Mosca, 8 set. – È stato assegnato al fotoreporter italiano Andrea Rocchelli e al giornalista freelance russo Andrej Mironov, uccisi il 25 maggio in Ucraina dell’Est, il premio Anna Politkovskaja, promosso dall’Unione dei giornalisti di Russia. Si tratta della prima volta che viene premiato uno straniero. A ritirare il riconoscimento postumo per il fotografo italiano è stata la sua famiglia, in una cerimonia svoltasi domenica sera nella prestigiosa Sala Grande del Conservatorio di Mosca. L’evento si è inserito in una serata musicale di beneficenza, organizzata dallo stesso Conservatorio, in occasione della Giornata internazionale di solidarietà dei giornalisti, che si celebra dal 1958 ogni 8 settembre.
“Siamo orgogliosi di partecipare a questa cerimonia e portare dall’Italia qualche ricordo del sodalizio di lavoro che ha unito Andrej e Andrea”, ha detto nel suo intervento la sorella del fotoreporter, Lucia, che ha poi ripercorso l’amicizia e la collaborazione tra “i due Andrea”, partita nel 2009 e che ha poi attraversato Mosca, il Caucaso e infine l’Ucraina. “Ora il nome di Anna Politkovskaja li unisce simbolicamente in questa scelta di giornalismo testimoniale e coraggioso, così come li accomuna la violenza che ne ha spento le voci, la creatività e le intelligenze”, ha aggiunto la ragazza, auspicando che “il sistema dei media torni a investire nell’informazione genuina, raccolta alla fonte con pazienza e coraggio e che un robusto quadro di norme internazionali venga adottato tanto per tutelare l’incolumità di chi lavora per informare e documentare, quanto per individuare e punire i responsabili di ogni violenza loro inflitta”.
Presenti in sala anche i famigliari e i colleghi di Mironov, come pure i rappresentanti del mondo del giornalismo russo, tra cui Andrej Muratov, direttore di Novaja Gazeta, il giornale per cui lavorava la Politkovskaja e che ha proposto la candidatura dei due reporter per questa edizione. Istituito nel 2013, il premio Politkovskaja è assegnato a chi si è distinto nel campo dei diritti umani e della libertà d’espressione, come Olga Alenova, giornalista di Kommersant che si occupa di Caucaso, la prima a ricevere tale riconoscimento. (AGI) Ruy/Bia 080843 SET 14 NNNN