Dantsig Baldaev, Gardien de camp

Tatouages et dessins du Goulag Publié sous la direction d’Elisabeth Anstett et Luba Jurgenson. Traduit du russe par Luba Jurgenson Genève, Editions des Syrtes, 2013 208 p., 29Euro.

Tatouages et dessins du Goulag

Publié sous la direction d’Elisabeth Anstett et Luba Jurgenson.
Traduit du russe par Luba Jurgenson

La conoscenza dell’universo Gulag può ora trovare un sostegno nello straordinario documento costituito da un originale album contenente la riproduzione di disegni eseguiti tra il 1949 e il 1989 da Dantsig Baldaev, un ex miliziano e guardiano carcerario, che nel 1990 lo offrì all’etnologa francese Roberte Hamayon. Le 74 pagine, con i disegni eseguiti mentre era un funzionario dell’amministrazione penitenziaria sovietica, permettono per la prima volta di disporre della fissazione in immagine del funzionamento ordinario dei campi sovietici, precisamente nei loro aspetti più terribili e violenti. Quest’album offre la possibilita di affrontare direttamente le questioni legate alla ricostruzione della violenza del Gulag fatta di pratiche spesso ordinarie, talvolta effimere, e dei discorsi che le accompagnano. Lungi dal farne l’apologia, quest’opera mira a offrire i mezzi per comprenderne la portata e l’interesse, accompagnando il fac-simile dell’originale com una versione tradotta in francese e una serie di testi esplicativi.

Elisabeth Anstett è antropologa, ricercatrice al CNRS e membro dell’Iris (Institut de reherche interdisciplinaire sur les enjeux sociaux). I suoi lavori vertono sulle pratiche sociali della cultura materiale, in particolare negli spazi ex sovietici, e indagano la questione delle tracce lasciate dall’esperienza della violenza estrema.

Luba Jurgenson è professoressa incaricata di letteratura russa alla Paris-Sorbonne, membro del Circe (Centre interdisciplinaire de recherches centre-européennes) e co-direttrice (com Alexandre Prstojevic) del seminario “Récit, Fiction, Histoire” presso l’EHESS (CRAL). Il suo lavoro verte sulla rappresentazione letteraria delle violenze estreme, essenzialmente naziste e sovietiche.

 

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

Roma, 5 dicembre 2024. Memorial Italia a Più libri più liberi.

Memorial Italia partecipa a Roma all’edizione 2024 di Più libri più liberi con la presentazione di Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione, ultimo volume della collana curata per Viella Editrice. Il regime putiniano e il nazionalismo russo: giovedì 5 dicembre alle 18:00 presso la Nuvola, Roma EUR, in sala Elettra, saranno presentati i volumi, pubblicati da Viella Editrice, Il nazionalismo russo. Spazio postsovietico e guerra all’Ucraina, a cura di Andrea Graziosi e Francesca Lomastro, e Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società e opposizione, a cura dei nostri Riccardo Mario Cucciolla e Niccolò Pianciola. Intervengono Riccardo Mario Cucciolla, Francesca Gori, Andrea Graziosi, Andrea Romano. Coordina Carolina De Stefano. Il volume Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società e opposizione esplora l’evoluzione della società e del potere in Russia dopo l’aggressione all’Ucraina e offre un’analisi della complessa interazione tra apparati dello stato, opposizione e società civile. I saggi analizzano la deriva totalitaria del regime putiniano studiandone le istituzioni e la relazione tra stato e società, evidenziando come tendenze demografiche, rifugiati ucraini, politiche nataliste e migratorie abbiano ridefinito gli equilibri sociali del paese. Inoltre, pongono l’attenzione sulla società civile russa e sulle sfide che oppositori, artisti, accademici, minoranze e difensori dei diritti umani affrontano sia in un contesto sempre più repressivo in patria, sia nell’emigrazione. I saggi compresi nel volume sono di Sergej Abašin, Alexander Baunov, Simone A. Bellezza, Alain Blum, Bill Bowring, Riccardo Mario Cucciolla, Marcello Flores, Vladimir Gel’man, Lev Gudkov, Andrea Gullotta, Andrej Jakovlev, Irina Kuznetsova, Alberto Masoero, Niccolò Pianciola, Giovanni Savino, Irina Ščerbakova, Sergej Zacharov.

Leggi

Bari, 26 novembre 2024. Proiezione del film documentario “The Dmitriev Affair”.

Martedì 26 novembre alle 20:30, presso il Multisala Cinema Galleria di Bari, Andrea Gullotta, vicepresidente di Memorial Italia, presenta il film documentario The Dmitriev Affair, scritto e diretto dalla regista olandese Jessica Gorter e sottotitolato in italiano. Jurij Dmitriev è uno storico e attivista, direttore di Memorial Petrozavodsk. Negli anni Novanta scopre un’enorme fossa comune in cui sono sepolte migliaia di vittime del Grande Terrore. Nella radura boschiva di Sandormoch, in Carelia, inaugura un cimitero commemorativo e riesce a raccogliere persone di varie nazionalità intorno a un passato complesso e conflittuale. Da sempre schierato contro il governo della Federazione Russa, nel 2014 Dmitriev condanna apertamente l’invasione della Crimea. Da allora inizia per lui un calvario giudiziario che lo porta a essere condannato a tredici anni e mezzo di reclusione. Il documentario di Jessica Gorter, realizzato nel 2023, racconta con passione e precisione la sua tragica vicenda. Gabriele Nissim, ha letto per Memorial Italia l’ultima dichiarazione di Jurij Dmitriev, pronunciata l’8 luglio 2020, come parte del progetto 30 ottobre. Proteggi le mie parole. Irina Flige, storica collaboratrice di Memorial San Pietroburgo, ha raccontato la storia della radura di Sandormoch nel volume Il caso Sandormoch. La Russia e la persecuzione della memoria, pubblicato da Stilo Editrice e curato da Andrea Gullotta e Giulia De Florio. La proiezione è a ingresso libero ed è uno degli incontri previsti dall’undicesima edizione del festival letterario Pagine di Russia, organizzato dalla casa editrice barese Stilo in collaborazione con la cattedra di russo dell’Università degli Studi di Bari. Quest’anno il festival è inserito nella programmazione del progetto Prin 2022 PNRR (LOST) Literature of Socialist Trauma: Mapping and Researching the Lost Page of European Literature ed è dedicato al concetto di trauma nella cornice della letteratura russa del Novecento sorta dalle repressioni sovietiche.

Leggi