Martirologi

BaškortostanKniga pamjati žertv političeskich repressij Respubliki Baškortostan (in 5 vv.). Redkol.: Išmuratov Ch.Ch. (gl.red.) i dr. Rab. gruppa po pogot. rukop.: Valeev R.A. i dr. (Assoc. žertv polit. repressij), Ufa, Kitan, 1997-1999

Butovo – Butovskij poligon, 1937-1938 gg. : Kniga pamjati žertv poltiičeskich repressij. Red.sovet: Bakirov E.A. (pred.) i dr.; Postojannaja mežved. Komis. Pravitel’stva Moskvy po vosstanovleniju prav reabilitirovannych žertv polit. repressij. t.1-3, Moskva 1997-2000

Carelia – Memorial’noe kladbišče Sandarmoch. 1937 : 27 oktjabrja – 4 nojabrja , SPb. NIC Memorial, 1997 Mesto rasstrela Sandarmoch, Dmitriev Ju.A., Petrozavodks, 1999

Chabarovsk – Chotelos’ by vsech poimenno nazvat'” : Kniga-martirolog. Redkol.: Strelkova I.I. i dr.; Sost.: Lavrencov A.N., Taran M.A., Bespalova T.G., Radčenko O.V., Kalitkina A.I., Redkol.: Strelkova I.I., Lavrencov A.N., Kulikov V.D., Polnikova I.G. (Chabar.Ist.-prosvet. o-vo Memorial) i dr. v 3-ch tomach (Chabarovsk), b.d.

ComiPokajanie : Komi respublikanskij martirolog žertv massovych političeskich repressij v 3-ch tomach. Sost. Nevskij G.V., Komi resp. Obščestv. Fond žertv polit. repressij “Pokajanie”. Syktyvkar, Komi kn. izd-vo, 1998-2000

Jaroslavl’Ne predat’zabveniju : Kniga pamjati žertv političeskich repressij, svjazannych sud’bami s Jaroslavskoj oblast’ju. Redkol.: Kooplin A.V. (pred.) i dr. Jaroslavl’, Verchnjaja Volga, v 5 tomach 1994-2000

Kaluga Iz bezdny nebytija : kniga pamjati repressirovannych kalužan : v 3-ch tomach. Kaluga, 1993-1994

KommunarkaRasstrel’nye spiski.  Moskva 1937-1941.  “Kommunarka”, Butovo : Kniga pamjati repressij. Pod redakciej Ereminoj L.S. i Roginskogo A.B., iz-vo Zven’ja, Moskva 2000

LeningradoLeningradskij martirolog, 1937-1938. Redkol.: Vol’skij E.V. i dr. SPb. Izd-vo Ros. nac. b-ki, 1995 – 1937 god. Red. Razumov A.Ja. – 1999

LipeckPomnit’ poimenno : Kniga pamjati žertv političeskich repressij Lipeckogo kraja s nojab. 1917 g. : V 2-ch t. Sost.: Petelin B.N. i dr. Lipeck, 1997-1998

MagadanVspomnim vsech poimenno : Pamjat’ (in 2 vv.) Redkol.: Muchačev B.I. (otv. red.) i dr. Magadan, Kn. izd-vo Pamjat’, 1996

Mosca – Moskviči v Gulage : Pis’ma Gleba Anfilova. Spisok byvšich politzaključennych. Moskva 1996, Memorial

Nižnij Novgorod – Kniga pamjati žertv političeskich repressij v Nižegorodskoj oblasti. t. 1: Sost.: Gusev M.Ju. i dr. Redkol.: Šimovolos S.M. (pred.) i dr.; Sost.; Gusev M.Ju., žil’cov V:I:, Smirnov V.V., Charlamov V.A., Šimovolos S.M. Nižnij Novgorod, OAO Nižegor. Pečatnik, 1997

Ossetia del Nord –Kniga pamjati žertv političeskich repressij RSO – Alanija, Sost. Zuraev A.B.; Sev.-Oset. assoc. “Nomaraen”. – Vladikavkaz, Iriston 2000Книга памяти жертв политических репрессий РСО – Алания / Сост. Зураев А.Б.; Сев.-Осет. ассоц. “Номараен”. – Владикавказ: Иристон, 2000

Rostov-na-DonuEmel’janov E.I., “My ne zabyli”. Kniga pamjati žertv nezakonnych političeskich repressij, 2-e izd.,  Rostov-na-Donu 1996

Sverdlovsk – Kniga pamjati žertv političeskich repressij: Sverdlovskaja oblast’, Redkol.: Bočkarev M.A., Volkov V.A., Zoteeva M.N. i dr.; Arch. adm. organov Sverdlovskoj obl., Ekaterinburg, Ural. rabočijj, 1999-

Tomsk – “Bol’ ljudskaja”. Kniga pamjati tomičej, repressirovannych v 30-40-e i načale 50-ch godov, Tomsk, 1998.

Vagan’kovo – Rasstrel’ne spiski : Vyp. 2 : Vagan’kovskoe kladbišče : 1926-1936. Moskva, Memorial, 1995

 

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Proteggi le mie parole

Proteggi le mie parole. A cura di Sergej Bondarenko e Giulia De Florio con prefazione di Marcello Flores (Edizioni E/O, 2022). «Due membri di Memorial (l’associazione insignita nel 2022 del Premio Nobel per la Pace) – Sergej Bondarenko, dell’organizzazione russa, e Giulia De Florio, di Memorial Italia (sorta nel 2004) – ci presentano una testimonianza originale e inedita che getta una luce inquietante, ma anche di grande interesse, sul carattere repressivo dello Stato russo, prima e dopo il 24 febbraio 2022, data d’inizio della guerra d’aggressione all’Ucraina. La raccolta che viene presentata comprende le ‘ultime dichiarazioni’ rese in tribunale da persone accusate di vari e diversi reati, tutti attinenti, però, alla critica del potere e alla richiesta di poter manifestare ed esprimere liberamente le proprie opinioni» L’idea del volume nasce da una semplice constatazione: in Russia, negli ultimi vent’anni, corrispondenti al governo di Vladimir Putin, il numero di processi giudiziari è aumentato in maniera preoccupante e significativa. Artisti, giornalisti, studenti, attivisti (uomini e donne) hanno dovuto affrontare e continuano a subire processi ingiusti o fabbricati ad hoc per aver manifestato idee contrarie a quelle del governo in carica. Tali processi, quasi sempre, sfociano in multe salate o, peggio ancora, in condanne e lunghe detenzioni nelle prigioni e colonie penali sparse nel territorio della Federazione Russa. Secondo il sistema giudiziario russo agli imputati è concessa un’“ultima dichiarazione” (poslednee slovo), la possibilità di prendere la parola per sostenere la propria innocenza o corroborare la linea difensiva scelta dall’avvocato/a. Molte tra le persone costrette a pronunciare la propria “ultima dichiarazione” l’hanno trasformata in un atto sì processuale, ma ad alto tasso di letterarietà: per qualcuno essa è diventata la denuncia finale dei crimini del governo russo liberticida, per altri la possibilità di spostare la discussione su un piano esistenziale e non soltanto politico. Il volume presenta 25 testi di prigionieri politici, tutti pronunciati tra il 2017 e il 2022. Sono discorsi molto diversi tra loro e sono la testimonianza di una Russia che, ormai chiusa in un velo di oscurantismo e repressione, resiste e lotta, e fa sentire forte l’eco di una parola che vuole rompere il silenzio della violenza di Stato. Traduzioni di Ester Castelli, Luisa Doplicher, Axel Fruxi, Andrea Gullotta, Sara Polidoro, Francesca Stefanelli, Claudia Zonghetti.

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Queer Transnationalities. Towards a History of LGBTQ+ Rights in the Post-Soviet Space.

Queer Transnationalities. Towards a History of LGBTQ+ Rights in the Post-Soviet Space. A cura di Simone Attilio Bellezza e Elena Dundovich (Pisa University Press, 2023). Il volume è disponibile gratuitamente in versione e-book. With the end of Soviet persecutions in 1991, LGBTQ+ communities have experienced a period of development even though post-Soviet societies have only partially shown greater tolerance toward sexual and gender minorities. The transnational interaction between Western activism and post-Soviet communities has led to the emergence of new feelings of gender, sexual, and national belonging. This volume presents research by experts in queer studies who study how the struggle for sexual and gender minority rights has intersected with the construction of political, social, and cultural belongings  over the past three decades.

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Restituzione dei nomi / Возвращение имён 2024

La Restituzione dei nomi è un evento annuale dedicato al ricordo delle persone deportate, arrestate e uccise dal regime sovietico. Dal 2007 in Russia e nel mondo ci si riunisce per leggere ad alta voce i nomi delle vittime dello Stato sovietico. È possibile organizzare la Restituzione dei nomi ovunque nel mondo, così come è stato per Memorial Italia nel 2023 e nel 2022. In Italia per il 2024 sono previsti tre incontri commemorativi: a Bari (24 ottobre), Torino (26 ottobre) e Milano (27 ottobre). Nel 2024, come negli ultimi anni, a Mosca la manifestazione non è stata approvata per Covid-19. Minaccia fittizia, utilizzata dal governo per ostacolare qualsiasi tipo di espressione pubblica che intenda esprimere solidarietà civile o posizioni contrarie a quelle di regime. Martedì 29 ottobre, a partire dalle 12:00 (ora di Mosca), l’ormai consueto collegamento on line tuttavia permetterà di seguire in diretta la lettura dei nomi in più di 80 città del mondo. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito October29, disponibile in russo e in inglese. La Restituzione dei nomi è il cuore delle iniziative organizzate da Memorial. La manifestazione è dedicata al ricordo delle vittime del Terrore di Stato in Unione Sovietica. Il 29 ottobre di ogni anno, in Russia e nel mondo, soci, volontari, attivisti di Memorial e chiunque desideri unirsi si raccolgono per leggere ad alta voce i nomi delle persone che hanno perso la vita per mano delle autorità sovietiche. La Restituzione dei nomi si è svolta per la prima volta a Mosca nel 2007 in una data e in luogo simbolici: alla vigilia del 30 ottobre, Giornata del prigioniero politico, istituita nel 1974 da Kronid Ljubarskij e Aleksej Murženko detenuti nel campo di lavoro Dubravlag, e Giornata della memoria delle vittime delle repressioni politiche, istituita nel 1991, e accanto alla Pietra delle Solovki, monumento alle vittime delle repressioni politiche collocato di fronte alla Lubjanka, sede dei servizi segreti, prima sovietici e ora russi. Come sottolinea Memorial, la ricorrenza del 29 ottobre non è solo una commemorazione, ma un’occasione per riflettere sul legame tra passato e presente. Un’occasione per incontrarsi, parlarsi e farsi domande. A cosa si pensa in fila, mentre si aspetta di leggere i nomi di milioni di persone scomparse? Perché è così importante ricordare il nome di chi è stato ucciso? Cosa significa “noi”, cosa spinge le persone a incontrarsi in questa occasione? “Noi” significa tutti coloro per i quali le repressioni in Unione Sovietica sono state una tragedia personale e familiare. Tutti coloro che oggi nella Federazione Russa comprendono il legame tra i crimini del passato e quelli del presente. Che vivono in Russia o all’estero, liberi o in carcere. In Russia, come ogni anno, Memorial invita a organizzare la Restituzione dei nomi nei pressi di luoghi commemorativi dedicati al ricordo delle vittime dei crimini dello stato sovietico. L’incontro può essere di grandi dimensioni, ma può anche coinvolgere un piccolo gruppo di persone che condividono i valori della libertà e del rispetto per la vita umana.

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