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Nome: Albina
Figlio di: Antonio
Luogo e data di nascita: Nata a Lazzaretto (FI ?) il 20 febbraio 1902
Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Lavandaia. Nel 1929 si reca in Francia con il marito, Riccardo Vattovaz, ricercato dalla polizia fascista. Nel 1930 è arrestata dalla polizia francese e costretta a lasciare la Francia. Con il marito si trasferisce a Berlino dove il MOPR, l’anno seguente, le fornisce i documenti per recarsi in Unione Sovietica
Data dell’arrivo in URSS: 1931; 1937
Percorso professionale/politico in URSS: Non iscritta al partito, casalinga. Nel 1937, non avendo preso la cittadinanza sovietica, riesce a ottenere i documenti per rientrare in Italia a prendere i figli, con i quali torna in URSS nello stesso anno
Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestata a Mosca il 17 [15] febbraio 1938 con l’accusa di spionaggio insieme al marito Riccardo Vattovaz. Viene rinchiusa nella prigione di Butyrki
Condanna: Condannata a cinque anni di confino dopo più di due anni di carcere, il 3 giugno 1940, dall’OSO dell’NKVD per spionaggio a favore dell’ambasciata italiana, in base all’art. 56
Liberazione: Il 30 dicembre del 1943 gli organi dell’UNKVD della regione di Ivanov, dove ella sta scontando la pena, decidono la sua liberazione, che avviene nello stesso giorno. Rientra in Italia agli inizi degli anni Cinquanta
Riabilitazione: Riabilitata il 28 maggio 1957
Fonti archivistiche: GARF, f. 10035, op. 1, d. P-32706; RGASPI,513 2 69; Archiv Glavnoj Voennoj Prokuratury ; CSPG, Archivio Masutti