11ea-ad24e4b889-359765845
La sentenza di Strasburgo sul caso Gaysanova
Zarema Gaysanova lavorava per il Dutch Refugee Council a Grozny, quando fu portata via da uomini armati il 31 ottobre 2009 durante un rastrellamento. La madre Lyda, data l’assenza di appropriate indagini, si rivolse immediatamente alla Corte di Strasburgo, che assegno’ al suo caso la massima priorità. Fu assistita nelle pratiche legali da Memorial Human Rights Centre di Mosca e European Human Rights Advocacy Center.
Il verdetto della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo riconosce che la Russia non ha garantito il diritto alla vita di Zarema Gaysanova.
Il rapporto di EHRAC: http://ehrac.org.uk/news/european-court-russian-state-failed-to-protect-humanitarian-worker-zarema-gaysanovas-life/
Islam salafita in Dagestan
Le tecniche usate dalle autorità russe per radicalizzare il Dagestan, il pestaggio dell’Imam Muhammad Nabi Magomedov e il legame con la Siria.
Articolo dell’Economist con commento di Ekaterina Sokirianskaia, International Crisis Group:
http://www.economist.com/news/europe/21698111-police-shut-dagestans-salafi-mosques-believers-head-fight-islamic
Kadyrov tenta di schivare le critiche di Putin, definisce il video del mirino uno scherzo
Il Leader ceceno Ramzan Kadyrov aveva postato un video che riprendeva Mihail Kasyanov, Primo Ministro all’epoca del primo mandato Putin, e oggi esponente dell’opposizione, inquadrato nel mirino di un tiratore scelto. Il Presidente russo ha invitato Kadyrov ad evitare dichiarazioni contro l’opposizione che possano destabilizzare il paese.
L’articolo dettagliato di Radio Free Europe/ Radio Liberty:
http://www.rferl.org/content/russia-kadyrov-putin-criticism-crosshairs-video/27676887.html
Brutale repressione del dissenso in Cecenia
Articolo di Tanya Lokshina, Direttore Programma Russia, Human Rights Watch.
https://www.hrw.org/news/2016/04/13/dispatches-price-dissent-chechnya
Revival di violenza in Nagorno-Karabakh, uno dei tanti conflitti irrisolti del Caucaso.
Approfondimento di Magdalena Grono, Program Director, Europa e Asia Centrale, International Crisis Group. Storia sintetica di un conflitto irrisolto da venti anni e che regolarmente si riattizza.
http://blog.crisisgroup.org/europe-central-asia/2016/04/03/whats-behind-the-flare-up-in-nagorno-karabakh/?utm_source=Sign+Up+to+Crisis+Group%27s+Email+Updates&utm_campaign=1428ecec99-Nagorno_Karabakh_3_4_2016&utm_medium=email&utm_term=0_1dab8c11ea-1428ecec99-359765845
Lotta al terrorismo: come vengono trattati i parenti dei terroristi in Russia.
Un articolo del New York Times sull’abuso sistematico e le torture a cui vengono sottoposti i membri delle famiglie di sospetti terroristi.
http://www.nytimes.com/2016/03/30/world/europe/russia-chechnya-caucasus-terrorists-families.html?smid=fb-nytimes&smtyp=cur&_r=3
Approfondimento sui legami fra la guerriglia nel Caucaso del Nord e la Siria: l’esportazione della jihad.
Rapporto di International Crisis Group.
http://www.crisisgroup.org/en/regions/europe/north-caucasus/238-the-north-caucasus-insurgency-and-syria-an-exported-jihad.aspx
Su OBC la recensione di: Beslan, nessun indagato, di Ella Kesaeva
Ella Kesaeva, presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime di Beslan, racconta in un libro quella terribile strage di innocenti. È una testimonianza puntuale e toccante della lotta da lei condotta per cercare la verità.
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Ossezia-del-Nord/Beslan-nessun-indagato-167934
La Corte Penale Internazionale avvia indagini sui crimini commessi in Ossezia del Sud, Georgia.
Il 27 gennaio 2016 la Corte Penale Internazionale ha deciso di procedere con le indagini sui presunti crimini commessi in Ossezia del Sud, Georgia, tra il 1 luglio e il 10 ottobre 2008.
La Camera preliminare ha considerato il materiale presentato dal Procuratore, ritendendolo sufficiente indicazione per iniziare indagini sui presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra individuati dal Procuratore, commessi nel contesto del conflitto armato dell’agosto 2008.
Statement of the Prosecutor of the International Criminal Court, Fatou Bensouda, following judicial authorisation to commence an investigation into the Situation in Georgia
“Today, the Office of the Prosecutor (“Office”) of the International Criminal Court (“ICC”) has been authorised by the Judges in the Pre-Trial Chamber I (“PTC”) to commence an investigation into the alleged ICC crimes occurring on the territory of Georgia between 1 July 2008 and 10 October 2008. The Office had made a request for authorisation from the PTC on 13 October 2015, following its preliminary examination into the situation in Georgia since August 2008, in the course of which it gathered information on alleged crimes attributed to the three parties involved in the armed conflict – the Georgian armed forces, the South Ossetian forces, and the Russian armed forces”
ICC:
https://www.icc-cpi.int/en_menus/icc/press%20and%20media/press%20releases/Pages/otp-stat-27-01-2016-georgia.aspx
https://www.icc-cpi.int/en_menus/icc/press%20and%20media/press%20releases/Pages/pr1159.aspx
https://www.icc-cpi.int/EN_Menus/icc/situations%20and%20cases/situations/icc-01_15/Pages/default.aspx
Human Right Watch: Q&A: Georgia and the International Criminal Court
https://www.hrw.org/news/2015/10/14/qa-georgia-and-international-criminal-court#_Has_the_ICC
Why is the International Criminal Court stepping out of Africa and into Georgia?
https://www.washingtonpost.com/news/monkey-cage/wp/2016/02/05/why-is-the-international-criminal-court-stepping-out-of-africa-and-into-georgia/
Articolo sul Caucaso del nord di Varvara Pakhomenko 14 December 2015
Between dialogue and violence: the North Caucasus’s bloody legacy
link all’articolo
Estemirova vs Russia
Comunicato della CEDU sul procedimento avviato dalla sorella della giornalista rapita e uccisa in Cecenia:
Scarica il PDF
Fatima Tlisova, dalla Kabardino-Balkaria a Washington
Intervista con Fatima Tlisova (OBC gennaio 2014). Incontriamo una delle prime giornaliste ad avere ottenuto asilo politico in occidente nell’era Putin
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Russia/Sochi-il-peso-della-storia-146582
Karachaevo-cherkessia pronta a esplodere?
Tensioni etniche e rischio di instabilità politica in Karachaevo-Cherkessia: reportage da Radio Free Europe
http://www.rferl.org/content/caucasus-report-karachayevo-cherkessia-rocking-the-boat/27389543.html
Kyrgyzstan: Che cadano le barriere all’aiuto delle vittime di violenza domestica
Rapporto e materiali video di Human Rights Watch sulla mancanza di protezione giuridica per le donne vittime di violenza domestica. La scarsa attenzione del governo mette a repentaglio la vita delle donne.
https://www.hrw.org/news/2015/10/28/kyrgyzstan-end-barriers-help-domestic-violence-victims
Antologia di saggi sul conflitto russo-ceceno
Un’analisi approfondita dei conflitti russo-ceceni e dell’impatto sulla società cecena. Articoli di Tanya Lokshina, Ekaterina Sokirianskaya, Mayrbek Vachagaev e studiosi europei trattano il conflitto ceceno nelle sue numerose sfaccettature, dalla resistenza armata al problema dei rifiugiati ceceni in Europa.
https://www.book2look.com/embed/9781317756163
https://www.routledge.com/products/9780415744898
Il libro: Sogni di pietra di Aylisli Akram
Scheda del libro
Il caso di Akram Aylisli: scrittore azero dichiarato traditore e privato del titolo di “Autore del popolo” da un decreto di Ilham Aliyev per il suo libro dedicato al dramma azero-armeno.
Approfondimento di Osservatorio Balcani Caucaso riproposto contestualmente alla pubblicazione italiana del testo che ha suscitato uno scandalo in Azerbaidjan
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Azerbaijan/Lo-scrittore-azero-accusato-di-tradimento-130620
Il caso Abakarova vs Russia e la decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Taisa Abakarova aveva 8 anni quando tutta la sua famiglia rimase uccisa in un raid aereo a Katyr-Yurt, in Cecenia, nel febbraio del 2000.
Il 15 ottobre la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si é espressa in suo favore e ha condannato la Russia. Nell’iter giudiziario Taisa Abakarova é stata rappresentata dai legali di Memorial Human Rights Center (Mosca) e da ERHAC European Human Rights Advocacy Centre (Londra).
Il rapporto di EHRAC sul caso: http://www.ehrac.org.uk/news/european-court-russian-state-must-hold-to-account-perpetrators-of-katyr-yurt-bombing-and-provide-redress-for-victims/
I materiali della CEDU:
http://hudoc.echr.coe.int/eng?ref=bulabul.com#{“itemid”:[“001-157697”]}
scarica PDF
“Amnesty International cacciata dall’Azerbaidjan alla vigilia delle elezioni”
Un articolo di East Journal sull’espulsione degli attivisti per i diritti umani dal paese più autoritario d’Europa
http://www.eastjournal.net/archives/66566
Vi racconto come sono entrata nella black list dell’Azerbaijan
Articolo di Anna Mazzone, Corrispondente Osservatorio Balcani Caucaso, sul suo inserimento nella lista di proscrizione del regime azero. Un articolo illuminante per scoprire chi sono gli italiani “non graditi” a Ilham Alyev.
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Azerbaijan/Vi-racconto-come-sono-entrata-nella-black-list-dell-Azerbaijan-164822
Nagorno-Karabakh: il tempo congelato di Simone Zoppellaro
Gli scontri tra Azerbaijan e Armenia aumentano di intensità, non solo sulla frontiera del Karabakh. Reportage dalla linea del fronte
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Armenia/Nagorno-Karabakh-il-tempo-congelato-164649/(from)/newsletter
L’alleato piu’ stretto di Putin
Un reportage dettagliato sul “re” della Cecenia e i suoi rapporti col Cremlino. Un viaggio fra il circo, l’impunità, le torture e gli assassinii di Ramzan Kadyrov, con il benestare di Putin.
http://www.theguardian.com/world/2015/sep/23/putins-closest-ally-and-his-biggest-liability
Un articolo sulla condanna di Khadija Ismailova e la situazione della libertà di stampa in Azerbaidjan
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Azerbaijan/Azerbaijan-i-most-wanted-di-Aliyev-163953
International Crisis Group: rapporto Cecenia
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Cecenia/Cecenia-lo-straniero-in-casa-163036
Cambio al vertice in Daghestan
Articolo sulla caduta in disgrazia di Said Amirov, sindaco della capitale Makhachkala, fino a poco tempo fa considerato l’uomo piu’ potente del Caucaso del Nord dopo il ceceno Ramzan Kadyrov. Uno spaccato sulle dinamiche politiche della repubblica etnicamente piu’ complessa di tutto il Caucaso.
http://carnegie.ru/eurasiaoutlook/?fa=61206
Civili dagestani schiacciati fra estremisti islamici e forze di sicurezza: Il rapporto di HRW e le interviste di Tania Lokshina, Direttrice del Programma Russia.
http://www.hrw.org/news/2015/06/18/russia-abusive-counterinsurgency-tactics-southern-republic
Un esempio della normalizzazione di Putin in Cecenia: Kheda Goilabieva a 17 anni é costretta a sposarsi contro la sua volontà con un uomo di 30 anni più vecchio: l’articolo racconta un’inaccettabile abuso di potere governativo e le minacce alla giornalista russa che si è occupata della vicenda.
http://news.fidelityhouse.eu/esteri/cecenia-costretta-al-matrimonio-a-17-anni-caso-nazionale-118006.html
Un reportage di giornalisti italiani sulla guerra del Nagorno-Karabakh
http://www.ilgiornale.it/video/mondo/guerra-dimenticata-caucaso-1130175.html?mobile_detect=false
Una guerra senza tracce:
Documentario sulla guerra cecena e la cancellazione delle sue tracce in sei episodi, realizzato dalla giornalista francese Manon Loizeau. In francese.
http://www.rts.ch/docs/histoire-vivante/6543670-la-tchetchenie-6-6-01-03-2015.html
Un’audio-intervista con Jane Buchanan, Divisione Caucaso e Asia Centrale di Human Rights Watch, sui Giochi Europei di Baku e la situazione dei diritti umani in Azerbaidjan
http://www.aroundtherings.com/site/A__50883/Title__Human-Rights-Allegations-Ahead-of-Baku-2015—-ATRadio/292/Articles
Un’intervista con Ella Kesaeva, di “Voci di Beslan”, associazione che difende i diritti dei parenti delle vittime di Beslan
Dalla Rivista Limes, di Cecilia Tosi. http://www.limesonline.com/rubrica/il-cremlino-mente-sulla-strage-di-beslan
Un articolo pubblicato dall'”Economist” sul rapporto fra Putin e Kadyrov. 14/03/2015
“The caucasian connection” Scarica il PDF
Diritti umani in Armenia: il rapporto Muižnieks
Un articolo del portale di informazione Osservatorio Balcani Caucaso sui diritti umani in Armenia.
Intervista con il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa.
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Armenia/Diritti-umani-in-Armenia-il-rapporto-Muiznieks-159956
Said-Emin Ibragimov, ex Ministro delle Comunicazioni sotto il Governo Maskhadov e attivista per i diritti umani, attualmente residente a Strasburgo.
http://www.bbc.com/news/world-europe-30939543
http://www.balcanicaucaso.org/Tutte-le-notizie/Una-vita-per-i-diritti-umani-34667
Rapporto (risalente ad aprile 2014) del Comitato Internazionale della Croce Rossa sulla situazione del Caucaso del Nord
https://www.icrc.org/eng/resources/documents/update/2014/04-10-russia-update-northern-caucasus.htm
Human Rights Watch è un’organizzazione internazionale indipendente in difesa dei diritti umani nel mondo
La situazione dei diritti umani in Azerbaijan – Human rights watch
La situazione dei diritti umani in Armenia – Human rights watch
La situazione dei diritti umani in Georgia – Human rights watch
FOTO: Memoriale della strage di Beslan, Creative Commons
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Leggi anche:
“Mamma, probabilmente morirò presto”: adolescente russo in carcere per volantini anti-Putin riferisce di essere stato brutalmente picchiato da un compagno di cella.
Pubblichiamo la traduzione dell’articolo ‘Mom, I’m probably going to die soon’: Russian teenager in prison for anti-Putin flyers says cellmate brutally beat him della testata giornalistica indipendente russa Meduza. L’immagine è tratta dal canale Telegram dedicato al sostegno per Arsenij Turbin: Svobodu Arseniju! (Libertà per Arsenij!). In una recente lettera Arsenij Turbin, sedicenne russo condannato a scontare cinque anni in un carcere minorile con l’accusa di terrorismo, ha raccontato alla madre di avere subito abusi fisici e psicologici durante la detenzione. I sostenitori di Turbin, che hanno pubblicato un estratto della sua lettera su Telegram, sospettano che oltre ad aggredirlo, i compagni di cella gli stiano rubando il cibo. Ecco cosa sappiamo. Arsenij Turbin è stato condannato a cinque anni di carcere minorile nel giugno 2024, quando aveva ancora 15 anni. Secondo gli inquirenti governativi, nell’estate del 2023 Arsenij si era unito alla legione Libertà per la Russia, un’unità filoucraina composta da cittadini russi e, su loro preciso ordine aveva iniziato a distribuire volantini che criticavano Vladimir Putin. Turbin dichiara di non essersi mai unito alla legione e di avere distribuito i volantini di sua iniziativa. Il Centro per i diritti umani Memorial ha dichiarato Turbin prigioniero politico. Al momento Turbin si trova in detenzione preventiva in attesa dell’appello contro la sua condanna. Nell’estratto di una lettera inviata a sua madre pubblicato lunedì (1 ottobre) nel gruppo Telegram Svobodu Arseniju! (Libertà per Arsenij!), l’adolescente scrive che un compagno di cella di nome Azizbek lo ha picchiato più volte. “Questa sera, dopo le 18:00, uno dei miei compagni di cella mi ha dato due pugni in testa mentre ero a letto”, ha scritto. “La situazione è davvero difficile, brutta davvero. Azizbek mi ha colpito e poi ha detto che stanotte mi inc***. Sarà una lunga nottata. Ma resisterò.” Turbin scrive anche che in carcere lo hanno catalogato come “incline al terrorismo” per il reato che gli contestano (“partecipazione a organizzazione terroristica”). In un post su Telegram i sostenitori di Turbin hanno ipotizzato che i suoi compagni di cella gli stessero rubando il cibo: nelle sue lettere chiedeva sempre alla madre pacchi di viveri, mentre questa volta le ha scritto che non ne aveva bisogno. La madre di Turbin, Irina Turbina, martedì ha riferito a Mediazona che il figlio è stato messo in isolamento dal 23 al 30 settembre. Dalla direzione della prigione le hanno detto che era dovuto a una “lite” tra Turbin e i suoi compagni di cella e che tutti e quattro i prigionieri coinvolti erano stati puniti con l’isolamento. Irina Turbina ha anche detto che il personale del carcere non le ha permesso di parlare con Arsenij al telefono e che l’ultima volta che hanno parlato è stata a inizio settembre. La madre ha raccontato l’ultimo incontro con suo figlio al sito Ponjatno.Media: “Quando sono andata a trovarlo l’11 settembre non l’ho riconosciuto. Non era mai particolarmente allegro neanche le volte precedenti che l’ho visto, certo, ma almeno aveva ancora speranza, era ottimista: aspettava l’appello e credeva che qualcosa di buono l’avremmo ottenuto. L’11 settembre, invece, Arsenij aveva le lacrime agli occhi. Mi ha detto: ‘Mamma, ti prego, fai tutto il possibile, tirami fuori di qui. Sto davvero, davvero male qui’.” “Mamma, probabilmente morirò presto”, ha continuato a riferire la madre, citando il figlio. Ha poi detto di avere inoltrato la lettera a Eva Merkačeva, membro del Consiglio presidenziale russo per i diritti umani, chiedendole di intervenire. Secondo le informazioni di Mediazona, ad Arsenij è stato finalmente permesso di parlare con sua madre al telefono l’8 ottobre. Le avrebbe detto che il suo aggressore era stato trasferito in un’altra cella il giorno prima e che si trovava bene con gli altri compagni di cella. Aggiornamento del 20 ottobre dal canale Telegram Svobodu Arseniju!: “Questa settimana Arsenij non ha mai telefonato”. La madre riferisce di averlo sentito l’ultima volta l’8 ottobre scorso. 25 ottobre 2024
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Tra sconforto e speranza: 89 famiglie della regione di Kyiv aspettano i loro cari fatti prigionieri
Cagliari, 22 ottobre. “Belarus, poesia e diritti umani”.
Martedì 22 ottobre alle 18.00, presso l’Università degli Studi di Cagliari, Campus Aresu (aula 6), nell’ambito del ciclo di seminari Ucraina, Belarus, Russia: lottare e resistere per i diritti nell’Europa post-sovietica dedicato al tema della resistenza al regime di Putin e del suo alleato Lukašenka si svolge il seminario Belarus, poesia e diritti umani. Nell’occasione sarà presentato il volume Il mondo è finito e noi invece no. Antologia di poesia bielorussa del XXI secolo curato da Alessandro Achilli, Giulia De Florio, Maya Halavanava, Massimo Maurizio, Dmitry Strotsev per WriteUp Books. Intervengono Dmitry Strotsev (Pubblicare poesia bielorussa in emigrazione), Julia Cimafiejeva (Scrivere poesia bielorussa all’estero) e la nostra Giulia De Florio (Tradurre poesia bielorussa in Italia). Modera Alessandro Achilli. È possibile seguire l’incontro in diretta Zoom, utilizzando il link https://monash.zoom.us/j/81314970717?pwd=gAd5RXcOX6w2BE18DHkmfxO6xTDyRG.1.