Bardella Giuseppe

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Cognome: Bardella

Nome: Giuseppe

Pseudonimo: Teofilo Goré o Gote Giuliovič

Luogo e data di nascita: Nato a Genga (AN), il 26 maggio 1899.

Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Di origine contadina, dopo il 1920 viaggia a lungo in Europa in cerca di lavoro. Nel 1930 è in Francia dove, in agosto, viene arrestato per aver partecipato a una dimostrazione antifascista. Nel 1931 il Partito Comunista Francese, di cui è membro sin dal 1921, decide di inviarlo in URSS per studiare.

Data dell’arrivo in URSS: 1931

Percorso professionale/politico in URSS: Da maggio a ottobre del 1931 frequenta la Scuola militare sotto lo pseudonimo di Armando. Nel novembre del 1931 si trasferisce a Novgorod dove rimane sino al 1933, lavorando in fabbrica. Nel 1933 rientra a Mosca e lavora da quel momento alla costruzione del metrò. A Mosca si sposa con Sofia Nikolaevna Baranova e nel 1934 ha un figlio che chiamerà Alberto. Nel 1935 prende la cittadinanza sovietica. Nel 1937,a dicembre, ha un’altra figlia che chiamerà Elena.

Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato a Mosca il 14 febbraio 1938 con l’accusa di spionaggio.

Condanna: Condannato a cinque anni di lavori forzati il 24 giugno 1938 dall’OSO dell’NKVD in base all’art. 58-6.

Data, luogo e causa della morte: Muore il 23 gennaio 1939 mentre sta scontando la pena.

Riabilitazione: Riabilitato il 23 giugno 1956.

Fonti archivistiche: GARF, f. 10035,op. 1,d. P-25451; RGASPI, 513 2 69; Archiv Glavnoj Voennoj Prokuratury ; FIG, APC,1921-1943, fasc. 1517; FIG, Fondo Robotti; ACS, CPC busta 335

 

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

9 gennaio 2025. Incontro on line. Lettere alle prigioniere politiche russe.

Memorial Italia e Comunità dei russi liberi invitano a partecipare all’incontro on line dedicato alle prigioniere politiche detenute nelle carceri e colonie penali russe che si terrà on line giovedì 9 gennaio 2025 alle 19:30. Sarà possibile scrivere insieme lettere, messaggi e cartoline e poi spedirle alle destinatarie. L’incontro si svolgerà su Zoom. Per partecipare è necessario scrivere una mail a projectpisma@gmail.com prima dell’inizio dell’evento.

Leggi

Stop alle intimidazioni alle attiviste di Memorial Italia.

Memorial Italia denuncia le intimidazioni subite in Italia da due sue attiviste, Ekaterina Margolis e Maria Mikaelyan, cui va il pieno sostegno dell’associazione. Ekaterina Margolis, da poco dichiarata “agente straniero” dal regime di Putin, riceve da mesi telefonate minatorie, minacce di morte sui social e non. Per la sua attività di denuncia del regime putiniano e delle infiltrazioni nella cultura italiana è stata oggetto di campagne diffamatorie in Russia e sui social media oltre ad avere subito un grave attacco informatico. Maria Mikaelyan, con la sua attività all’interno della Comunità dei russi liberi, a sostegno dei prigionieri politici russi e di denuncia del regime putiniano, ha ricevuto minacce di morte e due atti intimidatori contro le residenze di famiglia: mentre la sua casella di posta veniva vandalizzata, sconosciuti entravano e mettevano a soqquadro la residenza di campagna del marito. Le denunce fatte dalle nostre socie alle forze di polizia finora non hanno sortito nessun risultato: è giunto il momento che la società civile, le forze politiche e gli organi di informazione si occupino delle attività intimidatorie in Italia dei sostenitori del regime putiniano, prima che le intimidazioni si trasformino in atti violenti. 6 gennaio 2025.

Leggi