Il progetto “Gli ultimi testimoni”
L’associazione internazionale Memorial raccoglie testimonianze orali delle vittime e dei testimoni del periodo totalitario sovietico. Lo scopo di queste videointerviste è mettere a disposizione della società e dei ricercatori tali documenti.
I ricordi dei testimoni rappresentano una delle fonti più importanti per capire come vivessero, e sopravvivessero, i detenuti dei Gulag e cosa volesse dire essere cittadino di uno Stato totalitario. Almeno finché le fonti sono disponibili.
Perciò il nostro scopo primario è raccogliere e conservare queste testimonianze intanto che i testimoni sono ancora in vita. Attualmente, esistono pochissimi documenti filmati simili, che conservino i ricordi dei testimoni russi dell’epoca. Di ulteriori dettagli su questo progetto hanno parlato i collaboratori di Mosca dell’associazione Memorial Alëna Kozlova e Irina Ostrovskaja in un’intervista alla stazione “L’eco di Mosca”. L’undici aprile del duemilanove, la radio ha trasmesso un programma sui testimoni dello stalinismo. La conduttrice Natella Boltjanskaja ha parlato con i collaboratori che hanno raccolto le videointerviste delle vittime e dei testimoni del periodo della dittatura sovietica (http://www.echo.msk.ru/programs/staliname/584547-echo/)
Interviste pubblicate
- Ioanna Murejkene ricorda: gridavamo “Libertà o morte”
- Elena Markova ricorda: forzata
- Abdul-Wahit Dadaev ricorda: la deportazione
- Medicina nel Gulag
- Vladimir Kantovskij ricorda: il destino di un uomo fortunato
- Aleksej Nikolaevič Prjadilov ricorda: “Mia mamma mi aveva spiegato che per questo avrebbero potuto arrestarmi”
- Ricordi di Leonid Muravnik, Elizaveta Rivčun, Valentina Tichanova, Ol’ga Cybul’skaja e Roza Šovkrinskaja: Figli dei “nemici del popolo”
- Roza Šovkrinskaja ricorda: “affinché il ricordo di migliaia di destini come il mio rimanga vivo”
- La morte di Stalin
- È una cosa impossibile da perdonare, a Stalin! I tedeschi russi nell’esercito del lavoro
- Edem Orazly ricorda: “Ci hanno dato 20 minuti per prepararci”
- Nelle miniere di Vorkuta, nelle cave della Kolyma. Il lavoro nei lager
- Il lavoro femminile nei campi
- Elizaveta Rivčun ricorda: “Hanno completamente cancellato mio padre dalla faccia della terra”
- “Magadan, davanti a noi…” Il trasferimento nella Kolyma.
- Leonid Jakovlevič Muravnik: Vita di un bambino abbandonato
- Lettere, pacchi, visite
- Michail Iosifovič Tamarin ricorda: La storia della mia vita non l’ho raccontata a nessuno
- Racconti sulla dekulakizzazione
- Susanna Pečuro: “Volevamo parlare liberamente”
- Jurij Fidel’gol’c ricorda: Mi sentivo un uomo sovietico
- Jurij Fidel’gol’c ricorda: La mia vita nel campo